Fede e dintorni

Il vuoto che lascia la mancanza del prete

Ormai tante parrocchie vivono la loro fede e la pratica che essa comporta senza la presenza fissa del sacerdote. Nuove configurazioni ecclesiali cercano di venire incontro alle situazioni in cui è difficile assicurare la presenza del sacerdote in loco. – La presenza del sacerdote nelle nostre comunità riveste ancora una importanza nelle relazioni umane. Già parecchi anni fa una celebre canzone di Celentano lamentava: “…neanche un prete per chiacchierar!”.

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Un missionario italiano fra gli Uroni

Gli italiani hanno lasciato spesso tracce del loro passaggio attraverso le pieghe della grande storia del mondo. – Una l’ha sicuramente lasciata Francesco Giuseppe Bressani (Roma 1612 – Firenze 1672). – Entrato nella Compagnia di Gesù, desiderò fortemente partire per le missioni lontane. Quasi tutti i gesuiti avevano il sacro fuoco della missione e anche Bressani non sfuggì a tale richiamo. Volle partire subito per le missioni in Canada e nemmeno le torture fermarono la sua zelante missione. Rientrato in Italia ha lasciato interessanti scritti di natura geografica ed etnografica sulla regione evangelizzata.

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Il console portoghese che salvò migliaia di persone dall’olocausto

Il console portoghese che salvò migliaia di persone dall’olocausto. E’ la straordinaria storia di Aristides de Sousa Mendes che, obbedendo alla sua coscienza più che ai suoi superiori, durante la seconda guerra mondiale salvò migliaia di persone dalla deportazione nazista. Ma non obbedire ai suoi superiori lo fece cadere in disgrazia agli occhi del suo governo che gli tolse il posto e anche lo stipendio. Alla fine morì sconosciuto nel 1954. – Nel 1966 Yad Vashem lo riconosce come Giusto tra le nazioni; nel 1986 viene premiato postumo con l’Ordine della Libertà e finalmente nel 1988 il parlamento portoghese ritira, postumo, le accuse disciplinari nei suoi confronti. Una riabilitazione totale, anche se postuma.

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A scuola da Gesù

Gesù promette ai discepoli: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita». Chi è “ingolfato” in sé stesso, sazio della propria sapienza e dei propri pregiudizi, di ciò che possiede e di ciò che controlla, non ha modo di poter conoscere il mistero di Gesù. L’amore e la pienezza di vita che lui offre si rivela solo ai piccoli e agli umili. – Dio sta al fianco di chi non ce la fa, porta quel pane d’amore di cui ha bisogno ogni cuore umano stanco, perché ogni cuore è stanco. “Venite, vi darò ristoro”. Gesù non ci presenterà un nuovo catechismo, o regole superiori, ma il conforto del vivere. Gesù è venuto a portare la rivoluzione della tenerezza.

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Il sacerdote tropeano don Francesco Sicari eletto fratello maggiore

Ordinato sacerdote 24 anni fa, don Francesco Sicari ha ricoperto in diocesi importanti incarichi Don Francesco è stato Rettore del Seminario di Mileto dal 2011 al 2017, parroco di Paravati negli anni 2015 -2017, direttore dell’Ufficio per la pastorale delle vocazioni sia a livello regionale che diocesano e attualmente è parroco a San Costantino Calabro […]

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Condoglianze tra Papi

Il 1° luglio scorso a Ratisbona, dove viveva, è morto a 96 anni Mons. Georg Ratzinger, fratello di Papa Benedetto di tre anni più giovane. Il mondo ha seguito commosso la visita che nei giorni scorsi Papa Benedetto ha fatto al fratello Georg nella casa dove era ammalato da tempo. Papa Francesco ha inviato al papa emerito una lettera: parole di partecipazione, di conforto, di fede e di preghiera. E rinnova l’augurio di poter restare sempre uniti nell’adesione al Cristo risorto, sorgente di speranza e di pace.

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La regina Ester, eroina di liberazione

Il nostro mondo, cioè la nostra società, sembra finalmente apprezzare l’elemento “rosa” che sta pervadendo tutte le pubbliche istituzioni, dando un chiaro messaggio: “Quando c’è la donna, va tutto meglio!” La storia di Ester è quella di una una donna di cui Dio si è servito per salvare il suo popolo dai nemici. Ella è diventata nella storia della cristianità un evidente richiamo simbolico del potere femminile, garante di pace e di protezione. Nel V secolo, durante i solenni riti di consacrazione delle regine Franche, veniva invocato il nome della regina Ester e nella Chiesa visigotica si richiamava la sua figura autorevole quando veniva imposta la mitria sul capo delle badesse che dovevano guidare il loro monastero.

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Una porta sempre aperta

La porta di Dio rimane sempre aperta per il ritorno del figlio prodigo. La Chiesa, come un ospedale da campo, è chiamata a curare tutti coloro che rimangono feriti nella loro umanità. – Nella geografia umana dei volti che incontriamo per le nostre strade sono nascoste storie incredibili; per fortuna tante sono a lieto fine, come la storia qui proposta. Ma per tante altre? Lasciamoci interessare, anzi coinvolgere, perché ci sia salvezza per tutti.

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In carcere ritrova la libertà

Sabato 27 giugno nel carcere di Reggio Emilia un detenuto di nome Luigi (nome convenzionale), condannato a 30 anni di carcere, ha pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza. Nel suo gesto di donazione infatti c’è qualcosa di luminoso che porterà un po’ di luce in un ambiente abbastanza oscuro. Luigi prega ogni giorno per la salvezza dell’uomo che ha ucciso. Un’esperienza di redenzione notevole, che il vescovo, con il consenso dell’interessato, ha raccontato la vicenda al giornale Avvenire, dal quale poi hanno attinto tutte le altre testate.

