Fede e dintorni

RINGRAZIARE DIO PER L’ANNO 2020

E’ stato anno difficile e drammatico quello che sta per concludersi, ma è doveroso cercare di ringraziare Dio per quanto ci è capitato di vivere in questo anno terribile. Papa Francesco con la sua fede e la sua umiltà ha sostenuto il cammino di tanti che erano pronti a cedere allo scoraggiamento e l’opinione pubblica mondiale gliene rende pieno merito. – E noi dobbiamo impegnarci a trovare i tanti motivi di dire grazie a Dio, che non è rimasto assente in questo anno crudele e il Bambino Gesù in questo Natale, mostrando la sua croce, ci assicura ancora: “Io sto con voi… cammino con voi… soffro con voi”.

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S. ALFONSO CANTORE DEL NATALE

La culla e la croce – “O Gesù mio, per chi tanto patir? per amor mio!.. O mio Signore, tu piangi non per duol, ma per amore. Tu piangi per vederti da me ingrato, dopo sì grande Amor, sì poco amato”. – Figlio di Dio fatto uomo, permettici di avvicinarci al tuo cuore. Donaci di non crederci grandi nelle nostre esperienze. Donaci, invece, di diventare piccoli come te affinché possiamo esserti vicini e ricevere da te umiltà e mitezza in abbondanza. Noi e il mondo tutto non troveremo né salvezza né pace, se non torniamo a incontrarti di nuovo nella mangiatoia di Betlemme (particolari della tela di Giuseppe Grimaldi nella chiesa del Gesù in Tropea (VV).

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CENTOVENTESIMO ANNIVERSARIO NASCITA MOTTOLA

Un amore senza ritorni, senza riposi, senza confini, è questa la Santità Diretta streaming della Celebrazione Eucaristica, nella Concattedrale di Tropea, domenica 3 gennaio 2021 alle ore 18:00 sulla pagina Facebook di tropeaedintorni Il Video in HD Omelia per la celebrazione eucaristica del 3 gennaio 2021 120° anniversario della nascita del Venerabile don Francesco Mottola […]

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Stille Nacht, dolcissimo canto di Natale

“Stille Nacht, Heilige Nacht!” – Questo canto, tradotto e adattato in quasi tutte le lingue del mondo, fa subito respirare la magica atmosfera dell’intimità del Natale. La sua origine fu una improvvisazione nella notte di Natale con il piccolo coro della parrocchia e gli autori furono il parroco padre Mohr e l’amico Franz Gruber maestro elementare che suonava la chitarra. Una umile origine, ma quanta gioia ha portato e continua continua a portare questo dolcissimo canto!

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IN GESÙ VIVIAMO LA VERA AMICIZIA

Con la sua nascita in mezzo a noi Gesù è diventato un amico, un caro amico, il nostro vero amico. Lo si canta e lo si prega, lo si sente vicino come una persona di famiglia e forse più. – In tante persone Gesù è entrato nella loro coscienza e nelle scelte della vita ed esse hanno sperimentato che Gesù non era affatto un amico della fantasia, ma un vero amico e guida di vita. – L’amicizia è un tesoro prezioso: bisogna viverla concretamente.- Questi giorni del Natale di Gesù offrono l’occasione di incontrare da amico i più sfortunati e di offrire loro concretamente la nostra solidarietà.

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UNA FAMIGLIA TUTTA SANTA

La santa Famiglia di Nazareth è modello di vita e promessa di gioia. Essa è da sempre proposta dalla Chiesa come il più eccellente modello e la più sicura protezione di tutte le famiglie. In essa non v’erano né servi, né serve. Un solo servo vi era in questa casa, ed era il Figlio di Dio, che volle farsi figlio dell’uomo, per farsi umile servo, e qual servo ubbidire ad un uomo e ad una donna: “ed era sottomesso a loro” (Lc. 2, 51).

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UN PASTORE IRASCIBILE E SCONTROSO

Stare davanti al presepe, come stare nella grotta di Betlemme. – Dio ci vuole incontrare tutti e la grotta di Betlemme è il luogo privilegiato del nostro incontro con Lui, dell’incontro di Dio con l’uomo. – Qui l’uomo è invitato silenziosamente a lasciare cadere la cattiveria e l’indifferenza che gli riempie il cuore. – Il bambino adagiato sulla paglia è il Figlio dell’Altissimo, che non ha esitato di abbassarsi al punto da incontrare l’uomo; anzi a diventare egli stesso uomo. Ma ora è l’uomo che deve desiderare e impegnarsi ad essere e vivere come figlio di Dio.

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NATALE È SEMPRE NATALE

Anche quest’anno celebriamo il Natale. A molti può sembrare, ma è così. Natale è sempre Natale, il Natale del Figlio di Dio. «Egli viene e con Lui viene la gioia», scriveva don Primo Mazzolari. – Mai come oggi, seppur tra mille difficoltà e sofferenze, questo è il «tempo di credere». Anche quest’anno, infatti, celebriamo la Speranza che si è fatta carne in un’umile grotta di Betlemme e ha attraversato «i mondi». – La pandemia sembra aver sospeso ogni ambito della vita, ma il Salvatore continua a nascere per noi e in noi: Dio non ci lascia da soli». (cardinale Gualtiero Bassetti) – Anche noi anche noi vogliano restare accesi dal questo felice fuoco del natale, che rende l’anime contente in questa terra e beate nel cielo» (S. Alfonso de Liguori).

