L’uomo è stato creato da Dio per la vera e piena felicità nella condivisione dell’Amore che è Dio stesso e pertanto esige un appropriato stile di vita. Le Beatitudini sono appunto la proclamazione della possibilità di realizzare il Regno di Dio tra gli uomini. Perciò diventano anche impegni di vita e danno particolare rilievo alla dimensione sociale, privilegiando i poveri, che sono invitati alla speranza, mentre i ricchi sono invitati alla conversione. A chi si converte, sarà lo stesso Dio a comunicare ogni beatitudine.
Fede e dintorni
L’ascolto difficile dei giovani
Anche in questo tempo di pandemia i giovani (ma non tutti) stanno offrendo motivo di preoccupazione, perché restii ad ascoltare le emergenze che stiamo vivendo . – I ragazzi “non ascoltano”… ma quale verbo di complemento possiamo premettere: “non vogliono”, “non sanno”, “non riescono”… ad ascoltare? – In queste prime ore “di libertà”dalle stretture dettate dal coronavirus, sembra che molti ragazzi abbiano impensierito seriamente l’opinione pubblica e le autorità. Niente mascherina, niente distanza sociale, preoccupanti assembramenti, anzi ammucchiate da movida che rischiano di mandare all’aria i sacrifici finora fatti. Aiutare i ragazzi a saper affrontare con sacrificio le scelte della vita è compito che coinvolge gli adulti, a partire dalla famiglia. – La Madonna, regina della famiglia, custodisca la salute e la santità di figli e genitori.
Toccare e accompagnare la sofferenza
La lunga pandemia ha messo a nudo molti tra di noi, e come esseri umani e come credenti. Abbiamo corso il rischio di abituarci alla sofferenza degli altri e non dargli l’attenzione dovuta. – Così la malattia è diventata una prova anche per chi è sano e assiste chi è malato, perché all’ammalato occorre donare una speranza di rinnovata umanità. – Di fronte alla malattia la fede cristiana ci dice di non perderci d’animo, di mantenere viva e alta la speranza, di guardare a Gesù Crocifisso, che ha voluto soffrire come noi e per noi per dimostrarci il suo amore e donarci una gioia profonda, capace di dare senso anche alle nostre sofferenze. – Oggi, festa della Madonna di Lourdes e Giornata dell’Ammalato, ringraziamo di cuore quanti si prendono cura degli ammalati, e preghiamo la Santa Vergine di confortare gli uni e gli altri.
Papa Francesco a “Che tempo che fa”
Gli echi non si sono ancora spenti, anzi dureranno ancora per l’evento mediatico su RAI3 che ha visto Papa Francesco in collegamento con la trasmissione “Che tempo che fa”. Sono stati 7 milioni le connessioni alla trasmissione dove il Papa ha dialogato a tutto campo con Fabio Fazio che tra l’altro gli domanda come faccia a sopportare il peso di tante storie di sofferenza e di dolore indicibile. E il Papa: “Tutta la Chiesa mi aiuta”. – Diversi i temi trattati: le guerre, i migranti, la salvaguardia del creato, il rapporto genitori e figli, il male e la sofferenza, la preghiera, il futuro della Chiesa, il bisogno degli amici e il perdono che è un “diritto umano. Tutto affrontato con una pace interiore che ha contagiato i telespettatori.
Santa Bakhita e le vittime della tratta
“La forza della cura: donne, economia e tratta di esseri umani” è il tema di dell’8a Giornata mondiale di Preghiera e Riflessione contro la tratta di esseri umani vissuta ieri 8 febbraio 2002. – La scelta del tema ha proseguito quella dell’anno precedente, dove si è cominciato a riflettere sul legame tra economia e tratta di esseri umani. – Questa edizione del 2022 propone di puntare sulle donne. Esse sono, infatti, le più colpite dalla violenza della tratta. Allo stesso tempo, hanno un ruolo fondamentale e importante nel processo di trasformazione dell’economia dello sfruttamento in quella della cura: la presenza e partecipazione delle donne fondamentale. Papa Francesco ha dato loro anche un consiglio: Combattete per questo vostro diritto. Non arrendetevi!”
L’altro Sanremo, quello della Musica cristiana
L’altro Sanremo, quello della Musica cristiana. Per tre giorni a Sanremo (da giovedì 3 a sabato 5 febbraio 2022) si è svolto il Primo Festival della Musica cristiana, vinto dal brasiliano Fra Vinicius. – La concomitanza con il 72.mo Festival della Canzone italiana, ospitato al Teatro Ariston della città ligure, che ha avuto ascolti da record ogni sera, ha completato l’offerta musicale del centro che storicamente ospita la manifestazione canora. Sanremo da anni fa rima con musica, e da quest’anno fa rima anche con musica cristiana.- Le tre giornate, facendo conoscere al pubblico i concorrenti, le loro storie, le loro passioni e il loro cammino di fede, a volte pieno e intenso, altre volte difficile, ma sempre risoltosi nella preghiera di ringraziamento al Signore, una preghiera del cuore espressa in musica. Come il vincitore Fra Vinicius che ha presentato il brano “Vale la pena”, per raccontare la storia della sua vocazione.
Quando la gentilezza fa miracoli
Tutti sentiamo il bisogno di gentilezza; di atti gratuiti, di sguardi più attenti, di parole dal suono e significato sorridente e inclusivo. – Il nostro, infettato da una pandemia che sembra non aver fine, è diventato un tempo difficile attraversato sempre più spesso da asprezze e distanze, da rappresentazioni degli altri connotate dalla diffidenza e dalla chiusura. – Un gesto di gentilezza fa sempre bene! – Gesù invita: «Convertitevi e credete nel Vangelo». – La Chiesa invita: «Confessa i tuoi peccati almeno una volta all’anno». Una buona confessione fa sempre bene.
Pescatori di vite, custodire ogni vita
Disse Gesù: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Egli non fa violenza sui suoi discepoli ma, chiamandoli a sé, ne “converte” i desideri e i propositi. – Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo. – Così Pietro continuerà ad essere pescatore, ma da allora in poi sarà pescatore di uomini. – I giovani di oggi lascino che il Signore sconvolga i loro piani per farne suoi apostoli per servire la Vita – Oggi ricorre la 44a Giornata per la vita “Custodire ogni vita”. – E l’11 febbraio sarà la XXX Giornata mondiale del malato: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità.
Aiutare con la carità e la legalità
Portare il vangelo nelle strade. – A Roma, da 8 anni, un sacerdote, don Antonio Coluccia (46 anni) , che era stato operaio di un calzaturificio, si reca tutti i giorni a San Basilio, un quartiere della periferia della capitale soggetto al controllo della criminalità organizzata. – Accompagnato dalla scorta che gli è stata assegnata, il sacerdote, insieme ai collaboratori, si reca nella borgata romana per stare vicino, attraverso una processione di preghiera per le strade, a tutti i cittadini onesti che la abitano. – Don Antonio Coluccia lotta da anni per restituire dignità agli uomini della sua parrocchia e non solo, affrontando gli ostacoli incontrati lungo il percorso. E’ stato nominato poliziotto ad honorem perché sta portando molti ragazzi di San Basilio lontano dalla strada del male.
Le mani sporche di vangelo
Grazie a chi ha le mani sporche di vangelo. Monsignor Battaglia, arcivescovo di Napoli, nella lettera intitolata “Voi, come fiumi carsici” ringrazia i parroci, i giovani presbiteri, i religiosi, le religiose, i laici, e tutti coloro che percorrono ogni giorno «a testa alta e senza paura il sentiero della giustizia, della denuncia, della solidarietà, senza grandi proclami, ma con azioni piccole e quotidiane che, goccia dopo goccia, scavano nuovi spazi e possibilità di rinascita tra i detriti lasciati qua e là dalle mafie». – L’Arcivescovo paragona tutte queste persone ai fiumi carsici: tutto avviene sotto la superficie, ma i benefici poi si notano a vista. I frutti verranno e saranno abbondanti.
San Biagio e i mali della gola
San Biagio e i mali della gola. – Un Santo “familiare”, perché continuamente invocato dalle mamme per i loro figli, perché siano preservati dal mal di gola: quasi un’assicurazione sulla salute dei bambini – Infatti Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, viene invocato come protettore per i mali di gola. A questo risale il rito della “benedizione della gola”, compiuto con due candele incrociate. – Le reliquie di San Biagio sono custodite nella Basilica di Maratea (PZ), città di cui è santo protettore.
XXVI Giornata della Vita consacrata
Oggi, 2 febbraio, è la festa della Presentazione del Signore al tempio ed è la giornata dei consacrati. – Sono migliaia i consacrati e le consacrate in tutto il mondo che accolgono il dono della vocazione con gioia e disponibilità nei molteplici carismi, che nella loro vita cercano il volto di Dio, impegnandosi a costruire la pace e la fraternità, nonostante le difficoltà. – Il mondo sembra non capire la loro scelta, però resta stupito e guarda con rispetto tutti quelli che seguono con coerenza la loro vocazione, consacrandosi all’amore per Dio e per il prossimo, non da solitari navigatori ma insieme, perché “chiamati a diventare una Chiesa sinodale”. “Il Signore ci ha chiamati per una missione di gioia!”. Quella gioia che scaturisce dall’esperienza intima di Dio che riempie il nostro cuore e rende davvero felici» (Papa Francesco).
