Di fronte ai molti e diversi punti di vista con cui vengono presentati i dolorosi fatti di cronaca si può rimanere disorientati. via le ideologie, anche quelle che si presentano come “cattoliche”, dimenticando la Parola che porta misericordia e speranza. Via i commenti superficiali e di comodo che non coinvolgono la vita. Ricerca – invece – di quella Parola, di quella Luce che illumina ogni persona che viene a vivere in questo mondo e in questa nostra società e che muore in cerca dell’Infinito.
Fede e dintorni
Preghiera per la scuola
Al di là dei ritardi, delle difficoltà e delle inevitabili polemiche che sorgeranno, un Paese non può dividersi sull’esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola. Il diritto allo studio dovrà procedere di pari passo con il diritto alla salute (Presidente Mattarella). – Per il credente l’aspetto spirituale,poi, è irrinunciabile, avendo imparato sin da piccolo ad offrire a Dio le proprie azioni e in questo caso l’impegno scolastico. Perciò mentre continuerà l’azione degli amministratori preposti alla scuola, la preghiera accompagnerà questo anno scolastico e aiuterà a sopportare i limiti imposti dal coronavirus.
Ci sono ancora schiavi tra noi?
L’esperienza dell’apostolato di San Pietro Claver (1580-1654), “schiavo degli schiavi neri per sempre”, come si definiva lui stesso, può ispirare e orientare il nostro atteggiamento verso i molti schiavi che ancora affollano la nostra vita. Quando vediamo certi servizi televisivi sulle condizioni di lavoro di immigrati, quando vediamo che essi sono diventati “merce” e “strumenti” per aprire varchi nei sistemi politici ed economici europei, forse allora realizziamo come gli oppressi, e quindi gli schiavi, esistono anche in mezzo a noi. E allora capiamo che dobbiamo schierarci, non per difendere i nostri privilegi razziali, politici, economici, ma per metterci dalla parte degli oppressi. Cosa molto difficile. Ma i Santi hanno aperto vie meravigliose di umanità.
Quel tesoro nascosto
Quante Bibbie sono presenti nelle case di molte famiglie e non vengono mai aperte, impolverate negli scaffali come un libro qualunque, o dimenticate nel buio di un cassetto? – Oggi la Parola di Dio è ancora incatenata dentro le nostre case come un tesoro nascosto che non viene svelato. Il vero tesoro molte volte non lo vediamo. Non riusciamo a vederlo? Non vogliamo vederlo? Eppure ne abbiamo tanto bisogno. Eppure vi scopriremo il segreto della nostra salvezza. “Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua croce, hai redento il mondo”.
Settanta volte sette, perdonare sempre
Perdonare non è facile, ma è la più grande virtù a portare benefici a questo nostro mondo. Se vi fosse il perdono nella società, nella famiglia, nella comunità, la terra non sarebbe più come una gabbia di belve feroci ma una piccola oasi di pace, di Paradiso. Il perdono ci rende simili a Dio che ci ama fino al punto di perdonare sempre, perdonare tutto.
Il perdono, il conforto, il coraggio di affrontare le piaghe del mondo
Il perdono, il conforto, il coraggio di continuare ad affrontare le piaghe del mondo costituiscono la bella testimonianza, anche se piena di tristezza, vissuta da don Maurizio Patriciello e Antonietta Gargiulo ricevuti in udienza privata da Pap Francesco. Una madre, Antonietta ha avuto le figlie uccise dal marito prima che si suicidasse; lei lo ha perdonato. Don Patriciello ha ottenuto per lei il conforto di una udienza privata e personale con Papa Francesco. Antonietta gli ha parlato, gli ha raccontato qualcosa della sua vita, gli ha chiesto qualche consiglio, gli ha donato le foto delle sue bambine uccise, Alessia e Martina. Poi gli ha chiesto il permesso di poterlo abbracciare. Ora può riprendere il cammino con coraggio.
