La festa di oggi celebra la natività della Vergine Maria, ed è legata indissolubilmente a quella del Natale. Infatti con la nascita di Maria Dio si prepara una casa” in mezzo agli uomini, una dimora che poi lui stesso abiterà nell’Incarnazione. – Siamo creature chiamate a generare Dio nel mondo: una “missione” come quella di Maria. Ella l’ha vissuta fin dall’inizio della propria esistenza; ed è stata è stata come un ponte tra il Creatore e le creature. “Questa Bambina porterà al mondo il Salvatore”.
Fede e dintorni
La Madonna aiuta tutti alla conversione
Comunicare le belle e buone notizie che portano pace, fraternità, unità, superando le varie diversità che tendono continuamente a dividerci, comprese quelle di religione. – Ricordiamo Santa Teresa di Calcutta che, pur ammirata per l’immenso bene che faceva all’umanità ferita, si sentì chiedere un giorno, con una punta di critica, da un giornalista protestante: “Perché nominate così spesso Maria, la Madonna?”. E Madre Teresa con un sorriso dolcissimo rispose semplicemente: “Ma Lei ci donato Gesù!”. La risposta lasciò il giornalista piuttosto freddo; ma qualche mese dopo, dall’altra parte del mondo, scrisse a Madre Teresa: “Avete ragione: Maria ci ha dato Gesù e merita tutto il nostro onore e amore”. – La storia presentata oggi con ricchezza di particolari, è una piccola autobiografia di un protestante diventato cattolico e poi sacerdote grazie alla dolcissima preghiera dell’Ave Maria. – Preghiamo spesso l’ Ave Maria!
Apposizione sigilli al sepolcro con i resti mortali del Ven. Mottola
Tropea 8 settembre 2021. La diretta streaming by Stroe Alla presenza dell’Amministratore apostolico della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, e i sacerdoti, l’urna contenente i resti del Venerabile ha fatto rientro nella concattedrale tra l’emozione generale della Famiglia Oblata, dei tanti sacerdoti, del popolo. In sosta ai piedi dell’altare, sotto lo […]
Un vedovo e anche genitore diventa sacerdote
Giovanni Lattuca, vedovo della moglie Rita e genitore di due figlie, Teresa e Marialucia, è diventato sacerdote a 66 anni: già diacono permanente, è stato ordinato a Cassano allo Jonio da Mons. Francesco Savino. Al termine della celebrazione, caloroso e fraterno c’è stato l’abbraccio tra il nuovo sacerdote e il vescovo Savino. «Grazie per la fiducia accordatami. Prego lo Spirito Santo affinché posi la sua mano su di me e non l’allontani mai» ha detto il neo ordinato sacerdote. – Dalla morte della moglie egli cura la suocera anziana e il cognato malato: una testimonianza che parla da sé.
Sordi e muti bisognosi di guarigione
Viviamo in una società i cui mezzi di informazione sono sempre a caccia di scoop, col dichiarato proposito di aprire gli occhi ai cittadini. Ma spesso poi le informazioni o sono cattive o dette col proposito di distruggere le persone e allora invece che luce alzano un denso fumo che finisce per annebbiare gli occhi e il cuore. Solo Gesù ci può aprire gli occhi e il cuore, perché vediamo la nostra miseria, ci convertiamo e accogliamo la sua salvezza.
Riconoscersi peccatori: ognuno trova il suo modo
Riconoscersi peccatori è necessario, anche se cambia il modo di esprimerlo. C’è chi si batte il petto, c’è chi si mette in ginocchio, c’è chi non osa alzare lo sguardo per incrociare quello di Cristo o andando in chiesa rimane discretamente dietro una colonna. L’apostolo Pietro arrivò perfino a dire a Gesù: “Signore, allontanati da me perché sono un peccatore” (Lc 5,11). Ognuno può esprimersi con i gesti che gli facilitano la “personale confessione”. – Un celebre pittore, Rembrandt, trovò il suo personalissimo modo.
Mamma eroica verso gli altari
Tra i nuovi Venerabili approvati da Papa Francesco c’è una mamma eroica, Maria Cristina Mocellin. Aveva 26 anni quando nel 1995 è morta a causa di un tumore. Ella si era sottoposta alle sole terapie che non avrebbero danneggiato la salute del terzo figlio che portava in grembo. Andò incontro alla morte certa dell’amore del Padre, fedele a Lui nei suoi disegni. – La sua era una fede vissuta nel quotidiano, nella famiglia, nell’essere madre. una mamma con dei bambini e con tanta fede e tanta sensibilità dal punto di vista spirituale.
