Laici catechisti innamorati di Cristo e dei fratelli. – Oggi sono tanti gli esempi di catechisti e operatori pastorali che sono reali pilastri per l’azione pastorale della Chiesa in Asia, Africa, America latina e Oceania. I catechisti, spesso giovani padri di famiglia, si recano nei villaggi remoti, in aree desertiche o montane, a visitare famiglie cristiane che coltivano la fede, spesso in assenza di sacerdoti, proprio grazie al servizio di preghiera, di catechesi e di carità assicurato dai laici, impegnati anima e corpo in questo ministero. – Conoscere le loro storie di impegno, di martirio e di perdono, e diffonderle tra i nostri contatti aiuterà a far crescere la fraternità universale.
Fede e dintorni
Missionari martiri ancora oggi
I Missionari martiri continuano ancora oggi nel loro sacrificio e la 29^ Giornata di “Vite intrecciate” ce li ha ricordati e riproposti come riferimento per il nostro cammino di fede. – Il mondo ancora oggi continua ad essere bagnato dal sangue di molti evangelizzatori che fanno della loro missione una magnifica tela che si arricchisce, intreccio dopo intreccio, di nuovi fili colorati che esprimono un unico desiderio: la fraternità. – Tocca poi a ciascuno di noi portare avanti la stessa missione, lì viviamo: intrecciare fili di Vangelo e di quotidianità, perché la parola di Dio continui a farsi carne e portare frutto.
Risorgere è ricominciare in modo nuovo
La liturgia pasquale, a partire dalla Veglia presieduta da Papa Francesco, ha portato all’umanità un messaggio di speranza: «Si può sempre ricominciare. Anche dalla pandemia. In questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza». – Cristo risorto non è tornato alla vita di prima, ma a una vita nuova e invita i suoi discepoli a ripartire dalle loro sconfitte per iniziare una nuova vita, superando le barriere, vincendo i pregiudizi, e avvicinando chi sta accanto. Cristo non ci lascia soli! Noi avvertiamo che Egli pone su di noi la sua mano, ripetendoci con forza: non temere!
Domenica di Pasqua 2021
Risorgere dopo la morte: è una esperienza che facciamo continuamente. Ci rialziamo dopo che siamo stati abbattuti e quando non si può ricostruire come prima, l’amore crea forme nuove. – Da un anno che l’umanità ferita dal virus sta tentanto di costruire nuove forme di comunicazione, nuovi modi di lavoro, nuove forme di condivisioni. – La somministrazione dei vaccini sta diventando il vero banco di prova per tutti. -L’impegno a risorgere si deve estendere alla ricostruzione di tutti i guasti che l’uomo procura alla sua dignità e alla bellezza della natura. – La Pasqua 2021 vuole apportare in tutto il mondo un umile e cosciente segno di risurrezione nel riconoscere dignità a chi rimane scartato dalla indifferenza generale, con la gratitudine a chi continua a combattere in prima linea nella vita: ai servitori dello stato, ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e di volontariato che sono diventati “i santi della porta accanto”. Con la fede nel Signore risorto, l’umanità può uscire dal tunnel della morte verso la luce di una vita nuova, degna e giusta per tutti. – Buona Pasqua.
La Via Crucis con i testi di S. Alfonso
La morte di Cristo rivela il mistero di una vita nuova Via Crucis, la strada che Cristo percorse, con la croce sulle spalle, dal tribunale di Pilato fino al luogo della crocifissione La diretta streaming https://www.facebook.com/tropeaedintorni.it/videos/883553772487709/ Il Video in HD
Sabato Santo 2021
Il Venerdì Santo ha consegnato Cristo morto, posto nel sepolcro. Il giorno dopo, Sabato, che era il grande giorno della pasqua degli Ebrei, è diventato il giorno del grande silenzio nell’attesa della della Resurrezione di Gesù, la nuova Pasqua. – Grande silenzio; ma parlano i tanti riti tradizionali legati a questo giorno e che vedono protagonista la Madonna Addolorata (o desolata) che piange il suo Figlio Gesù. Ma tutto ormai è proiettato verso la Risurrezione. – La pietà popolare, che racconta la passione di Gesù, ce la tramanda rivestita di tenerezza in tanti racconti.