Il 9 settembre, anniversario della incoronazione della sacra Icona
Tropea 09 09 2020. Il video in HD della Messa presieduta dal Vescovo Renzo, nella Concattedrale La partecipazione popolare è altissima e la devozione alla Madonna è confermata dagli innumerevoli fedeli, che nei giorni della Novena che precede la festa, partecipano con entusiasmo e devozione, celebrando con inni e canti le lodi alla Madre di […]
Il vero amore cammina anche a rotelle.
La piccola e bella storia di oggi propone un matrimonio iniziato nella gioia; folgorato dalla malattia mentre lo si festeggiava e poi vissuto nell’amore nonostante tutto: 25 anni di matrimonio sulla sedia a rotelle. Sono arrivati anche dei figli. La gioia, nonostante la situazione critica, non è mai venuta meno. Davvero bisogna riconoscere: “Il vero amore cammina anche a rotelle”.
Amare tutti nella preghiera
Se è vero che il tuo prossimo comincia da chi ti sta più vicino, è vero anche che non si ferma ad essi. Il tuo prossimo sono tutti gli altri, e a tutti gli altri devi fare arrivare il tuo amore attraverso la preghiera, a volte scordandoti anche di te stesso. E così, pregando per loro, diventa facile anche amare i propri nemici. – E così, quando sentiamo di tanti infelici che soffrono a causa delle malattie o degli sconvolgimenti della natura, e sembra che noi non possiamo farci niente, ricordiamoci di pregare per loro. In qualche modo Dio ascolterà la nostra preghiera.
Oggi 9 settembre 2020, diretta streaming
La festa della Patrona della città la Madonna di Romania https://www.facebook.com/tropeaedintorni.it/videos/1549007265282181/
Il sorriso di Willy illumina le tenebre dell’odio
Willy Monteiro Duarte, 21 anni, è stato aggredito e preso a calci e pugni fino a morirne, perché aveva cercato di proteggere un amico coinvolto in una rissa. Sconforto e disperazione. Questo è quello che prova in questo momento la nostra Città per la perdita del nostro Willy: uno splendido ragazzo” che aveva imparato il precetto della «generosità». L’odio ha cercato di spegnere un sorriso di luce, di pace e di fraternità. Ma il sorriso resta per illuminare il cammino di quanti sapranno dire no alla violenza e tendere la mano per camminare insieme. – I quattro giovani dediti alla violenza sono stati arrestati: il carcere sia luogo e tempo di ripensare e ricostruire la loro vita nel bene che tutti siamo chiamati a costruire.
Da Romania venisti… – Maria Santissima di Romania
La Patrona di Tropea: Maria SS. di Romania – Il 9 settembre di ogni anno, anniversario della incoronazione della sacra Icona, si svolge la processione che accompagna la venerata Immagine per le vie cittadine insieme a tutte le confraternite religiose e alle associazioni. La partecipazione popolare è altissima e il clima di preghiera molto sentito.
Sacerdoti per Dio e per il popolo
Gesù si presenta come il Buon Pastore, come colui che dà la propria vita per le pecore. Perciò i sacerdoti devono considerare il ministero sacerdotale come «una questione di vita», nel senso che essi sono assimilati al Buon Pastore “immerso nel suo gregge”. e pertanto non sono chiamati in primo luogo a “fare qualcosa”, ma a “dare e a condividere la vita con il proprio gregge”.
Tutti fratelli, il mio nome è fratello
“Fratelli tutti” è il titolo nella nuova Enciclica che Papa Francesco firmerà il 3 ottobre ad Assisi. Il documento ha per sottotitolo “Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Il Papa lo siglerà dopo la celebrazione della Messa nella Basilica francescana senza fedeli nel rispetto dell’attuale situazione sanitaria. – Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova. – Papa Francesco ha aperto frontiere di nuova, ma purtroppo fragile fraternità: tra Israeliani e palestinesi, tra immigrati e paesi accoglienti, tra cattolici e protestanti, tra persecutori e perseguitati che si riconciliano. Tutto ciò nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace.
