Fede e dintorni

Anziana cristiana salvata da famiglia musulmana

Una famiglia musulmana ha salvato un’anziana cristiana dall’ISIS: Camille Haddad di 98 anni – Questa storia è un esempio su come accoglienza, fraternità, vicinanza e amicizia sono ben al di sopra di guerre, divisioni ideologiche e conflitti religiosi. – “Daesh poteva cacciarci”, ha ricordato Camille, “ma Elias Abu Ahmed ci ha accolte e ospitate nella sua casa. Ed ora Camille è diventata la nonna di tutta la famiglia con 14 figli. – Questa storia è un esempio della fraternità possibile tra cristiani e musulmani; e la vicinanza e fraternità vincono qualsiasi ideologia, odio o differenza religiosa.

Fede e dintorni

Morto il prete degli zingari

Milano. Addio a don Mario Riboldi, nomade per il Vangelo, prete degli zingari. È morto l’8 giugno di sera. – Sacerdote del clero di Milano, è morto a 92 anni dopo una vita tutta dedicata a rom e sinti. Una vita condivisa in tutto e fino in fondo con gli zingari. Aveva tradotto il Vangelo di Marco in cinque lingue zingare. E lo stesso aveva fatto con testi liturgici, preghiere, canti. – Nel suo lungo e fedele ministero sacerdotale ha agito sempre con lo zelo del buon pastore.

Fede e dintorni

Figlio sacerdote, mamma suora

Non sono pochi i casi che vedono figli sacerdoti e genitori (mamma o papà) consacrati nella vita religiosa. Diversi istituti (anche i Redentoristi) possono raccontare esperienze capitate a loro. – Così la foto di un sacerdote brasiliano dell’Istituto del Verbo Incarnato, p. Jonas Magno de Oliveira, con sua madre, una suora contemplativa dello stesso carisma, è diventata virale sui social media. – Il sacerdote ha condiviso la storia di questa chiamata alla vita consacrata nella sua famiglia. Ora vivono in Italia.

Fede e dintorni

La logica del seme

Molti tra di noi sono prigionieri delle logiche del potere e dell’efficienza, mentre oggi Gesù ci sorprende con la logica del seme, capace di far germogliare le crescere il regno di Dio sulla terra. – Una volta seminato nel cuore dell’uomo, il regno di Dio cresce da sé. È una meraviglia di Dio tanto grande e tanto bella quanto grande e bella è la crescita delle piante, e tanto misteriosa quanto misteriosa è la trasformazione di un bambino che cresce e diventa uomo. – Perciò noi siamo chiamati ad essere fiduciosi nella vitalità umile e nascosta del seme, che è il regno di Dio, il solo capace di far germogliare la giustizia sulla terra.

Fede e dintorni

Il canto dei bambini colpisce sempre

C’è un incanto al quale non è facile sottrarsi: il canto dei bambini. Quando li sentiamo cantare è difficile rimanere impassibili: ti coinvolgono nella loro gioia, nella loro devozione, nel loro entusiasmo. I messaggi proposti sono semplici e immediati, soprattutto, religiosi. – Il mistero di fede, che i bambini cantarono la sera di Natale diventò attraente e irresistibile per Paul Claudel, e ne provocò la conversione, come ammette lo stesso interessato – Il 25 dicembre 1886, egli entrò ateo nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi e ne uscì cantando il Magnificat con la gioia esuberante di un bambino che ha appena ritrovato il babbo e la mamma.

Fede e dintorni

Affettuosa catechista per sempre

Gandolfa Ilarda, affettuosamente chiamata Ghendy, morta a 45 anni, era come una eterna ragazza  dedicata da sempre ai bimbi e ai giovanissimi della parrocchia di Santa Teresa a Palermo. “Eletta” sorella e mamma da tanti, aveva “adottato” tutti, piccoli e grandi, religiosi e laici. Animatrice dell’Azione cattolica, responsabile della catechesi, generosa e dotata di una ironia e di un’autoironia irresistibili, di una leggerezza nel trasmettere la bellezza della vita e dell’essenza della fede, che sono innanzitutto esperienza di fraternità, accoglienza senza limiti e condivisione. – Il sorriso di Ghendy e la luce che rimane impigliata nelle parole delle testimonianze raccontano la speranza di una vita nuova possibile in Dio, con infinita dolcezza.