La preghiera aiuta a guarire
La preghiera è come una medicina, un balsamo del corpo e dello spirito. Anche la scienza ha largamente dimostrato che la pratica religiosa può influire sullo stato di salute, facendo ammalare meno e guarire prima… Più che la guarigione fisica, o al di là della guarigione fisica, Dio guarisce l’anima della persona perché sia felice e abbia la pace, anche nella malattia. E Papa Francesco ultimamente, in seguito alla nuova e tremenda condizione in cui si troveranno donne e bambini in Afganistan col regime talebano, ha aggiunto di accompagnare la preghiera con il digiuno.
Martirio di san Giovanni Battista
Il martirio di Giovanni Battista si affianca alla solennità della sua natività, celebrata il 24 giugno. Giovanni è il cugino di Gesù, concepito tardivamente da Zaccaria ed Elisabetta, entrambi discendenti da famiglie sacerdotali. – Papa Francesco delinea seccamente i quattro personaggi del triste evento: il re Erode “corrotto e indeciso”, Erodìade, la moglie del fratello del re, che “sapeva solo odiare”, Salomè, “la ballerina vanitosa”, e il “profeta decapitato solo in cella”. – Rimangono incise per sempre le parole di Gesù: “Tra i nati di donna non è sorto mai nessuno più grande di Giovanni Battista” (Mt 11,11). Un solenne riconoscimento ai suoi doni e alla sua qualità umana ed etica.
Via Lucis itinerante di giovani per trovare chi è al buio
E’ partita la singolare edizione di questo anno della “Via Lucis dei giovani per trovare chi è al buio”. – Sono 14 le stazioni ferroviarie che dal 29 agosto all’11 settembre verranno toccate nei 4mila chilometri di itinerario disegnato per incontrare i poveri e far conoscere loro i “santi della porta accanto”. L’ideatore, il giovane economista Giandonato Salvia confida: “Troviamo la luce nei volti degli ultimi”, ai quali si offrirà solidarietà, vangelo e testimonianze.
Morto di Covid il missionario “banchiere” dei poveri
Il missionario del Pime padre Giulio Berutti, 77 anni, è morto l’11 agosto a causa di complicanze dovute al Covid-19 contratto mentre si trovava in Bangladesh. – Suo il progetto di microcredito che ha permesso a milioni di persone di uscire dall’indigenza nel Paese asiatico dove riposerà per sempre: «La “banca dei poveri” fa prendere coscienza del valore di ogni uomo”. Il coraggioso missionario esemplare con la sua vita ha ispirato molti a migliorare la loro vita familiare e sociale.
Maria Ss. di Romania Concattedrale di Tropea
Domenica 5 e Giovedì 9 settembre 2021 Dalla Concattedrale di Tropea due dirette streaming Domenica 5 settembre 2021 Alle ore 19:00 Apposizione dei sigilli alla Tomba del Ven. Don Francesco Mottola e Santa. Messa presieduta da Sua Ecc.za Mons. Francesco Oliva Amministratore Apostolico della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Giovedì 9 settembre 2021 Alle ore 10: Solenne […]
Avvicinarsi a Dio con cuore purificato
«I puri di cuore che vedranno Dio» (Mt 5,8) non sono i puritani, cioè gli ossessionati e scrupolosi osservanti di tutte le leggi morali della Sacra Scrittura e della Chiesa… – I veri «puri di cuore» sono quei credenti che riescono a invocare la vicinanza di Dio invocandolo con la sincerità del loro cuore, avendo riconosciuto la loro fragilità e la situazione esistenziale del loro essere peccatori. – E tutti siamo peccatori. ma già perdonati nella morte e risurrezione di Cristo. – Viviamo in un mondo inquinato dalla ipocrisia, a tutti i livelli; nessuno può ritenersi esente. E’ un inquinamento che parte dal cuore e non si può guarire se non scendendo con sincerità nel proprio cuore. Se la lotta all’inquinamento fisico e la cura dell’igiene è un segno di progresso e di civiltà al quale non si può a nessun costo rinunciare, lo stesso impegno deve manifestarsi nell’inquinamento del cuore. – L’ipocrisia non è il linguaggio di Gesù”, né deve esserlo dei cristiani, giacché “l’ipocrita è capace di uccidere una comunità”. L’ipocrisia uccide le comunità, fa tanto male alla Chiesa.
Alessandro, soldato e martire di Cristo
Sono molte le persone che portano il nome di Alessandro; ma forse non tutti conoscono la sua storia. – Sant’Alessandro fu un soldato che diede la vita per Gesù e la Chiesa lo ha ricordato il 26 agosto: è patrono della diocesi e della città di Bergamo. – Il tema scelto per la festività di quest’anno è stato ” La fiducia” – Il Comune e la Diocesi hanno voluto offrire questo tema come spunto di riflessione in un periodo in cui avere fiducia, nel prossimo, nelle istituzioni, sembra più faticoso che nel passato”. – Nel 2019 Papa Francesco disse: “Sempre ci saranno i martiri tra noi: è questo il segnale che andiamo sulla strada di Gesù. E’ una benedizione del Signore, che ci sia nel popolo di Dio, qualcuno o qualcuna che dia questa testimonianza del martirio”.
Afganistan, bambini salvati come Mosè
Tutti conoscono la storia di Mosè salvato dalle acque: la mamma per salvare il suo bambino destinato alla morte per disposizioni del faraone, , lo mise in una cesta e lo affidò alle acque del fiume Nilo. Fu la figlia dello stesso Faraone che lo trovò e lo allevò alla reggia come se fosse suo figlio dicendo: “Ti chiamerai Mosè, che vuol dire salvato dalle acque”. – E’ quanto sta succedendo in questi giorni all’aeroporto di Kabul, Afganistan: madri e padri che “abbandonano” i figli per salvarli dai talebani: i tanti Mosè afghani. – Cosa potremmo fare noi? Essere come Miriam e sentire la responsabilità di continuare a tenere lo sguardo su questi figli per vedere cosa ne sarà di loro, e cercare, come ella ha fatto, di trovare un modo affinché possa riaccadere un ricongiungimento necessario.
I diritti dei nostri morti
In alcuni cimiteri italiani si parla di centinaia di bare che sono ancora allo scoperto e sembrano invocare “Dateci il riposo che ci spetta”. – La situazione deve interessare a tutti, perché i morti “appartengono” a tutti, perché appartengono alla nostra umanità. – Diceva lo scrittore inglese John Donne: “Quando senti la campana suonare a morte, non ti chiedere “Per chi suona la campana?” Essa suona per me, per te, perché è morta una parte dell’umanità!” – Diamo ai defunti innanzitutto, una degna sepoltura. Permettiamo a chi gli volle bene di poter deporre sulla loro fossa un fiore e, se credenti, di recitare una preghiera.
Abbas Karimi atleta senza braccia
Alle Paralimpia in corso a Tokyo in questi giorni partecipa anche il Team dei rifugiati – 6 atleti – e tra essi Mohammad Abbas Karimi, nuotatore, arrivato secondo nell’evento S5 50 metri farfalla ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico 2017, diventando così il primo atleta rifugiato a vincere una medaglia in quella competizione. – E siccome viene dall’Afganistan è quanto mai opportuno conoscere la sua storia: “Abbas Karimi, senza braccia, non ha mai rinunciato ai suoi sogni. Sì, nuotando posso fare qualcosa persino io per cambiare il mondo!”.
Il 10 ottobre 2021 la data della beatificazione di don Mottola
Finalmente arrivata l’attesa notizia Il Santo Padre Francesco ha disposto la data per la Beatificazione del Venerabile Servo di Dio don Francesco Mottola il 10 ottobre 2021. Le campane a festa nella Concattedrale di Tropea
Mantenere il proprio valore
Guardandoci attorno vediamo con una certa sorpresa come le persone diano più valore alla vita degli animali e delle cose (beni di consumo) anziché alla propria vita o alla vita degli altri. E’ in corso una specie di evoluzione con evidente confusione in questo campo. – Siamo ormai convinti che ogni vita umana, “unica e irripetibile, vale per sé stessa e costituisce un valore inestimabile, dice Papa Francesco. E questo valore va annunciato sempre, con il coraggio della parola e il coraggio delle azioni. ‘Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.
Importanti i piccoli gesti di solidarietà
Le impressionanti immagini giunte dall’Afghanistan ci hanno colpito per la loro crudezza e durezza ed è giusto che sia così, perché il loro compito principale in questo momento è quello di documentare: come il caos all’aeroporto di Kabul invaso da migliaia di persone in cerca di salvezza (per molti di loro una salvezza improbabile); – come gli uomini appesi ad aerei in decollo che sono caduti nel vuoto… – Ma ora è importante dare il via ai gesti di solidarietà. E l’intera società si sta mobilitando.