Correzione atto impegnativo di amore
La natura con i suoi tremendi fenomeni (la pandemia coronavirus in corso, i terremoti, gli uragani, le siccità prolungate o le alluvioni disastrose) non cessa di ammonire l’umanità, invitandola, purtroppo dolorosamente, al rispetto delle condizioni del vivere bene insieme: si direbbe che sia un atto d’amore per correggerci. – Anche l ‘ammonizione del fratello che pecca è una forma sublime di carità e ci fa simili a Cristo che, per salvarci, ha donato tutto sé stesso. – Bisogna perdonare sempre al proprio fratello. Ma questo perdono va dato nella carità, attraverso la correzione fraterna che ha come primo obiettivo non l’umiliazione del peccatore ma la sua riabilitazione. Perciò ognuno deve lasciarsi guidare dalla sensibilità a salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona del fratello che si intende ammonire o correggere.
Il Beato Gerardo Sasso, signore degli infermi
La commemorazione riguardava i 900 anni della morte del fondatore dell’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, divenuto poi Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta, il Beato Gerardo Sasso. Fondò un ospedale per curare feriti e malati di ogni religione, divenendo segno del dialogo interreligioso e della solidarietà e fratellanza tra i popoli. – Oggi l’impegno dell’Ordine degli Ospitalieri non riguarda solo i poveri o i malati ma anche gli emarginati, i perseguitati, i rifugiati, senza distinzione di razza o di religione. – I cristiani sono chiamati ad agire sempre nel nome di Gesù: questa è la condizione di autenticità della vera azione apostolica e la vera forza della Chiesa.
Fare il bene fa sempre bene
Fare il bene fa sempre bene. Vale sempre la pena di fare il bene, anche non non ci saranno grossi risultati: se si fa il bene, si rimane in Dio. – Per cambiare il mondo basta che qualcuno, anche piccolo, abbia il coraggio di incominciare. Ognuno di noi individualmente non può salvare il mondo. Ma insieme si può fare tanto e l’importante è fare la nostra parte, perché così almeno non dovremo rendere conto a Dio delle nostre omissioni. I buoni esempi non mancano: quanti santi pionieri del bene. Oggi i volontari in azione sul fronte del bene salvano la nostra umanità. E Gesù ci dice: «Ogni volta che avete fatto il bene a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
A che serve accumulare soldi?
A che serve ancora oggi accumulare soldi, anche a danno degli altri, e chiudere gli occhi alla solidarietà e alla condivisione? “Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. (Mt 6,19-20).
La Perdonanza de L’Aquila, farmaco contro l’odio
La sera del 29 agosto il cardinale arcivescovo de L’Aquila Giuseppe Petrocchi insieme al il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha chiuso la Porta Santa nella basilica di Collemaggio, al termine della tradizionale Perdonanza celestiniana che si era aperta il giorno prima. E’ terminato dunque in quel momento il Giubileo aquilano voluto da Papa Celestino V con la Bolla del 1294, il primo della storia. L’appuntamento del Perdono era iniziato il giorno 28, con l’apertura della stessa Porta Santa da parte dell’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi. – Così, come ogni anno, il 28 e il 29 agosto L’Aquila ha rinnovato il rito solenne della Perdonanza.
Trasformare le pietre in pane
“Trasformare le pietre in pane” è la tentazione subita da Gesù da Satana nel deserto al termine del suo lungo digiuno. Gesù allontanò la tentazione (“Non di solo pane vive l’uomo…”). – Ancora oggi il cristiano non si può rivolgere a Cristo: “Perché col tuo potere non sfami tutti i bisognosi? Perché non porti la giustia e la pace ad una umanità sempre in conflitto? – Gesù non è venuto per una missione di salvezza umanitaria “terrena”, Gesù è venuto per una missione di salvezza umanitaria “eterna”. -“Venga il tuo Regno!” e a questo regno il cristiano collabora, cambiando se stesso, aiutando a cambiare gli altri perché tutti abbiano occhi, cuore per chi soffre. Allora sarà possibile cambiare le “tante pietre superflue e inutili” in pane di vera fraternità.