Molti di noi non lo abbiamo mai sentito nominare… Eppure grande emozione ha suscitato la morte di padre Arcangelo Maira, il difensore degli oppressi dei campi del Tavoliere e in alcune zone dell’Africa, sacerdote e missionario scalabriniano dal 1992. Si è spento a 59 anni dopo essere stato missionario in Mozambico e Sudafrica, e poi fortemente impegnato a favore degli oppressi delle terre di Puglia: dall’Africa alla Capitanata padre Arcangelo è stato un prete sempre in mezzo agli ultimi.- “Animato da una fede gioiosa e accogliente, ha coinvolto nel servizio agli ultimi tanti uomini e donne di buona volontà della diocesi e del territorio della Capitanata, disegnando con loro un volto di ‘Chiesa in uscita’, evangelico e vero”.
Fede e dintorni
Un Dio che dona tutto a tutti
C’è uno scandalo che non si può e non si deve evitare: lo scandalo di fare il bene. Eppure ci sono coloro che si scandalizzano perché il bene non è fatto secondo i criteri dettati dalle tradizioni degli uomini. Il vero scandalo è soffocare il bene. – Gesù ci invita a saper riconoscere il bene, da qualunque parte provenga. – Ci mette anche in guardia dal distruggere il bene con il grave ostacolo dello scandalo. – Così, a volte, è Gesù stesso a scandalizzare, perché toglie la maschera a chi ha la presunzione di soffocare il bene servendosi perfino del nome di Dio. – Siamo tutti figli dell’unico Padre, capaci di amore e di compassione nella misura in cui guardiamo a Gesù che per farsi prossimo è diventato uno di noi.
Una santa Martire della Siberia
In una terra gelida come la Siberia, in un periodo storico travagliato, devastato dall’odio e dalla violenza, Tatiana Nikolaevna Grimblit fece brillare la calda luce dell’amore, andando a cercare le persone che soffrivano di più, i detenuti, per aiutarli con la sua premurosa carità. – Continuò la sua nobile missione nonostante le persecuzioni, senza mai stancarsi, fino a sacrificare la sua stessa vita nel 1937, fucilata nel poligono di Butovo, “il Golgota russo”, dove tantissimi ortodossi vennero uccisi. – – Per decreto del santo sinodo della Chiesa ortodossa russa, il 17 luglio 2002, è stata annoverata tra i santi. Così questa ardente attivista e delicata poetessa, i cui versi purtroppo non sono ancora mai stati tradotti in italiano, è ora venerata come nuova Santa Martire della Russia.
Da re dell’aborto a leader cattolico pro-vita
Da re dell’aborto a leader cattolico pro-vita: si chiama Bernard Nathanson (1926-2011) e fu medico statunitense, di origine ebraica, ostetrico e ginecologo. E’ morto nel 2011 e ad un certo punto della sua vita era conosciuto come il “re dell’aborto”. Nel suo libro “La Mano di Dio” (prima pubblicazione: 1996), riconosce di aver fatto circa 75.000 aborti, ma a un certo punto ha fatto una svolta: Gesù lo chiamò e divenne un leader cattolico pro-vita. – Nathanson è diventato figlio di Dio ricevendo il battesimo. “Sono immensamente grato vrtdo tutti coloro che hanno pregato per me durante tutti gli anni in cui mi sono proclamato pubblicamente ateo. “Sono pienamente convinto che le vostre preghiere siano state ascoltate e mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi”.
La conversione della figlia di Stalin
Una bella storia non conosciuta dalla gran parte dei cibernauti o navigatori del web. – La conversione al cattolicesimo della figlia di Iosif Stalin: “L’Eucaristia mi ha dato la vita”, l’incredibile storia di conversione di Svetlana Stalin che era stata allevata nell’ateismo più rigido e spietato. Suo padre, Iosif Stalin, è riconosciuto come uno dei dittatori più sanguinari del XX secolo e un nemico dichiarato della religione. – Tuttavia sua figlia Svetlana Stalin Alliluyeva cognome della madre), dopo un lungo cammino, rinunciò al materialismo per abbracciare la fede cattolica.- “Sono stata accolta tra le braccia della Beata Vergine Maria”.
Linee guida dei vescovi calabresi su ‘ndrangheta e fede
La terra di Calabria, così bella, così religiosa e così “ferita” ha ricevuto nei giorno scorsi da propri vescovi le linee guida per cercare di rispondere alla piaga che più l’affligge: la mafia e ‘ndrangheta: fenomeni che non interessano soltanto la bella Regione.
«No ad ogni forma di mafie» si intitola il documento proposto. È stato sottoscritto dalla Conferenza episcopale calabra (Cec) e diffuso in questi giorni. L’obiettivo è favorire un’azione comune di clero, consacrati e laici. – Ma le linee guida non basteranno se non c’è una conversione di mentalità e di vita. – Per opporsi al male, occorre una solida vita spirituale: “Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento”.