Venerdì Santo 2021
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Venerdì Santo 2021. – Anche questo Venerdì Santo lo viviamo con le restrizioni a causa della pandemia: in presenza, nelle chiese, rispettando gelosamente le indicazioni date per non favorire il contagio; o in famiglia, seguendo una delle tante trasmissioni in TV o in […]
Giovedì Santo 2021
Nella Messa della Cena del Signore del giovedì santo si dà spazio all’istituzione dell’Eucaristia e, dopo il Vangelo, si compie il gesto della lavanda dei piedi, come aveva fatto Gesù agli apostoli. Un rito che anche quest’anno – per le restrizioni ecclesiali emanate – non verrà fatto, ma che da sempre colpisce la sensibilità umana, purché non si fermi al gesto rituale, ma accolga il suo significato: il segno di Gesù che amò i suoi discepoli sino alla fine. E noi siamo chiamati a renderlo presente a tutte le generazioni: «Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi». – E molti tra i nostri fratelli e sorelle stanno servendo l’umanità ferita a rischio anche della propria vita.
I Redentoristi pregano la Via Crucis con i testi di S. Alfonso
Venerdì Santo, 2 aprile 2021 alle ore 19:30 Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo perché con la tua santa croce hai redento il mondo Venerdì Santo. A Tropea (diretta streaming ore 19,30) 14 Strofette per la Via Crucis 1. Gesù mio, con dure funi, come reo chi ti legò? Sono stati i miei […]
Davanti alla morte
Il volumetto “La strada verso un futuro migliore”, commercializzato da Amazon, presenta alcuni momenti della vita di Bergoglio: gioie e sofferenze, come ogni comune mortale. – Da questo volumetto è tratta la storia di oggi. Papa Francesco da giovane seminarista fu in pericolo di vita: si affidò al Signore e alle persone che lo hanno aiutato in quel difficile momento. Da allora fece il proposito di stare vicino ai malati con presenza affettuosa e di conforto vero, non fatto di parole di occasione: “Dopo quell’esperienza presi la decisione di parlare il meno possibile quando visito malati… Mi limito a prendergli la mano…”. – Gesù ci fa vincere la paura della morte e ci rende capaci di stare accanto a chi soffre.
L’abbraccio che ci manca
Alle belle storie e leggende ascoltate nella fanciullezza non si rinunzia, neanche oggi. Un tuffo in queste storie dà una iniezione di bellezza e di nostalgia di qualcosa che si aspetta ancora. – Le leggende sacre legate alle sculture o quadri di crocifissi, madonne e santi restano “gelose custodie” del patrimonio spirituale locale che chiedono il rispetto di chi le ascolta o le legge. – Abbiamo tutti bisogno di un abbraccio consolatore, vero, pieno. Come potrà essere l’abbraccio di Dio, di Cristo, della Madonna e dei nostri Santi? – Proviamo ad immaginarlo nella preghiera e nelle belle storie che abbiamo ascoltato sin da bambini. – Intanto anche noi possiamo offrire a chi soffre una presenza di servizio e di amore che è come un abbraccio.
I giorni minori della settimana santa
I giorni di lunedì, martedì e mercoledì santo appartengono anch’essi alla Settimana Santa. Questi tre giorni ci danno l’opportunità di preparare il nostro spirito a vivere la Passione, la Morte e la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo con vera fede e raccoglimento, atteggiamenti da non sottovalutare. – Soprattutto pregare intensamente da soli, insieme ai propri cari, in chat o anche per telefono, perché niente vada perduto di questi giorni di sofferenza e di paura per il mondo intero.
Domenica delle Palme 2021
Oggi è la Domenica delle Palme, ricordiamo l’ingresso di Cristo in Gerusalemme che rivela la vera natura della missione di Gesù, il Messia povero e pacifico. Non ci sarà lo scambio dei ramoscelli d’ulivo, simbolo della fede in Colui che viene morire per l’umanità per darci pace e salvezza. – Ma ugualmente, nella lettura dei testi e nella preghiera in famiglia possiamo accompagnare Gesù nel suo ingresso a Gerusalemme: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». E soprattutto possiamo e dobbiamo pregare per tutti i sofferenti del Codiv-19 e per i medici e operatori sanitari che stanno in prima linea contro il virus e sono impegnati a somministrare i vaccini.