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DON SICARI, SCRIVE ALLA FAMIGLIA OBLATI DEL SACRO CUORE

Il fratello maggiore, scrive alla famiglia Oblati del Sacro Cuore Il 3 gennaio 1901, esattamente 120 anni fa, nasceva a Tropea il nostro Padre e venerabile Servo di Dio don Francesco Mottola Carissimi, ho pensato di scrivere questa lettera, in occasione del Santo Natale, per rivolgere un pensiero di riflessione a tutta la Famiglia Oblata, […]

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AUGURARE UN NATALE VERO

Quali auguri dare in questo Natale segnato dalla pandemia? Molti stanno soffrendo per le restrizioni imposte per l’occasione. – – Ma se ci si pensa un po’, non è il virus che ci ha espropriato del Natale, ma il consumismo con il suo stile di vita. Si rischia di essere davvero ipocriti, se è lo stile del consumismo a guidarci. – Se il Natale deve esprimere un’aspirazione di bene e di pace per tutti, allora facciamoli gli auguri, ma con gli occhi lucidi di commozione e di solidarietà verso tutti coloro che la vita (e questa pandemia in particolare) costringe a camminare a piccoli passi, o che vengono addirittura risucchiati in vortici di tenebre e barbarie. – Questo Natale è l’occasione di pensare seriamente agli altri: portare loro un sorriso. L’augurio di Papa a tutti per Natale è quello di lasciarsi “stupire dal sorriso di Dio, che Gesù è venuto a portare”.

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IL PASTORE CHE GUARDA LONTANO

Tutti possiamo percepire che il presepe non si costruisce a caso, ma che ogni particolare ha il suo significato e ogni pastore scelto il suo messaggio da consegnare al visitatore. Quel pastore nel presepe che guarda il cielo richiama la vocazione di Abramo: “Esci dalla tua terra…” e diventa un appello a tutti di mettersi in viaggio dopo aver scrutato con meraviglia i disegni di Dio, dove il piccolo diventa immenso.

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SACERDOTE MORTO PER COVID NELLA LUCE DEL NATALE

In Messico è morto per Covid il «padre dei migranti», il gesuita Padre Pedro Pantoja. Una vita spesa accanto ai migranii per i quali nel 2004 il rifugio aveva fondato Belém di Saltillo. Convinto difensore dei diritti umani dei poveri, dei lavoratori, dei contadini e dei migranti centroamericani rifugiati in Messico, ha ricevuto premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo lavoro altruistico.- Le minacce dei narcos non lo intimidivano, perché la sua fede in Dio era grande. Aveva 76 anni.

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LA PREGHIERA, COMPAGNA DI VIAGGIO

Se è vero che il tuo prossimo comincia da chi ti sta più vicino, è vero anche che non si ferma ad essi. Il tuo prossimo sono tutti gli altri, e a tutti gli altri devi fare arrivare il tuo amore attraverso la preghiera, a volte scordandoti anche di te stesso. E così, pregando per loro, diventa facile anche amare i propri nemici. – E così, quando sentiamo di tanti infelici che soffrono a causa delle malattie o degli sconvolgimenti della natura, e sembra che noi non possiamo farci niente, ricordiamoci di pregare per loro. In qualche modo Dio ascolterà la nostra preghiera.

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IL CALABRESE MONS. BATTAGLIA ARCIVESCOVO DI NAPOLI

Monsignor Domenico Battaglia nominato nuovo arcivescovo di Napoli. Originario di Satriano in provincia di Catanzaro e ordinato sacerdote nel 1988, ha svolto il suo mistero sacerdotale e pastorale nella arcidiocesi di Catanzaro-Squillace interessandosi sempre to ai più deboli e agli emarginati tanto da essere chiamato “prete di strada”. Nel 2016 Papa Francesco lo nomina vescovo in Campania, nella diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dei Goti. Quest’ultima fu la diocesi di S. Alfonso, dove ancora oggi c’è il Monastero delle Monache Redentoriste. E con i Redentoristi Mons. Battaglia ha intrattenuto fraterni rapporti nella comunità di S. Andrea sullo Jonio a pochi chilometri da Satriano. Ora Papa Francesco lo ha scelto per Napoli, dove grande è l’attesa di una risposta pastorale rivolta ai più deboli. E Mons. Battaglia si impegna a proporre una Chiesa dove non si celebrano solo dei riti, ma la vita e le speranze delle donne e degli uomini del nostro tempo.

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DALLA GROTTA DI BETLEMME UNA SFIDA DI FRATERNITA’ UNIVERSALE

Il messaggio natalizio di Mons Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Come scriveva il nostro beato don Francesco Mottola pochi mesi prima della morte: “la vita è un mistero sormontato da una Croce,… Carissimi, sono stato in dubbio se scrivervi il Messaggio natalizio, vista l’impossibilità a consegnarlo di presenza a causa della pandemia del coronavirus. Alla […]

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INIZIATA LA NOVENA DI NATALE 2020

L’asino e il bue della capanna di Betlemme rappresentano quelle virtù particolari quali l’umiltà, la mansuetudine, la pazienza che ci rendono più umani e ci dispongono a vivere meglio il Natale. Nel presepe invece non troveranno posto i furbi, i violenti, i vanitosi. S. Alfonso, cantore del Natale (Tu scendi dalle stelle, Fermarono i cieli, Quanno nascette Ninno…) pregava cantando: “Vorrei stare accanto a Ninno bello, come ci sta il bue e l’asinello!”. – Contemplando lo spirito di povertà di umiltà e di semplicità presente nei presepi tradizionali saremo più pronti ad accogliere Gesù nel Natale.