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La fama di santità di don Mottola è come una luce capace di squarciare il buio dei cuori

Quando nel lontano 29 giugno 1969 morì, tutti dissero: a Tropea è morto un Santo! Nella concattedrale di Tropea il Vescovo Renzo ha presieduto la messa nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo Sono passati 51 anni da quel giorno e la fama di santità di don Francesco Mottola è come una luce capace […]

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Beato Gennaro Sarnelli, un redentorista tutto fuoco.

30 giugno: festa del Beato Gennaro Maria Sarnelli (1702-1744), amico fraterno di S. Alfonso, col quale ha condiviso lo spirito e la vocazione redentorista. Un apostolo “vulcanico”: consacrò tutto se stesso ai poveri e agli abbandonati. Pur procedendo secondo gli schemi culturali del tempo, il Beato Sarnelli non trascurò mai di cercare forme rinnovate di evangelizzazione per rispondere alle sfide emergenti. Il suo esempio può spronare tutti nell’impegno generoso a prendere a cuore le necessità dei fratelli.

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Gesù prima di tutto

Gesù è esigente con i suoi discepoli: nulla devono anteporre a lui. Nulla può essere anteposto all’amore per Gesù Cristo. Lui è l’unico Maestro e va amato più di ogni altra cosa, benché buona e preziosa. – Anche i legami familiari devono passare in second’ordine, e questo vale per tutti quelli che vogliono essere suoi discepoli: “Chi non prende la croce non è degno di me”. – Come i discepoli di allora, per seguire Gesù anche noi dobbiamo passare per la porta stretta. – Ma certamente chi lo segue non perderà la sua ricompensa. Chi perde la vita per Gesù, la salverà in eterno.

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Mons. Francesco Massara è il nuovo vescovo di Fabriano-Matelica

È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Don Mottola Nato a Tropea il 1° luglio 1965, Mons. Francesco Massara era stato eletto arcivescovo di Camerino-San Severino Marche il 27 luglio 2018 Mons. Francesco Massara è il nuovo vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica. Già arcivescovo di Camerino-San Severino Marche il 27 luglio 2018, aveva ricevuto […]

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Perpetuo Soccorso, la Madonna cerca i suoi figli

Oggi è la festa della Madonna del Perpetuo Soccorso. La devozione dei cristiani verso di Lei è davvero grande e diffusa. E’ la Madonna missionaria che cerca i suoi figli per svegliare i loro cuori ad accogliere il Vangelo di Gesù. Anche in quest’anno del Covid-19 la Novena di preparazione è stata celebrata on-line da molti santuari redentoristi, come tempo di grazia per tutti per sperimentare i doni e le benedizioni di Dio attraverso la potente intercessione della Madre. E già San Giovanni Paolo nel visitare il suo santuario in Roma nel 1991 confidò: «Io ringrazio la Madonna del Perpetuo Soccorso, che mi si è mostrata Perpetuo Soccorso in circostanze assai difficili».

Fede e dintorni

Il perdono rende liberi e forti

Perdonare non è un segno di debolezza, ma un atto di coraggio e di amore nei confronti di sé stessi. Perdonare non è facile, ma è la più grande virtù che porta benefici a questo nostro mondo. – Bisogna imparare a perdonare, non tanto perché gli altri meritano il perdono, ma perché noi meritiamo la pace! Perdonare fa bene prima di tutti a noi.

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I canti al Sacro Cuore

«Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più». – Molti fedeli ripetono la nota e popolare invocazione al Sacro Cuore di Gesù. La sua origine è antica e fa compagnia a tanti altri canti che inneggiano a questa devozione. Durante il Settecento questo culto era già praticato in varie regioni e lo dimostra l’esistenza di preghiere, canti e tradizioni in due aree diversissime tra loro: la Napoli di sant’Alfonso Maria de Liguori ed il Tirolo austriaco. Le dolci note e le devote parole di questi canti hanno riscaldato il cuore e la fede di tanti fedeli. Ed hanno suscitato anche vocazioni, come la vocazione sacerdotale di un sacerdote conosciuto a Pellegrina di Bagnara Calabra: don Angelo Attinà (1924-2008).

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Solennità Santa Domenica Vergine e Martire

Parrocchia Maria SS di Romania Tropea La fede, o è missionaria o non è fede. La fede non è una cosa soltanto per me, perché io cresca con la fede: questa è un’eresia gnostica. La fede ti porta sempre a uscire da te. Uscire. La trasmissione della fede; la fede va trasmessa, va offerta, soprattutto […]

Fede e dintorni

Le due facce della vita

Ostacoli ed opportunità – Anche nell’annuncio del Vangelo a volte gli ostacoli sembrano insormontabili, ma se si ha fede in Dio e nel comando di Cristo “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato”, allora si riesce a trasformare gli ostacoli in opportunità. – Gesù avvertiva: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (cf Luca 21,19)”.

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Papa Francesco amplia le Litanie Lauretane

Papa Francesco ha aggiunto tre invocazioni alle Litanie Lauretane, di cui una una per i migranti: “Mater Misericordiae”, “Mater Spei” e “Solacium migrantium”, ovvero conforto, aiuto dei migranti. Queste tre nuove invocazioni sono inserite nell’elenco delle Litanie Lauretane. Colpisce soprattutto il titolo di “Aiuto dei migranti”, tema molto caro a Papa Francesco. La notizia giunge tra l’altro nel giorno in cui si celebra la “Giornata mondiale dei rifugiati. E richiama ancora una volta l’attenzione della Chiesa e del mondo sul dramma (quando non proprio la tragedia) di chi emigra.