Fede e dintorni

Quei bimbi salvati dal mare

Ogni volta che i media ci offrono le immagini di salvataggio di bambini dai vari pericoli, il nostro cuore si commuove e nello stesso tempo si sdegna perché si espongono consapevolmente i bambini al pericolo. Forse lo facciamo tutti… non conoscendo la disperazione di chi scappa per trovare un luogo dove vivere: lavorare e crescere in pace. – Ma l’impatto più forte lo hanno coloro che superando le “vuote” discussioni, si offrono a salvare chi sta in pericolo.- Il salvataggio compiuto nelle acque agitate di Isola Capo Rizzuto il 4 novembre è una storia che i soccorritori difficilmente scorderanno: “Quei bimbi salvati dal mare, come propri figli… Una fraternità di istinto, ma di un istinto buono che rivela profonda umanità.

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Ringraziare sempre e comunque

La Giornata del ringraziamento che ricorre oggi, la 71a della serie, ci sollecita a riconoscere il creato e tutte le sue ricchezze come dono di Dio, come espressione dell’amore del Padre e a cantare al Signore con cuore gratissimo: «Laudato si’» – Il culto gradito a Dio non è fatto di cose esteriori o della offerta del superfluo. Nella vedova del Vangelo Gesù indica il modello di chi a Dio offre tutto, anche l’unico sostegno che gli resta per sopravvivere. – Il più grande sacrificio che si può fare per Dio è una fede pura che si affida a lui che soccorre l’orfano e la vedova e sostiene la speranza di chi confida nel suo amore. – Impariamo a donare tutto quello che abbiamo, sull’esempio di Cristo che ha offerto la sua vita per noi.

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La preghiera nel silenzio in una chiesa vuota

Non è facile pregare se non si sa come pregare: si rischia di rimanere in silenzio. Ed è proprio il silenzio ad aiutarci a pregare. Non lasciamoci impressionare da chi prega con “tante parole”, magari restandone anche un po’ annoiati. Le anime dedite alla preghiera sono anime dedite a un gran silenzio. Non ci si mette facilmente alla presenza di Dio se non si fa pratica di un silenzio interiore ed esteriore. Il silenzio ci dona una visione nuova di ogni cosa. – Perciò abbiamo bisogno del silenzio per essere in grado di accostarci a Dio e alle anime degli altri. – Il modello della preghiera silenziosa rimane la Madonna che in silenzio serbava ogni cosa nel suo cuore. Il silenzio la portò vicina alla divina Volontà, cosicché ella non aveva bisogno di usare molte parole.

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L’Apostolo della moderna comunicazione cristiana

In questo mese di novembre in cui ricorre il 50.mo anniversario della morte dell’apostolo dei mass media, il superiore generale della Società San Paolo, don Valdir José De Castro, si sofferma sulle sfide per la Famiglia Paolina: l’orizzonte resta quello di annunciare il Vangelo in tutte le frontiere della comunicazione. Proseguire il cammino di don Alberione, favorendo il passaggio dalla comunicazione alla comunione. – Il cardinale Angelo De Donatis ha sottolineato il segreto di don Alberione: lo scopo: “Santificare e santificarsi attraverso l’apostolato della comunicazione”. – Oggi il beato Alberione – spiega il postulatore don Soliman – non avrebbe nessun problema nel vivere e nell’annunciare il Vangelo nella rete, nel web, nei social.. come cerca di fare nel mondo la Famiglia Paolina”.

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Conferenza dei Missionari italiani nel Mondo 2021

Sono tra gli oltre settemila missionari italiani che, sparsi nei cinque continenti, continuano ad annunciare il Vangelo contribuendo, senza risparmiarsi, a opere di carità, assistenza umanitaria, istruzione, promozione umana in favore di popoli abbandonati e persone povere e vulnerabili. Sono stati loro, i missionari italiani, i protagonisti della speciale conferenza organizzata il 28 ottobre, alla Farnesina dal ministero degli Affari esteri, nel corso di quello che la Chiesa universale celebra come “mese missionario”.

Fede e dintorni

Papa Francesco benedice le campane della vita

Prima dell’udienza generale di mercoledì 27 ottobre scorso, Papa Francesco ha benedetto le campane dei non nati destinate a Ecuador e Ucraina. Lo ha avvisato lo stesso Papa: “Oggi ho benedetto le campane che portano il nome: “La voce dei non nati”.. Che il loro suono annunci al mondo il “Vangelo della vita”, desti le coscienze degli uomini e il ricordo dei non nati. Affido alla vostra preghiera ogni bambino concepito, la cui vita è sacra e inviolabile. Vi benedico di cuore.

