A Lodi, nel complesso della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, nel nome di San Giuseppe, a conclusione dell’anno dedicato a lui, è sorta una nuova struttura per i poveri. – L’elemosiniere del Papa, il cardinale Krajewski domenica 12 dicembre ha inaugurato la “Casa San Giuseppe” per i poveri: una nuova struttura di accoglienza che ha avuto uno speciale “patrono”: l’Elemosiniere del Papa, il cardinale Krajewski. – “I poveri li avete sempre con voi (Mc 14,7)”: la carità e la solidarietà avrà sempre spazi disponibili. L’augurio è che non manchino gli operatori della solidarietà.
Fede e dintorni
Un prete felice in mezzo ai poveri
Don Virginio Colmegna è il presidente della Casa della Carità sorta nel 2002 a Crescenzago, quartiere di Milano posto nella periferia nord-orientale della città. – Egli così si definisce: “Sono un prete felice, cerco Dio in mezzo ai poveri”. – Ordinato sacerdote nel 1969, si è sempre occupato di persone in difficoltà. A volerlo presidente è stato il Cardinale Martini, che gli chiese di promuovere accoglienza e cultura, insieme.
Novena Natale 2021: umiltà e accoglienza
L’asino e il bue della capanna di Betlemme rappresentano quelle virtù particolari quali l’umiltà, la mansuetudine, la pazienza e l’accoglienza che ci rendono più umani e ci dispongono a vivere meglio il Natale. Perciò nel presepe non trovano posto i furbi, i violenti, i vanitosi. S. Alfonso, cantore del Natale (Tu scendi dalle stelle, Fermarono i cieli, Quanno nascette Ninno…) pregava cantando: “Vorrei stare accanto a Ninno bello, come ci sta il bue e l’asinello!”. – Contemplando lo spirito di povertà di umiltà e di semplicità presente nei presepi tradizionali saremo più pronti ad accogliere Gesù nel Natale.
Accorato appello di un sacerdote: vaccinatevi!
Don Stefano Maisto, parroco ad Acerra, nel Napoletano, è stato colpito profondamente da due gravi perdite a causa del virus: la sorella e la madre, con le quali viveva. Egli scrive ai parrocchiani: vaccinatevi! «Il Covid mi ha trafitto due volte, ho perso la mia famiglia, ora non voglio più piangere nessuno» – Il suo appello resta ancora convinto: «Vaccinatevi!».
La storia di Andrea: dalla droga alla gioia
“Morto per la droga, ora vivo e sono felice”: la straordinaria storia di Andrea Giorgetti, responsabile della fraternità Buon Samaritano della Comunità Cenacolo visitata da Papa Francesco nel giorno dell’Immacolata. – Andrea è un uomo toccato nell’intimo da Dio e che, attraverso la fede, declinata in azioni concrete come il pregare o aprirsi con fiducia al prossimo, ha superato diversi ostacoli: la dipendenza, la menzogna, l’inconcludenza, gli istinti suicidi, la solitudine… – Con Antonia, anche lei ex tossicodipendente, ha formato una famiglia. – Dopo il percorso vissuto nel Cenacolo con la moglie, Andrea ha deciso di rimanere nella Comunità per aiutare gli altri. Ora è vivo ed è felice.
Santa Lucia, la luce per gli occhi.
Anche se la leggenda degli occhi strappati è priva di fondamento, Santa Lucia è universalmente invocata come Protettrice degli occhi e della vista: ne sono testimoni le tante cliniche oftalmiche dedicate a lei, a partire da quella famosa di Barcellona, e la festa di “Santa Lucia” della Svezia che è un vero inno alla luce. – C’è sempre bisogno di luce, soprattutto in questo tempo di pandemia del coronavirus che continua a perdurare con le sue varianti.
Rallegriamoci nel Signore
Questa terza domenica dell’Avvento si chiama “Domenica Gaudete” (Domenica “Gioite”) e il motivo è tratto dalla Lettera ai Filippesi: “Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino (Fil 4,4.5) e rafforzato dal versetto del salmo responsoriale “Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele (Isaia, 12). – Colui che attendiamo nel Natale può colmare tutti i nostri vuoti e far rifiorire ogni deserto umano. Il Bambino di Betlemme è il nostro Salvatore. Per chi accoglie Gesù è sempre tempo di gioia. Avvento è anche questo: tornare a credere che Dio è felice e vuole renderci felici. Perciò stare attenti: “Negare i diritti dei deboli significa negare la dignità umana” (Papa Francesco).
Da presentatore TV a sacerdote
Interessante la storia di Fabrizio Gatta ordinato sacerdote martedì 7 dicembre, concludendo un cammino che è durato otto anni e che ha interessato molto la pubblica opinione. – Fabrizio Gatta aveva una vita piena e ricca di soddisfazioni, ma alla fine ha capito che la sua via da seguire era quella del sacerdozio. Dal piccolo schermo all’altare. Ma ora lo attende una ardua missione: quella di sensibilizzare i giovani che devono essere destinatari di una rievangelizzazione. I giovani, più che “contro”, vivono “senza” Dio, quasi potessero bastare a se stessi. Una bella sfida da vincere.
Davanti alla corona d’Avvento
Da tempo trovato alto gradimento presso i fedeli la corona dell’Avvento, nonostante la sua origine sia avvenuto in ambiente protestante. Essa scandisce le settimane che mancano al Natale: le quattro candele vengono accese ciascuna in una domenica di Avvento: portano un nome e contengono un messaggio specifico. – Ecco perché nel cammino verso il Natale, la corona d’Avvento ne indica i punti essenziali e con praticità richiama il Cristo che nascerà. Intanto Dio è qui, non si è ritirato dal mondo, non ci ha lasciati soli, e presto il suo Figlio sarà in mezzo a noi.
Presepi in Vaticano 2021
Dal 5 dicembre sono tornati i 100 presepi in Vaticano. Sotto il Colonnato di San Pietro si sono riaccese le luci sulle rappresentazioni della Natività, che provengono da tutto il mondo e sono realizzate con diversi materiali. – Le scene della natività sono state realizzate da fedeli e artigiani di ogni parte del mondo. La mostra, promossa dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sarà visitabile fino al 9 gennaio 2022 – – Il presepe che sarà situato in Piazza San Pietro con statue a grandezza naturale arriva dal Perù, mentre l’albero di Natale, un abete rosso di 28 metri, viene da Andalo, in Trentino. La cerimonia di inaugurazione domani 10 dicembre.
Solennità dell’Immacolata 2021
La solennità dell’Immacolata anche quest’anno 2021 avviene nei limiti imposti dalle autorità civili e religiose per la persistenza del contagio del coronavirus nelle sue varianti. Papa Francesco, di ritorno dal viaggio apostolico in Cipro e in Grecia, ha notificato per tempo che anche quest’anno non sarà presente all’annuale celebrazione in piazza di Spagna in onore dell’Immacolata per evitare possibili assembramenti: ma farà un atto di devozione personale. – Il contagio del virus Covid-19, oltre a farci soffrire, è in grado di illuminarci sul mistero della Immacolata: ella è stata completamente libera dal “virus del peccato originale”: perciò è la tutta bella”, la “tutta santa”. – Noi cristiani, guardando all’Immacolata, sentiamo che il compimento della nostra vita sta nel riconoscerci benedetti da Dio, da lui scelti per essere santi e immacolati alla sua presenza. – Il serpente tentatore ci lascia soli davanti a noi stessi e al nostro fallimento. Maria ci fa stare davanti a Dio. Lì c’è tutta la nostra gioia.
Immacolata – Festa della bellezza!
La testimonianza del Beato Francesco Mottola La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini «Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al […]
Il bambino nascosto
L’anno di San Giuseppe (che sta per chiudersi) ha visto la pubblicazione di un film sulla “paternità mancata” e trovata in circostanze drammatiche. – Infatti il tema di una paternità mancata, e inaspettatamente “trovata” in circostanze ultra-drammatiche. Il protagonista risponde con creatività alla situazione.- Papa Francesco nella Lettera Apostolica “Patris corde” ha sottolineato la paternità (legale) che San Giuseppe ha attuato con grande creatività, soprattutto nel portare in salvo la vita del Bambino Gesù e della mamma Maria minacciata dalla persecuzione di Erode.
San Giuseppe e l’Opera di vestire i nudi
Il prossimo 8 dicembre si chiude l’Anno di San Giuseppe aperto da Papa Francesco l’8 dicembre 2020 con la Lettera apostolica Patris corde. – Quante iniziative sono nate in questo anno di grazia e quante istituzioni dedicate al Santo si sono riprese da un sonno pigro e persistente. – Anche l’Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di vestire i nudi di Napoli ha vissuto momenti di ripresa spirituale. – L’Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera di vestire i nudi tuttora, secondo le proprie possibilità di bilancio, contribuisce ad alleviare sofferenze e disagi, penurie e solitudini in Napoli e altrove; e si adopera anche per la promozione di manifestazioni artistiche, culturali e ambientali a Napoli. – Tra le reliquie conservate nella bella chiesa è conservata, sin dal 1795, la reliquia del Bastone fiorito di san Giuseppe, oggetto del culto popolare napoletano ornato di graziosi detti e proverbi.