Fede e dintorni

Eucaristia, pane dei peccatori

Hanno colpito molto l’attenzione di moltissimi fedeli le parole di Papa Francesco nella solennità del Corpus Domini celebrata di recente: l’Eucaristia è pane dei peccatori non (solo) premio dei santi. – All’Angelus in Piazza San Pietro, Papa Francesco il 6 giugno scorso ha ricordato la Solennità del Corpo e Sangue di Cristo ed ha sottolineato che l’Eucaristia guarisce perché la misericordia di Gesù non ha paura delle nostre miserie – Nella Eucaristia il nostro umano si incontra con il divino: fragilità e forza, amore e tradimento, peccato e misericordia. – Abituati a sentire che l’eucaristia è il pane degli Angeli (Panis Angelicus), i fedeli hanno potuto realizzare che Gesù vuole incontrare la nostra fragilità e guarirla. Lo dice già la bella invocazione liturgica: “Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato!”

Fede e dintorni

Seid, ragazzo etiope, ci lascia un duro richiamo

Seid, ragazzo etiope, ci lascia un duro richiamo un duro richiamo. Ci ha lasciati. Si è tolto la vita, Seid Visin. Aveva solo vent’anni. Etiope di nascita, poi adottato da una coppia di Nocera Inferiore (SA) che lo ha colmato di amore, si è ritrovato, crescendo, a subire lo sguardo di chi lo ha disprezzato e discriminato per il colore della pelle. Le parole di Seid sono come uno schiaffo che brucia, maledettamente. Ma a volte ci sono schiaffi utili, speriamo. Questa lettera possa aprire gli occhi a quanti, fra di noi, vivono nell’odio e nell’indifferenza.

Fede e dintorni

La forza della fede

La forza della fede. – Ogni persona porta in sé qualcosa di unico: la capacità di resistere alle difficoltà, di sorridere anche nelle sventure, di consolare gli altri, quando invece si ha bisogno di essere consolati. – Alla radice di tutto questo il cristiano sa che gli basta avere la fede, anche una fede piccola ma vera e sincera per fare cose impensabili! Sono i miracoli della fede vera. – La fede è un dono che si riceve, ma anche una virtù che spinge ad operare il bene. Due poli che sono perennemente in dialogo: più si opera il bene e più si cresce nella fede. – La vita di molti “credenti” rischia di restare sterile, perché la loro “fede” non passa ad operare.

Fede e dintorni

Corpus Domini, il cielo sulla terra

Anche quest’anno 2021 la solennità del Corpus Domini viene celebrata con i limiti imposti dalle circostanze del coronavirus. Ma il mistero eucaristico resta sempre vivo: ieri come oggi. – L’Eucaristia è il Signore Gesù che resta con noi, presente con il suo Corpo e il suo Sangue nel pane e nel vino consacrati. In questo dono prezioso, la Chiesa trova la forza per compiere la sua missione fino ai confini della terra, nell’attesa del suo ritorno alla fine dei tempi. – Gesù, Parola fatta carne, si offre a noi come pane vivo. Egli è l’unico cibo capace di dare la vita eterna.

Fede e dintorni

India-Coronavirus. Dare la vita come Gesù

Tanti i sacerdoti e i religiosi indiani che hanno perso la vita assistendo i contagiati. Come il Buon Pastore che ha dato la vita per le sue pecorelle. – La comunità cattolica indiana ha pagato un prezzo altissimo per il suo impegno instancabile accanto ai malati di covid, alle persone contagiate e a quelle emarginate e vulnerabili. – Il numero dei sacerdoti morti ha già superato quota 200 mentre quello delle religiose è andato oltre le 210 unità e la lista si allunga con cadenza quasi quotidiana. – Accanto a loro, hanno perso la vita tre vescovi e migliaia di catechisti e laici, donne e giovani che hanno scelto volontariamente di donare se stessi con puro spirito di carità cristiana, restando accanto a chi soffre o ai malati terminali. I Missionari Redentoristi hanno avuto le loro perdite, soprattutto in giovani missionari impegnati in villaggi isolati.

Fede e dintorni

Diventa beata la suora uccisa con rito satanico 21 anni fa

Domenica prossima 6 giugno, lo stesso giorno della sua morte, sarà proclamata beata Suor Laura Mainetti, uccisa con un rito satanico il 6 giugno del 2000. L’assassinio di suor Mainetti suscitò all’epoca grande clamore. – La religiosa, allora 61enne, fu attirata in una trappola da tre ragazze minorenni, che la finirono con 19 coltellate. – La suora in ginocchio diceva loro parole di perdono. – Con la intercessione della nuova beata e con una nuova identità, le tre ragazze si sono reinserite nella società. – Dio trae il bene anche dal male.

Fede e dintorni

Una fidanzata sarà dichiarata beata

Sarà la prima fidanzata beata: Sandra Sabattini sarà dichiarata beata il 24 ottobre: faceva parte della comunità “Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi che la seguì spiritualmente ed ora arriva prima di lui agli onori dell’altare. – Fu investita da un’auto e morì a soli 23 anni e per sua intercessione una persona ebbe la guarigione inspiegabile da un tumore. – Che dire: da morta ha continuato a fare il bene che aveva iniziato in vita nel servizio per i più fragili e per i tossicodipendenti, e nel cercare i poveri di casa in casa.