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2 novembre: Io credo risorgerò.

Oggi, due novembre, abbiamo bisogno di gridare la nostra fede nella risurrezione. – Dice Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno”. (Gv 11,25-26) – I cristiani oggi fanno preghiere e gesti sacri per intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che li hanno preceduto nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della risurrezione. Sorella morte non ci farà più paura.

Attualità Fede e dintorni

In ricordo di Mamma Natuzza Evolo

Villa della Gioia di Paravati, in occasione del dodicesimo anniversario della morte Oggi a Paravati, come ogni anno nell’anniversario del giorno della morte l’uno novembre 2009, celebrazione eucaristica presieduta dal Mons. Attilio Nostro Vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea

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I Santi amici di Dio e dell’umanità

Nonostante l’ansia per i dati di una pandemia che non vuole fermarsi, oggi, solennità di Tutti i Santi, è una festa di speranza. Infatti l ‘assemblea festosa dei Santi rappresenta la parte migliore del popolo di Dio in cammino verso l’eternità e ci ricorda la comune vocazione alla santità di tutti i cristiani. – I tanti Santi, che oggi contempliamo nella varietà dei doni e carismi ricevuti, ci insegnano che il mondo può essere trasfigurato e offerto al Padre incarnando lo spirito delle Beatitudini e i loro esempi ci attirino ad avvicinarci sempre più al Dio vivente. Ogni comunità fa l’esperienza di santità guardando i “suoi” santi, come Tropea che dal 10 ottobre scorso può invocare e pregare il suo Beato don Francesco Mottola, innamorato di Dio e dell’umanità sofferente.

Fede e dintorni

Amerai Dio e il prossimo

Siamo felici di accogliere il doppio comandamento sull’amore: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”… «Amerai il tuo prossimo come te stesso… Non c’è altro comandamento più grande di questi». – E oggi questo doppio comandamento passa necessariamente attraverso la cura e l’amore per il creato, il rispetto per la natura e l’impegno concreto e globale di fronte ai terribili cambiamenti climatici. – La natura ha accelerato certi cambiamenti. Fenomeni che prima si verificavano di rado, oggi sono diventati emergenze quotidiane: inondazioni e distruzioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche, incendi di sempre più vaste proporzioni. Grandi sono i disagi e i danni. Il comandamento dell’amore ha come destinazione anche la una natura ferita che deve essere guarita. Tutti dobbiamo metterci in marcia verso il nuovo creato che ci attende.

Fede e dintorni

Un miracolo strappato dalla fede

Papa Francesco, commentando la preghiera del cieco Bartimeo che ottiene da Gesù la guarigione, ha invitato i fedeli a pregare sempre con viva fede l’aiuto del Signore fino ad ottenere la grazia che desideriamo. – E per confermare le sue parole il Papa ha ricordato un episodio che lo vide testimone, quando era ancora in Argentina: una bambina in fin di vita salvata dalle preghiere del padre; una guarigione che avvenne in una notte d’estate: quella bambina in fin di vita che resta grazie alle preghiere di suo padre fatte con grande fede e tanto dolore al santuario della Madonna di Luján, patrona dell’Argentina, la sua amata terra. – Un sacerdote, testimone diretto della fede del papà della bambina, racconta il fatto.

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Accogliere il frutto di uno stupro

La vita è sempre vita, è sempre un miracolo che avviene, anche se è frutto di un atto terribile, quale è lo stupro. – Ma ci vuole una fede grande e una forza “sovrumana” per accettare il frutto di una violenza. La discussione a riguardo è ampia: ci sono comunque motivazioni umane e religiose che propongono di portare a termine una maternità offesa, per salvare l’innocente nascituro e assicurargli un futuro sano e normale, nonostante provenga da un gesto violento. – In Venezuela una ragazza disabile è stata abusata e messa incinta: tutta la comunità di accoglienza (Gotas de Esperanza = Gocce di speranza) si è mobilitata per accogliere la nuova vita.

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E il pappagallo intonò l’Angelus

Pregare è fuori della normalità? Mostrare discretamente la propria appartenenza religiosa è così “offensiva”? – Forse dovremmo imparare dagli incantevoli atteggiamenti di preghiera degli animali quando sono insieme ai loro umani. Essi lo fanno senza considerare chi li possa guardare e giudicare. – Viene da rattristarsi per l’ipocrisia imperante. Infatti, si avvicina l’annuale appuntamento di Halloween e, nonostante siamo ancora in tempo di pandemia, noteremo come tanta gente non si farà problema di aderire ad atteggiamenti e gesti macabri e di vuota umanità.