Giovanni Battista il Precursore
Nonostante che la pandemia del Covid non vuole abbandonarci e nonostante i tentativi di omologare il Natale e i suoi contenuti a “festività generica”, noi siamo fermamente convinti che l’albero di Natale e il presepe ci aiutano a contemplare il mistero della nascita di Gesù. Sono “simboli affascinanti del Natale. – Nelle famiglie e nei luoghi di socializzazione già compaiono in varie forme. – Possano questi simboli portare un riflesso della luce e della tenerezza di Dio, per aiutare tutti a vivere la festa della nascita di Gesù. Contemplando il Dio Bambino che sprigiona luce nell’umiltà del presepe, possiamo diventare anche noi testimoni di umiltà, tenerezza e bontà” (papa Francesco).
Falsità e ingiustizie sempre in agguato
Essere accusati ingiustamente è una delle sofferenze più grandi. Chi è accusato ingiustamente si sente solo e abbandonato; ognuno può e deve potersi difendere attraverso le vie legali. Ma non deve lasciarsi cadere nel peccato dell’odio, perché anche Gesù, Figlio di Dio, è stato ingiustamente accusato ed ha perdonato. Il credente può unire la sua imprevista croce alle sofferenze di Gesù, fiduciosi nel fatto che il bene trionfa sempre, anche se non sempre lo vedrà in questa vita.
Il Venerabile Di Netta, un’attesa senza fine
Il Venerabile P. Vito M. Di Netta, redentorista, è stato un testimone della Misericordia di Dio: «Odi estinti, discordie composte, lotte e scandali d’ogni genere dissipati, il maltolto restituito, in una parola restaurata la virtù e la vita cristiana: ecco i frutti che sempre e dovunque producevano i lavori apostolici del P. Di Netta». A Tropea si continua a pregare e a sperare di vederlo Beato. – Nella foto: alcuni Superiori Redentoristi di Tropea dell’ultimo cinquantennio che hanno con la loro opera portato avanti il ricordo e la testimonianza del Venerabile Padre Di Netta: P. Alfonso Gravagnuolo (1916-1994); P. Luigi Gravagnuolo (1917-1998); P. Antonio Jacovino (1931-2000) e P. Antonio Fazzalari (1945-2017). L’impegno di vederlo beatificato continua nella bella chiesa del Gesù.
A Tropea le preghiere per il Venerabile Di Netta
P. Vito M. Di Netta redentorista, un testimone della Misericordia: «Odi estinti, discordie composte, lotte e scandali d’ogni genere dissipati, il maltolto restituito, in una parola restaurata la virtù e la vita cristiana: ecco i frutti che sempre e dovunque producevano i lavori apostolici del P. Di Netta». (Quadretti biografici del Venerabile, opera dell’artista Rosetta Bova di Tropea).
Vescovo anglicano sceglie il sacerdozio cattolico
Michael Nazir-Ali, vescovo anglicano di Rochester in Inghilterra, poteva diventare il Primate Anglicano. Invece ha scelto di essere prete cattolico. – Il 30 ottobre scorso, il Cardinale Nichols, arcivescovo di Westminster, ha ordinato sacerdote Michael Nazir-Ali, che ha lasciato il suo incarico di vescovo anglicano per abbracciare il cattolicesimo. – Pachistano, proveniente da una famiglia di radici cristiane e musulmane, ha cittadinanza britannica e pakistana, ed ha studiato in scuole cattoliche. – Il suo impegno futuro: “Ora potrò difendere i diritti umani e aiutare milioni di cristiani che soffrono e tanti altri nel mondo”.
Una bambina di 8 anni dichiarata Venerabile
Gesù, richiamando il salmo 18, aveva detto «Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode». Sì, Dio viene lodato e glorificato anche dai bambini. – Nella promulgazione dei Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi del 25 novembre, accanto ai nuovi santi/beati/venerabili il carmelitano padre Tito Brandsma,)il vescovo Don Tonino Bello e altri) c’era anche il nome di Odette Vidal Cardoso, bambina di 8 anni, considerata come la piccola mistica, che è stata dichiarata venerabile. È morta il 25 novembre 1939 esclamando: “Gesù portami in cielo”.