E’ partita la singolare edizione di questo anno della “Via Lucis dei giovani per trovare chi è al buio”. – Sono 14 le stazioni ferroviarie che dal 29 agosto all’11 settembre verranno toccate nei 4mila chilometri di itinerario disegnato per incontrare i poveri e far conoscere loro i “santi della porta accanto”. L’ideatore, il giovane economista Giandonato Salvia confida: “Troviamo la luce nei volti degli ultimi”, ai quali si offrirà solidarietà, vangelo e testimonianze.
Fede e dintorni
Morto di Covid il missionario “banchiere” dei poveri
Il missionario del Pime padre Giulio Berutti, 77 anni, è morto l’11 agosto a causa di complicanze dovute al Covid-19 contratto mentre si trovava in Bangladesh. – Suo il progetto di microcredito che ha permesso a milioni di persone di uscire dall’indigenza nel Paese asiatico dove riposerà per sempre: «La “banca dei poveri” fa prendere coscienza del valore di ogni uomo”. Il coraggioso missionario esemplare con la sua vita ha ispirato molti a migliorare la loro vita familiare e sociale.
Maria Ss. di Romania Concattedrale di Tropea
Domenica 5 e Giovedì 9 settembre 2021 Dalla Concattedrale di Tropea due dirette streaming Domenica 5 settembre 2021 Alle ore 19:00 Apposizione dei sigilli alla Tomba del Ven. Don Francesco Mottola e Santa. Messa presieduta da Sua Ecc.za Mons. Francesco Oliva Amministratore Apostolico della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Giovedì 9 settembre 2021 Alle ore 10: Solenne […]
Avvicinarsi a Dio con cuore purificato
«I puri di cuore che vedranno Dio» (Mt 5,8) non sono i puritani, cioè gli ossessionati e scrupolosi osservanti di tutte le leggi morali della Sacra Scrittura e della Chiesa… – I veri «puri di cuore» sono quei credenti che riescono a invocare la vicinanza di Dio invocandolo con la sincerità del loro cuore, avendo riconosciuto la loro fragilità e la situazione esistenziale del loro essere peccatori. – E tutti siamo peccatori. ma già perdonati nella morte e risurrezione di Cristo. – Viviamo in un mondo inquinato dalla ipocrisia, a tutti i livelli; nessuno può ritenersi esente. E’ un inquinamento che parte dal cuore e non si può guarire se non scendendo con sincerità nel proprio cuore. Se la lotta all’inquinamento fisico e la cura dell’igiene è un segno di progresso e di civiltà al quale non si può a nessun costo rinunciare, lo stesso impegno deve manifestarsi nell’inquinamento del cuore. – L’ipocrisia non è il linguaggio di Gesù”, né deve esserlo dei cristiani, giacché “l’ipocrita è capace di uccidere una comunità”. L’ipocrisia uccide le comunità, fa tanto male alla Chiesa.
Alessandro, soldato e martire di Cristo
Sono molte le persone che portano il nome di Alessandro; ma forse non tutti conoscono la sua storia. – Sant’Alessandro fu un soldato che diede la vita per Gesù e la Chiesa lo ha ricordato il 26 agosto: è patrono della diocesi e della città di Bergamo. – Il tema scelto per la festività di quest’anno è stato ” La fiducia” – Il Comune e la Diocesi hanno voluto offrire questo tema come spunto di riflessione in un periodo in cui avere fiducia, nel prossimo, nelle istituzioni, sembra più faticoso che nel passato”. – Nel 2019 Papa Francesco disse: “Sempre ci saranno i martiri tra noi: è questo il segnale che andiamo sulla strada di Gesù. E’ una benedizione del Signore, che ci sia nel popolo di Dio, qualcuno o qualcuna che dia questa testimonianza del martirio”.
Afganistan, bambini salvati come Mosè
Tutti conoscono la storia di Mosè salvato dalle acque: la mamma per salvare il suo bambino destinato alla morte per disposizioni del faraone, , lo mise in una cesta e lo affidò alle acque del fiume Nilo. Fu la figlia dello stesso Faraone che lo trovò e lo allevò alla reggia come se fosse suo figlio dicendo: “Ti chiamerai Mosè, che vuol dire salvato dalle acque”. – E’ quanto sta succedendo in questi giorni all’aeroporto di Kabul, Afganistan: madri e padri che “abbandonano” i figli per salvarli dai talebani: i tanti Mosè afghani. – Cosa potremmo fare noi? Essere come Miriam e sentire la responsabilità di continuare a tenere lo sguardo su questi figli per vedere cosa ne sarà di loro, e cercare, come ella ha fatto, di trovare un modo affinché possa riaccadere un ricongiungimento necessario.