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Franz Jägerstätter, martire due volte

Il doppio martirio di Franz Jägerstätter (1907-1943), contadino cattolico austriaco. Fu chiaro obiettore di coscienza, venne messo a morte per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito nazista. È stato beatificato nel 2007. – Doppio martirio: quello subito con la decapitazione ad opera dei nazisti il 9 agosto 1943 e quello infamante di essere additato (insieme ai suoi familiari) come “traditore della patria” per essersi opposto (pacificamente) alla ideologia e alla scelta nazista fatta dal suo popolo.

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Cardinale Tisserant, giusto tra le nazioni (alla memoria)

Il card. Eugéne Tisserant, insieme a mons. André Bouquin e al diplomatico francese François De Vial, ha ricevuto dal Yad Vashem il riconoscimento postumo di “giusto fra le nazioni”. – Fino a oggi sono circa 28.000 le persone che hanno ricevuto dallo Yad Vashem il riconoscimento di “giusto fra le nazioni”. Tra i comportamenti che portano a questo riconoscimento, i più usuali sono: nascondere o ospitare ebrei nella propria casa e nelle proprie proprietà; provvedere documenti o identità false; favorire l’espatrio verso nazioni sicure. – La cerimonia presso il Yad Vashem per onorare Tisserant, De Vial e Bouquin si terrà in futuro, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno.

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Coraggio, Gesù ci chiama

Ritrovare la gioia dopo l’amarezza, la luce dopo il buio delle tenebre. Gesù che ci chiama a fare questo passaggio, ma è necessario che noi lo invochiamo con il vivo desiderio di salvezza. – È quanto sperimenta il cieco Bartimèo, a cui Gesù ridona la vista. – La 95a Giornata missionaria mondiale sproni utti noi, perché, nonostante fragilità e limiti, ci impegniamo a essere missionari di “com-passione” e di “speranza” nei nostri ambienti familiari, lavorativi e sociali.

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La lezione di un bambino particolare agli adulti

I bambini riescono a stupire sempre e dare anche involontarie lezioni a noi adulti. – Tale è stata la lezione di Paolo, bambino particolare. – Tutto il mondo ha potuto vedere in diretta come un bambino di dieci anni, affetto da un ritardo cognitivo, venuto a Roma con la sua famiglia da San Ferdinando di Puglia, durante l’udienza del mercoledì scorso (20/10/2021) si è incamminato dritto verso la poltrona del Papa e si è intrattenuto a parlare con lui e ad ottenere la papalina: tutto con grande semplicità e libertà filiale, come se si sentisse a casa sua: “Se non vi fate come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli’. Una lezione venuta dal cuore.

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Papa Giovanni Paolo I sarà beatificato

Lo scorso 13 ottobre Papa Francesco, ricevendo in udienza il cardinale Marcello Semeraro, ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce un miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I. – Si tratta della guarigione, avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires, di una bambina undicenne affetta da «grave encefalopatia infiammatoria acuta. – Il decreto di Papa Francesco è stato l’ultimo atto che ha chiuso il cammino giuridico dell’accertamento del miracolo, e ora può avvenire la beatificazione nella data che verrà indicata. – Intanto grande è la soddisfazione e la gioia di quanti hanno conosciuto il nuovo prossimo Beato.

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Quando la moglie dice “Ora basta”

Un vero rapporto di coppia presuppone che ciascuno dei due stimi il lavoro che fa l’altro e ne mostri apprezzamento anche esteriormente. Altrimenti, si inserisce nel cemento dell’unione coniugale quella sabbia perniciosa che porta a sgretolare rapporti anche solidi all’apparenza. Stima e gratitudine, nell’interesse di tutta la famiglia, perché ciascuno possa fare il proprio dovere accompagnato dall’amorosa attenzione dell’altro. E i figli impareranno ad apprezzare anche loro.

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Beatificati 127 martiri spagnoli

Lo scorso 16 ottobre sono stati beatificati 127 compagni martiri spagnoli nella Cattedrale di Cordoba, con a capo il beato Juan Elias Medina. – – Furono uccisi in odio alla fede. E la fede che confessarono la portarono dentro al cuore fino al momento della morte esprimendola con gioia nelle parole “Viva Cristo Rey”, a cui cui unirono il perdono ai loro esecutori. – Chi è discepolo di Cristo verrà perseguitato e anche ucciso: “l’odio del mondo è inseparabile dal discepolato di Gesù che ha detto: “Prima di voi ha odiato me”. All’odio scatenato dal mondo questi martiri hanno testimoniato l’amore: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito».