Fede e dintorni

I buoni princìpi guidano la nostra vita

Una buona testimonianza fa sempre bene. Soprattutto quando si incontrano persone che, per darsi delle arie, cominciano a parlare male degli altri in maniera gratuita, mettendo così a vista il proprio modo di vedere le cose e di giudicare gli altri. C’è sempre chi sa parlare di più e vuole colpire l’attenzione dell’altro sbandierando le proprie millanterie. E per pura educazione chi ascolta, a volte, fa un sorriso di approvazione, per far finire una conversazione non gradita. Ma si può trovare anche chi reagisce e con una buona testimonianza invita l’interlocutore a rientrare nella buona norma.

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Alla ricerca della mamma meravigliosa

La mamma è tutto per suo figlio. Chi non ha sentito il dolce fascino di colei che ci ha cresciuto, educato e avviato nella vita? Eppure capita di incontrare chi non è contento dei propri genitori ed anche della propria mamma, o perché non sono ricchi o perché non sono al passo con i tempi. Purtroppo ci sono stati bambini che si sono vergognati della loro mamma; ma il suo amore ha saputo riscattarli: la mamma è sempre la mamma.

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Essere adottato nella preghiera

Il domenicano P. Jacques Loew ha confidato: “Ci sono voluti vent’anni perché io conoscessi la ragione della mia conversione e quindi del mio sacerdozio. Qualcuno ha pregato per me. E fu la preghiera di una suora, che io neppure conoscevo, ad ottenere che anche io arrivassi alla luce della fede e poi al sacerdozio”.

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Il tesoro nascosto_2020

“Ha sete di te, Signore, l’anima mia” (Salmo 62) – Mentre ci preoccupiamo per la preziosa risorsa di “sorella acqua”, perché non manchi a nessuno; fa’, o Signore, che possiamo avere sempre sete di te. E tu estingui la nostra sete. – Tra i beni materiali l’acqua è il tesoro più prezioso che l’uomo può e deve cercare per condividerla con tutti. – La paura di restare senza acqua induce molte amministrazioni civiche su come affrontare una emergenza che sta sempre alle porte e su come gestire il bene prezioso e fondamenta dell’acqua. – La sete di acqua diventa segno di sete di Dio, intesa anche come sete di rispetto del creato e dei doni di Dio per il bene comune.

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Santa Brigida, messaggera di salvezza

Ieri, 23 luglio, si è celebrata la festa di Santa Brigida, una santa amata dal popolo che ripete le sue preghiere, ma rimane sconosciuta ai molti che si fermano alla conoscenza dei suoi dati essenziali come quelli riportati dal martirologio romano: “Santa Brigida, religiosa, che, data in nozze al legislatore Ulfo in Svezia, educò nella pietà cristiana i suoi otto figli, esortando lo stesso coniuge con la parola e con l’esempio a una profonda vita di fede. Alla morte del marito, compì numerosi pellegrinaggi ai luoghi santi e, dopo aver lasciato degli scritti sul rinnovamento mistico della Chiesa dal capo fino alle sue membra e aver fondato l’Ordine del Santissimo Salvatore, a Roma passò al cielo”. – Messaggera di salvezza ancora oggi Santa Brigida di Svezia è compatrona d’Europa e può riscaldare il nostro cuore.

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Eroi o santi per l’umanità

Ritorna prepotentemente all’attenzione di tutti la figura di “Chico Mendez, difensore dell’Amazzonia”, la cui storia viene ora proposta anche ai puù giovani. “A pieni polmoni” in un libro di Davide Moronisotto (Einaudi Ragazzi, 2020). E degno di apprezzamento è il fatto che c’è una collana di “eroi” o “santi” che hanno amato e difeso l’umanità ferita. Storie di eroismo, di sacrificio, che mirano a ridestare nell’uomo quelle energie buone da impegnare per gli altri. Soprattutto i ragazzi hanno bisogno di sognare in grane e di sognare “giusto”, perché presto verranno a scontrarsi con le mille situazioni avverse della vita. E se dentro di loro non c’è una fede, o un sogno grande, presto si appiattiranno anche loro.

Fede e dintorni

Con Gesù in famiglia tutto va meglio

Non bisogna aver paura dei problemi che scaturiscono dal vivere insieme in famiglia. Tutti noi che siamo nati alla vita siamo coscienti che ciò è stato possibile perché i nostri genitori hanno dimostrato amore e sacrificio per noi. Oggi non si pensa più che è proprio l’unità dei membri della famiglia a garantire il superamento delle problematicità della vita: meno egoismo e più comunione. E Gesù è dentro la nostra casa.

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La storia del giovane tordo e dei lombrichi

La piccola storia di oggi ci porta a fare una considerazione sui giovani che hanno desiderio di vivere la loro vita in autonomia, senza legami dichiarati o creati al momento.
– Nella loro ingenua libertà, essi sono continuamente esposti alle tentazioni della vita e alle catene pronte a ridurli in stato di schiavitù, le nuove schiavitù.- I giovani hanno bisogno di sperimentare che nella vita si va avanti con sacrificio, seguendo la via stretta dell’impegno e della condivisione della propria vita con chi sta nel bisogno. Così ritroveranno una vita ricca di umanità e di infinito.

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In Bolivia il coronavirus si porta via il vescovo Scarpellini

Mercoledì 15 luglio, a causa delle conseguenze del Covid-19, questo vescovo missionario a 66 anni, originario della diocesi di Bergamo, è tornato alla casa del Padre. Vescovo della diocesi di El Alto in Bolivia, era ricoverato nell’ospedale Sacro Cuore in El Alto per curare i postumi del virus e stava recuperando la salute. Improvvisamente l’arresto cardiaco. Con la morte di monsignor Eugenio Scarpellini la Bolivia perde un pastore appassionato. Era un uomo vicino ai poveri, agli ultimi; il suo cuore batteva per la vita, la democrazia, la giustizia e la pace».

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Offrire la vita per gli abbandonati

L’austriaco Hermann Gmeiner (1919– 1986), noto per essere stato un filantropo ideatore e fondatore dei Villaggi dei Bambini SOS, decise di dedicare la sua vita ai piccoli abbandonati, senza famiglia, dopo che fu salvato da un gruppo di ragazzi coraggiosi mentre con altri partigiani stava per essere fucilato dai tedeschi.

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El santo de las Pampas

El santo de las Pampas, un eroe per le Pampas. è la straordinaria storia di Francesco Bibolini, un sacerdote italiano, apostolo della pace fra i popoli indigeni dell’Argentina. Accanto alle tante iniziative benefiche intraprese per gli indigeni, don Francesco resta famoso nella memoria della gente e sui testi di storia per un atto eroico che salvò l’intero villaggio chiamato “25 de Mayo” dalle incursioni e dalla distruzione ad opera dei guerrieri indios. Oggi il missionario è ricordato nei testi di storia e da alcuni monumenti eretti in suo onore.

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La Madonna del Carmine, la Madonna del mercoledì e del sabato

La Madonna del Carmine, la Madonna del mercoledì e del sabato: può sembrare una provocazione: e negli altri giorni? Ma certamente è anche Madonna degli altri giorni. Ma la tradizione “carmelitana” si sviluppata intorno a questi due giorni. -S i è sviluppata la pratica di una spiritualità spicciola e concreta, fatta di preghiere, digiuni e canti. E i fedeli sono gelosi dell’osservanza di queste tradizioni. E i fedeli quasi ritrovano la loro identità nel pregarle e nel cantarle.