I diritti dei nostri morti
In alcuni cimiteri italiani si parla di centinaia di bare che sono ancora allo scoperto e sembrano invocare “Dateci il riposo che ci spetta”. – La situazione deve interessare a tutti, perché i morti “appartengono” a tutti, perché appartengono alla nostra umanità. – Diceva lo scrittore inglese John Donne: “Quando senti la campana suonare a morte, non ti chiedere “Per chi suona la campana?” Essa suona per me, per te, perché è morta una parte dell’umanità!” – Diamo ai defunti innanzitutto, una degna sepoltura. Permettiamo a chi gli volle bene di poter deporre sulla loro fossa un fiore e, se credenti, di recitare una preghiera.
Abbas Karimi atleta senza braccia
Alle Paralimpia in corso a Tokyo in questi giorni partecipa anche il Team dei rifugiati – 6 atleti – e tra essi Mohammad Abbas Karimi, nuotatore, arrivato secondo nell’evento S5 50 metri farfalla ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico 2017, diventando così il primo atleta rifugiato a vincere una medaglia in quella competizione. – E siccome viene dall’Afganistan è quanto mai opportuno conoscere la sua storia: “Abbas Karimi, senza braccia, non ha mai rinunciato ai suoi sogni. Sì, nuotando posso fare qualcosa persino io per cambiare il mondo!”.
Il 10 ottobre 2021 la data della beatificazione di don Mottola
Finalmente arrivata l’attesa notizia Il Santo Padre Francesco ha disposto la data per la Beatificazione del Venerabile Servo di Dio don Francesco Mottola il 10 ottobre 2021. Le campane a festa nella Concattedrale di Tropea
Mantenere il proprio valore
Guardandoci attorno vediamo con una certa sorpresa come le persone diano più valore alla vita degli animali e delle cose (beni di consumo) anziché alla propria vita o alla vita degli altri. E’ in corso una specie di evoluzione con evidente confusione in questo campo. – Siamo ormai convinti che ogni vita umana, “unica e irripetibile, vale per sé stessa e costituisce un valore inestimabile, dice Papa Francesco. E questo valore va annunciato sempre, con il coraggio della parola e il coraggio delle azioni. ‘Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.
Importanti i piccoli gesti di solidarietà
Le impressionanti immagini giunte dall’Afghanistan ci hanno colpito per la loro crudezza e durezza ed è giusto che sia così, perché il loro compito principale in questo momento è quello di documentare: come il caos all’aeroporto di Kabul invaso da migliaia di persone in cerca di salvezza (per molti di loro una salvezza improbabile); – come gli uomini appesi ad aerei in decollo che sono caduti nel vuoto… – Ma ora è importante dare il via ai gesti di solidarietà. E l’intera società si sta mobilitando.
Parole di vita eterna.
Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. – Il discorso di Gesù Cristo sul pane è per molti uno scandalo. Anche oggi, credere che l’Eucaristia richiede il coraggio della fede. – Per questo il suo messaggio anche oggi resta sconvolgente e non sono pochi coloro che, come molti discepoli di un tempo, si allontanano da lui. – Ma Pietro comprende che, nonostante il linguaggio di Gesù sia duro, crede Lui ha “parole di vita eterna” e seguirlo è l’unico modo per mettere davvero ordine nella nostra vita. – In questi ultimi tempi l’umanità viene sottoposta a proclami di estremismi che cercano di imporre una visione dell’uomo di un passato ormai ripudiato dalla società civile. – Diventa allora urgente ascoltare, accogliere e tradurre nella propria cultura e condividere con gli altri in maniera pacifica le parole di vita, di quella veramente umana.- Forse come Pietro non tutti avranno ancora compreso il mistero di Gesù, ma certamente in Pietro la presenza del Maestro aveva cambiato completamente la sua esistenza.