Fede e dintorni

Cantiamo al Sacro Cuore di Gesù

«Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più». – Molti fedeli ripetono in questo mese la nota e popolare invocazione al Sacro Cuore di Gesù. La sua origine è antica e fa compagnia a tanti altri canti che inneggiano a questa devozione. Durante il Settecento questo culto era già praticato in varie regioni e lo dimostra l’esistenza di preghiere, canti e tradizioni in due aree diversissime tra loro: la Napoli di sant’Alfonso Maria de Liguori ed il Tirolo austriaco. Le dolci note e le devote parole di questi canti hanno riscaldato il cuore e la fede di tanti fedeli. Ed hanno suscitato anche vocazioni, come la vocazione sacerdotale di un sacerdote conosciuto a Pellegrina di Bagnara Calabra: don Angelo Attinà (1924-2008).

Fede e dintorni

Sacerdote di 51 anni muore di coronavirus

Sono tanti i sacerdoti morti di coronavirus in questo tempo di pandemia: molti che si sono ammalati come la gran parte delle vittime del virus; altri che sono rimasti contagiati e poi sono morti nell’esercizio del loro ministero sacerdotale. – Don Alfonso Tabolacci, sacerdote di 51 anni, gioioso nel suo ministero, è morto di covid, contagiato dopo aver portato la Comunione a una malata. – «Tutto posso in Colui che mi dà la forza»: don Alfonso custodiva sempre nel suo cuore questa Parola di San Paolo. – «Non ho paura della morte…, guardo con fiducia al Signore che mi ha saziato dei suoi doni: posso dire di aver ricevuto il centuplo in questa vita».

Fede e dintorni

Una Mamma che fa cose belle

Ave Maria! – Comunicare le belle e buone notizie che portano pace, fraternità, unità, superando le varie diversità che tendono continuamente a dividerci, comprese quelle di religione diventa un dovere per i mezzi della comunicazione. – Terminiamo questo mese di questo mese di maggio, che ci ha coinvolti tutti in una lunga maratona di preghiera insieme a tutti i santuari del mondo per ottenere l’intercessione della Madonna per la fine della tremenda pandemia del coronavirus. – Oltre alle tante vittime causate dal virus Covid-19, la pandemia ha cambiato la vita di tutta l’umanità. – Maria è l’onnipotente “per grazia” e se otteniamo la sua intercessione, Dio ci darà un nuovo orizzonte di speranza e di pace. Occorre continuare a pregare la Madonna.

Fede e dintorni

Domenica della Santissima Trinità 2021

Unità e Trinità di Dio è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. Nell’unico Dio noi adoriamo tre persone, ma non come una addizione (1+1+1 =3), ma come una comunione d’amore (1x1x 1 = 1). – Perciò, una famiglia, che vive unita nell’amore, diventa l’icona più visibile del grande Mistero della Santissima Trinità. – «Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo». – Un Dio innamorato degli uomini: il Padre coinvolto profondamente nella storia dei suoi figli, il Figlio che nel sacrificio della sulla croce ci rende la dignità di figli e lo Spirito Santo che ci guida verso l’eternità!

Fede e dintorni

Gli ultimi al servizio degli ultimissimi

«A Casa Caciolle (Firenze) ospitiamo i detenuti a fine pena e li seguiamo in un percorso di reinserimento. Li aiutiamo a dare un senso alla loro vita. Qui, con loro io faccio comunità, una comunità cristiana, viviamo come se fossimo un’unica famiglia, dove ciascuno si sente coinvolto dalle esigenze degli altri e cerca di dare una mano in qualsiasi modo», dice don Vincenzo Russo, cappellano del carcere Sollicciano e presidente dell’Opera. In questa Casa quattro detenuti preparano pasti per i senzatetto: gli ultimi al servizio degli ultimissimi.

Fede e dintorni

I gesti parlano più delle parole

Nella udienza generale di mercoledì 26 maggio papa Francesco ha baciato il “marchio” di una deportata ad Auschwitz. Il Papa ha abbracciato e benedetto Lidia Maksymowicz imprigionata nel lager nazista di Aushwitz quando non aveva ancora tre anni. E la donna non ha resistito a restituire il gesto affettuoso ed ha abbracciato con riconoscenza per l’onore ricevuto. – Per Lidia Maksymowicz, donna di fede non c’è mai stata questione di perdono: «Non ho odiato i miei persecutori quando ero una bambina, non li odio adesso che ho più di 80 anni.. La missione che ho scelto e che porterò avanti fino a quando vivrò è ricordare, parlare di quanto mi è successo. Raccontarlo soprattutto ai giovani, perché non permettano che accada mai più una cosa del genere».