Messo a nudo, uomo sino in fondo
Nella Via Crucis tradizionale la decima stazione presenta Gesù che viene spogliato delle vesti. – Grande è il dolore e evidente è l’imbarazzo di restare nudo agli occhi dei nemici che lo scherniscono e deridono. – Ma le persone pietose sanno abbassare lo sguardo cercando di capire. – Gesù messo a nudo, rimane un uomo sino in fondo; spogliato di tutto, resta solo con la sua umanità. – Quante persone nella vita vengono spogliate della loro dignità, dei loro diritti, del loro pane, della loro terra, della loro casa… Restano soltanto con la loro umanità dolorante.- E dove c’è l’uomo, là ci sarà sempre Dio a stargli vicino, a confortarlo, ad assicurarlo.
Proteggere oggi la famiglia
Proteggere oggi la famiglia da ciò che ne compromette la bellezza: una sfida o piuttosto un grande impegno che ci viene dall’Anno della Famiglia iniziato nel giorno di San Giuseppe, 19 marzo. – Occorre impegnarsi a custodire i preziosi e delicati legami della famiglia: figli, genitori, nonni… C’è bisogno di questi legami per vivere e per vivere bene, per rendere l’umanità più fraterna”.
Morti innocenti di mafie, martiri di oggi
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Morti innocenti di mafie, martiri di oggi. – Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti… Il loro nome è scritto sulla mano del Signore (cfr. Is 49,16). – Il 21 marzo è stata la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno […]
Il perdono di un giovane martire
Nel chiostro della Basilica dell’Immacolta a Barcellona è stata posta una statua del giovane martire della Guerra civile spagnola, Juan Roig, il beato catalano che guarda ancora negli occhi i suoi coetanei. E i ragazzi della città rileggono la sua vita in un libro. – «Che Dio vi perdoni, come io vi perdono» furono le parole rivolte ai propri assassini dal giovane Juan Roig, il beato catalano, mentre moriva. Aveva 19 anni. – Oggi egli guarda ancora negli occhi i suoi coetanei attraverso questa statua eretta in suo onore ed un libro che racconta la sua vita e raccoglie le esperienze dei suoi devoti di oggi.
Morire per portare frutto
Dice Gesù: “Io,quando sarò innalzato da terra (sulla croce), attirerò tutti a me». – Nella passione salvifica di Cristo l’umanità può riconoscere il senso della sua gloria che sta nella potenza ineffabile della croce. – Dio Padre, che ha ascoltato il grido del suo Figlio, obbediente fino alla morte di croce, conceda a coloro che nelle prove della vita si associano alla sua passione, la fecondità del seme che muore per portare frutto.
Alternanza di emozioni in ospedale
Quante volte le ripetute cadute ci levano la voglia di proseguire il nostro impegno, perché possiamo apparire dei falliti o degli illusi. – A Gesù, che è rimasto fedele alla sua consegna ed ha camminato deciso verso la sua morte, chiediamo la perseveranza di stare e camminare con lui, vincendo ogni rispetto umano o il senso di vergogna che sopraggiunge. Ed insieme a Lui attendere con infinita pazienza coloro che rifiutano la sua grazia e il suo amore. – E nel luogo del dolore, dove si presta un servizio all’umanità ferita, si trovino sempre parole e gesti di incoraggiamento.
Anno della famiglia con San Giuseppe
– Oggi, solennità di San Giuseppe, prende il via l’Anno della famiglia: «Uniti da San Giuseppe». – Papa Francesco lo aveva ricordato nel dopo Angelus di domenica 14 marzo: “Venerdì prossimo, 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, si aprirà l’Anno della famiglia Amoris laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. – Già l’8 dicembre 2020 Papa Francesco aveva indetto l’Anno di San Giuseppe con la Lettera apostolica «Patris corde» pubblicata in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa universale. Ora il Santo assisterà con la sua paterna presenza alle varie iniziative promosse per l’Anno della Famiglia. “Camminiamo con San Giuseppe!”