L’amore di Dio rende tutti fratelli
Gli ultimi dolorosi risvolti degli eventi internazionali (la fuga dai talebani giunti al potere in Afganistan, il disastroso terremoto in Haiti ….) stanno rendendo più percepibile il bisogno di gridare la fraternità universale: siamo tutti fratelli… Perché è l’amore di Dio a renderci suoi figli e fratelli tra di noi. – – Chiamare qualcuno col dolce nome di “fratello” riempie il cuore di gioia sia di chi chiama sia del chiamato. Nasce una tenerezza sempre nuova. – Purtroppo per fare ciò l’uomo sembra aspettare i disastri, naturali o provocati dall’uomo, i quali, se da una parte mietono dolorosamente vittime e causano distruzione, dall’altra spalancano porte che prima stavano ostinatamente chiuse. E così, succede di assistere ad autentiche gare di vicinanza e solidarietà umana da parte di persone che prima si guardavano con occhio indifferente, se non addirittura diffidente.
Mons. Attilio Nostro è il nuovo vescovo di Mileto Nicotera e Tropea
Attilio Nostro, proveniente da Roma ma di origini calabresi E’ nato a Palmi il 6 agosto 1966, ordinato presbitero per la diocesi di Roma da Giovanni Paolo II il 2 maggio 1993. Prenderà la guida della diocesi in seguito alle dimissioni di mons. Luigi Renzo Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea (Italia) il […]
Le energie dentro di noi
Gli psicologi assicurano: “Ci sono forze sbalorditive dentro di noi, ma basta poco a farcele dimenticare”. – Se ci fermiamo un attimo a livello più profondo del pensiero e dello spirito, scopriremo questa sorgente che ci dona energia in ogni momento della nostra vita. – E’ bello scoprire che ciò di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi, che esiste una fonte d’energia interiore a cui spesso non riusciamo ad attingere. – E per chi crede, c’è la risorsa infinita che affonda nel cuore stesso di Cristo: egli ha amato come nessun altro mai ed ha ha fatto per noi cose che nessun altro ha mai fatto. E noi le possiamo fare insieme con Lui.
Tenebre nere e bagliori di luce
Guardando alle conseguenze della rapida svolta degli eventi in Afganistan c’è solo da sperare che dall’Islam vengano segnali tolleranza e rispetto delle minoranze. Ma la cultura occidentale deve fare i conti con le sue molte confusioni sulla famiglia, sulla parità di genere e sull’identità stessa della persona: cose difficili anche per noi credenti e che fanno gridare (a ragione) gli islamici: “Gli occidentali, tutti infedeli!” – Pertanto tutti dobbiamo potere imparare qualcosa, per affrontare i difficili tempi che attendono l’umanità.
Aiutati che Dio ti aiuta
Fai la tua parte e non lamentarti con Dio! La preghiera non è un gettone da inserire nel distributore di grazie. Dio già ci ha dato abbastanza perché ci mettiamo all’opera. E quando avremo fatto la nostra parte con i doni che lui già ci ha donato, allora potremo gridare fiduciosi: “Aiutaci, Signore!”.
Al credente non basta conoscere ma vivere ciò che conosce
Aver fede non è questione di conoscenza: infatti puoi sapere tante cose e non avere la fede. La fede è adesione profonda a colui che ci ha amato e ha dato la vita per noi. – Il diavolo sa più cose di noi su Gesù Cristo. Tuttavia, resta diavolo, perché non diventa suo discepolo. – In questo tempo di continuata pandemia occorre la “fede pratica”, quella che ci fa andare incontro alle persone che soffrono.
Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea
Sottoscritta la Convenzione che regola i rapporti tra la Diocesi e la Fondazione Monsignor Francesco Oliva ha consegnato il Decreto di approvazione dello Statuto della Fondazione Il 14 agosto 2021 alle ore 16:00 presso la sede della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, l’Amministratore apostolico Sua Eccellenza Monsignor Francesco Oliva ha consegnato il […]
15 agosto La Madonna assunta in cielo
Oggi, 15 agosto solennità di Maria SS. assunta in cielo: mentre siamo immersi nello splendore e nel caldo del sole di ferragosto, avvertiamo viva la nostalgia del cielo. In quest’anno in cui stiamo vivendo la grave crisi del coronavirus, in cui tanti sono morti senza neppure un conforto, e davanti ad un futuro sempre più incerto facciamo bene ad alzare lo sguardo al cielo, dove è la nostra patria e cantiamo anche noi: “Al cielo, al cielo, al ciel! Andrò a vederla un dì!”