Omelie lunghe, il sorriso di Papa Francesco
13 settembre Papa Francesco in visita in Slovacchia ha incontrato vescovi, clero e suore nella cattedrale di Bratislava dove ha parlato dei nuovi metodi di annunciale il vangelo e dell’omelia. “Omelie di 50 minuti? Poveri fedeli che devono ascoltare omelie lunghe su argomenti che non capiscono…per favore pensate ai fedeli!”. Partono sorrisi e applausi. Il Papa ha quindi aggiunto scherzando: “Permettetemi una malignità, l’applauso l’hanno iniziato le suore, che sono vittime delle nostre omelie!” E le suore hanno continuato ad applaudire.
Tre fratelli sacerdoti consacrati insieme
Tre giovani fratelli nelle Filippine di differente età vengono ordinati sacerdoti nella stessa cerimonia. – I tre fratelli appartengono alla Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo e sono Padre Jessie James Avenido (30 anni), Padre Jestonie Avenido (29 anni) e Padre Jerson Rey Avenido (28 anni). E la cosa emozionante è che sono stati presentati dai loro genitori.
Gesù è venuto a servire e dare la vita
Gesù è venuto a servire e dare la vita. Egli mostra qual è il cammino del discepolo: chi lo vuole seguire deve mettersi all’ultimo posto. Allora sì, sarà primo, ma nell’amore. – Sì, davanti a Dio il più grande è colui che serve. – Gesù disse: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me». Accogliendo i piccoli e gli ultimi, in loro possiamo riconoscere la misura del suo Regno. – Diventa vera dignità la possibilità offerta all’uomo di imitare l’umiltà del Verbo Incarnato.- Una conseguenza sconvolgente: il piccolo diventa il “sacramento” di Gesù e quindi in lui accogliamo il Padre.
Matrimonio tra uomo e donna
Nella coppia felice di matrimonio: “Quando uno di noi due è felice, è l’altro che ne gode di più. Insomma, facciamo sempre una gara d’amore. Ciascuno di noi vuole arrivare per primo all’amore più bello”. – Ultimamente Papa Francesco, pur riconoscendo la “praticità civile” di certe scelte per assicurare il benessere di queste persone con orientamento sessuale diverso, ha ribadito che il matrimonio è solo tra uomo e donna e la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti, così come il Signore li ha istituiti e che il matrimonio come sacramento resta quello tra uomo e donna.
Fare il bene porta sempre salvezza
Fare il bene fa sempre bene e porta salvezza. – Vale sempre la pena di fare il bene, anche non non ci saranno grossi risultati: se si fa il bene, si rimane in Dio. – Per cambiare il mondo basta che qualcuno, anche piccolo, abbia il coraggio di incominciare. Ognuno di noi individualmente non può salvare il mondo. Ma insieme si può fare tanto. – L’’importante è fare la nostra parte, perché così almeno non dovremo rendere conto a Dio delle nostre omissioni. – I buoni esempi non mancano: quanti santi pionieri del bene. – Oggi i volontari in azione sul fronte del bene salvano la nostra umanità. E Gesù ci dice: «Ogni volta che avete fatto il bene a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me»
Polonia, Il Beato costruttore di umanità
A Varsavia il 12 settembre 2021 soso stati proclamati Beati due testimoni del Vangelo: il Cardinale Stefan Wyszyński ed Elisabetta Czacka, fondatrice delle Suore Francescane Serve della Croce. – Due figure che conobbero da vicino la croce. Wyszyński, Primate di Polonia, arrestato e segregato, fu sempre pastore coraggioso secondo il cuore di Cristo, araldo della libertà e della dignità dell’uomo. – Egli ha guidato la nazione non solo alla rinascita della religiosità tra le masse popolari tradizionalmente attaccate alla Chiesa, ma anche negli ambienti di intellighenzia in precedenza piuttosto lontani dalla fede. – La Chiesa polacca diventò un fenomeno non solo tra Paesi del socialismo reale, ma perfino su scala europea.- Giovanni Paolo II di vent’anni più giovane di lui si era sempre considerato un suo allievo.
11 settembre 2001. Eroico cappellano morto riconosciuto degno di santità
11 settembre – Delle 2.996 persone che perirono durante gli attacchi alle Torri Gemelle di New York, a Padre Mychal cappellano dell’FDNY (Vigili del fuoco New York) , è stato assegnato il numero 1: la vittima n.1 morto sotto la Torre Nord mentre pregava per le persone che si stavano gettando nel vuoto. – Ora è stato riconosciuto meritevole del processo per la santità nella chiesa cattolica romana. – Bill Clinton disse che la morte di Mychal era stata una perdita speciale. «Dovremmo innalzare la sua vita a esempio di ciò che deve prevalere. Un grande esempio di adesione al Vangelo e – almeno per me – di grande ispirazione».
Budapest 2021-Alla scuola dell’Eucaristia e della Croce
Budapest 12 settembre – Davanti ad oltre centomila fedeli Papa Francesco ha celebrato la conclusione del 25°Congresso eucaristico internazionale, che si è tenuto per la seconda volta in Ungheria dopo il 1938. Papa Francesco ha sottolineato che l’Eucaristia ci ricorda chi è Dio: è amore crocifisso e donato. Il suo Figlio è “servo crocifisso” e non “messia potente”. E Gesù spiega “che la sua missione sarebbe culminata, sì, nella gloria della risurrezione, ma passando attraverso l’umiliazione della croce”. E’ necessario aprirsi alla novità scandalosa del Dio crocifisso e risorto, Pane spezzato per dare vita al mondo. Saremo nella gioia; e porteremo gioia alla umanità ferita.
Esaltazione della Santa Croce
La festa liturgica della Esaltazione della Santa Croce non è l’esaltazione di uno strumento di morte o di potere, ma uno strumento di amore e di servizio. – E in questa luce pesano molto le ambiguità storiche di chi ha voluto presentare la Croce quale strumento di conquista e di forzata conversione. – La Croce di Cristo è il segno più eloquente dell’amore di Dio per gli uomini: quel legno ricorda a tutti che il Creatore ha condiviso il dolore dell’umanità. Tutti siamo chiamati a diventare come la Croce di Gesù: essere, segno di un dono sconfinato in mezzo agli uomini. – Portare Cristo agli altri significa proprio questo: ricordare a chi ci sta accanto che è possibile incontrare Dio proprio nelle nostre ferite, nel buio del nostro dolore quotidiano e lì Lui entra come una luce che guarisce.
Fede viva e operosa nella sofferenza
– Spesso sogniamo un cristianesimo facile, rassicurante e comodo. Ma il Signore ha preso su di sé la croce, e ci invita a seguirlo per la stessa via anche nei momenti difficili. Egli ci aiuterà a seguirlo anche quando il dolore sembra troppo grande per le nostre forze. Il Cristo”, infatti, è venuto a portare la salvezza eterna. – Allora, non riduciamo la fede cristiana al chiuso di un orizzonte umano, per quanto nobile possa essere. Apriamo il cuore a Cristo, Servo sofferente che porta la salvezza col sacrificio della sua vita.
Tropea festeggia Maria Santissima di Romania
La diretta streaming ed il video in HD Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Mons. Francesco Oliva. Offerta del Cero Votivo da Parte del Sindaco di Tropea Giovanni Macrì La diretta streaming by Stroe Il video in HD
Sì al crocifisso in aula
La Cassazione ha emanato la sentenza: “Sì al crocifisso in aula, non è un atto discriminatorio”. Il Crocifisso in aula non è discriminatorio; ma sarà la comunità scolastica a valutare e decidere “in autonomia di esporlo”. Se l’istituto, studenti compresi, decide di tenerlo, nessuno può toglierlo a piacere. – Il crocifisso appartenga sì ai cristiani, ma sia anche un simbolo che entra nel cuore di chi ne adotta e ne rispetta il messaggio”. E quante persone di ogni tempo, condizione sociale e credo religioso, lo hanno sentito e lo sentono come un un punto di riferimento dell’umanità ferita e oppressa, – Forse è giunto il tempo in cui il dibattito sul crocifisso non sarà più chiamato in causa come un segno di demarcazione, uno spartiacque tra ‘noi’ e ‘voi’ (confronto religioso), e più ancora forzare la mano dividendo gli uomini in due classi ‘i buoni’ e ‘i cattivi’.
Il 52° Congresso Eucaristico Internazionale
Domenica 5 settembre si è aperto a Budapest il 52° Congresso Eucaristico Internazionale, in attesa di Papa Francesco che arriverà il 12 settembre. – Con la Messa del cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, è cominciato l’evento che chiama tutta la Chiesa a riflettere sul tema: “Sono in Te tutte le mie sorgenti”. – Durante questa messa bem centinaia di bambini hanno fatto la loro Prima Comunione e molti giovani sono stati cresimati. Ad essi il messaggio: “Dio non è concorrente della vostra libertà, e la fede non è una serie di divieti, ma un grande sì alla gioia, anche quando è impegnativo perché l’amore è una cosa seria”.
Rwanda. La sport per superare la disabilità
Liliane Mukobwankawe, 32 anni, capitana della squadra nazionale rwandese di sitting- volleyball (la pallavolo “da seduti”) è stata rappresentante delle donne per il comitato paralimpico del Paese africano. – Alle Paralimpiadi di Tpkyo il Rwanda è stato rappresentato da 13 ragazze con storie di dolore, emarginazione e riscatto. A loro si è aggiunto Hermas Muvunyi che ha corso i 400 metri nell’atletica leggera. – E con questo spirito di unità la nazionale di sitting-volley sta dando una nuova ispirazione alla società intera, proponendo una visione diversa delle persone con disabilità. – Oggi in Rwanda c’è molto più sostegno culturale, ci sono più porte aperte per le persone con disabilità perché tutti, finalmente, vedono cosa un disabile è in grado di fare.