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Un Beato per vivere al meglio una estate difficile

La pandemia del Covid-19 ha segnato tutta la società con la sua carica di morte e di sofferenze. Ma in questo buio sono brillate tante stelle di prossimità a chi stava soffrendo. Insieme a uomini e donne di ogni età, molti giovani si sono distinti per la loro pronta generosità, per la loro carità creativa, per la loro fede forte. E nel beato Pier Giorgio Frassati hanno trovato un modello straordinario, da cui attingere ispirazione e forza. Vivere l’ordinario di ogni giorno quale via che il Signore offre per trasformarlo in straordinario grazie, alla fede e al suo amore.

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Bimbo abbandonato in Libia, ritrova la mamma in Italia

La storia di Juniò, bambino di 7 anni, ivoriano: era stato lasciato a terra dalla madre che con la gemellina aveva tentato la traversata del Mediterraneo. Settimane dopo, il piccolo è stato rintracciato sulla Sea Watch, la nave che va in cerca di migranti da salvare. Così, abbandonato in Libia, recuperato dalla nave umanitaria, ritrova la mamma in Italia: qui l’abbraccio che ha commosso il mondo. Juniò è salvo, la sua famiglia è tornata insieme. Ma per centinaia di Juniò, in Libia le storie non hanno alcun finale.

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Maria Antonia Samà, nuova beata calabrese.

Sarà proclamata Beata una laica calabrese Maria Antonia Samà (1875-1953). Una vita offerta a Dio e agli altri: ha vissuto per oltre 60 anni immobilizzata a letto da una paralisi, invitando tutti ad avere fiducia in Dio in ogni situazione. Nel 1915 emette i voti privati di speciale consacrazione a Dio, coprendosi il capo con il velo nero. La gente del paese (S. Andrea Jonio) la chiama “la monachella di San Bruno”. Una vita di sofferenze offerte a Dio per la salvezza delle anime. I Missionari Redentoristi di S. Andrea Jonio l’hanno accompagnata spiritualmente nel cammino della sofferenza.

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Il seme, il terreno, la missione

L’efficacia della Parola è garantita da Dio. Ma a noi è richiesto di essere terreno buono che accoglie con docilità il seme. – La parola di Dio dove tocca feconda; ce lo assicura il Signore per bocca del profeta Isaia. Il cristiano lo sa, e crede. La Parola è sempre efficace, ma è misteriosa nel suo agire; segue vie che non sono le nostre. – La Parola, l’annunzio del Regno, non deve mancare a nessuno. Perciò il seminatore – Dio e la sua Chiesa – semina dovunque e a piene mani, con fiducia. – E a nostra volta, noi stessi siamo chiamati a diventare missione verso gli altri: seminiamo il seme della Parola e la irroriamo con l’acqua dei sacramenti e della preghiera. E’ il Signore che farà crescere: perciò bisogna pregarlo perché faccia crescere tutto secondo la sua volontà.

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Il diavolo e la sua famiglia

Sembra che il diavolo trovi sempre più compagnia tra gli uomini. Nel nostro vivere quotidiano facciamo tutti esperienza dell’azione del Maligno: diversi sono i suoi nomi, ma unico è il personaggio: è il tentatore, che vuole allontanare l’uomo dal suo vero bene; è Satana che si intromette per fare inciampare l’uomo; è il diavolo, che divide l’uomo dal suo Dio; è l’omicida fin dal principio e padre della menzogna, perché uccide il bello nel cuore dell’uomo.

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La lettera di papa Benedetto ai funerali del fratello Georg

Ratisbona, Germania. Martedì 8 luglio 2020, nel duomo si sono celebrati i funerali di Georg Ratzinger, fratello del papa emerito Benedetto XVI, che ha seguito la funzione in streaming (in Vaticano); ha mandato una lettera che è stata letta al termine della celebrazione: «Dio ti ricompensi per tutto quello che hai fatto, hai sofferto e mi hai donato… Il buon Dio che ci aveva donato la possibilità di stare stare insieme in questo mondo, regna anche nell’altro e ci regalerà un nuovo modo di stare insieme».