Una tendopoli da smantellare
La tendopoli di San Ferdinando (RC) verso lo smantellamento. Essa accoglie i migranti impegnati nei lavori agricoli nella Piana di Gioia Tauro: una emergenza diventata “urgenza quotidiana per l’abbandono delle istituzioni e per lo sfruttamento dei migranti dal punto di vista sociale-burocratico (documenti e permessi) ed economico (paga troppo bassa). «Chi vi arriva trova l’inferno». La Chiesa invoca la solidarietà e si impegna perché venga restituita la dignità ai braccianti. – Nel 2020, tempo di pandemia, Papa Francesco, ha inviato attraverso l’Elemosineria Apostolica, un importante aiuto e il cardinale Konrad Krajewski portò alla tendopoli i doni del Santo Padre: i viveri, un contributo generoso in denaro, molti rosari destinati ai volontari e l’enciclica “Fratelli tutti”. Opera sociale, opera di solidarietà, opera di carità.
Don Bosco, il grande educatore
Don Bosco, un Santo sempre allegro, una personalità straripante, con una genialità educativa che ha cambiato la vita dei giovani e di chiunque lo incontrasse. Un Padre, un Maestro, un sacerdote, un apostolo mosso dal continuo desiderio di bene per l’uomo, sin da piccolo. – Nei suoi ragazzi sapeva suscitare il desiderio di santità: Domenico Savio (1842 – 1857) allievo di Don Bosco , a 15 anni fu maturo per il cielo: “La morte, ma non peccati!”.
Con Gesù, profeta rifiutato
Gesù Cristo è più che profeta: lui è la Parola stessa di Dio, la Buona Notizia per tutti. Ma molti non vogliono ascoltare e Gesù, come i profeti, trova rifiuto. Perché gli uomini rifiutano il profeta che parla in nome di Dio? Perché avvertono in lui un personaggio “scomodo”. A Nazaret rifiutano Gesù, perché chiedeva un cambiamento radicale di vita, di abitudini, di mentalità.- Il mondo ha bisogno di profeti del vangelo e di Gesù. Oggi più di ieri. – Non solo: anche noi siamo invitati ad essere profeti, cioè a testimoniare il vangelo con la vita e la parola, in tutte le situazioni di ogni giorno: famiglia, lavoro, scuola, letture, conversazioni, impegno di carità, attenzione all’uomo. – Oggi ricorre la 69a Giornata mondiale dei malati di lebbra.
Ascoltare con l’orecchio del cuore
«Ciò che rende la comunicazione buona e pienamente umana è l’ascolto di chi abbiamo di fronte» E’ il centro dell’annuale messaggio rivolto da Papa Francesco agli operatori delle comunicazioni sociali in vista della Giornata mondiale, la cui 56a edizione si celebrerà nel giorno dell’Ascensione (il 29 maggio da noi). – Il messaggio ha come tema: «Ascoltare con l’orecchio del cuore». Un ascolto autentico e attento, da non confondere con il curiosare e produrre pettegolezzi al fine di soddisfare quell’audience, che permette di incassare soldi, molti soldi.
Murati nel sottotetto della chiesa per sopravvivere
P. Antonio Dréssino redentorista, parroco della chiesa di S. Gioacchino in Roma durante la seconda guerra mondiale. Guidò l’operazione salvataggio di alcuni perseguitati dai nazisti, salvandoli nella cupola di San Gioacchino (25 ottobre 1943 – 7 giugno 1944). – Lì dentro, fra indicibili disagi e privazioni, vissero, ogni giorno, dalla dieci alle quindici persone, avendo come unico mezzo di contatto col mondo esterno, e soltanto di notte, una finestra rotonda apribile al centro del timpano, a 50 metri da terra. Attraverso quella finestra passavano uomini e cose: cibo, vestiti, lettere, giornali, passatempi e anche rifiuti organici. – Il Governo israeliano ha insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” il redentorista p. Antonio Dréssino, una suora, un ingegnere e una studentessa che rischiarono la loro vita in questa operazione.- Il dato nuovo è che la chiesa di San Gioacchino è stata insignita del titolo di “Casa di vita”. – Il redentorista P. Ezio Marcelli è stato colui che ha scoperto la storia qui riportata ed che ha rintracciato alcuni dei salvati.
Beati quattro martiri di El Salvador
Sabato 22 gennaio i quattro martiri di El Salvador, “rappresentanti di innumerevoli martiri anonimi”, nella Piazza Divino Salvador del Mundo della capitale, sono stati proclamati Beati durante la Messa celebrata pomeriggio dal cardinale di San Salvador, Gregorio Rosa Chavez, in gioventù molto vicino all’arcivescovo Romero e testimone degli anni più tragici dell’El Salvador. – Essi sono: il gesuita Rutilio Grande, due suoi compagni laici Manuel Solórzano e Nelson Rutilio Lemus uccisi nel 1977, e il francescano padre Cosma Spessotto, ucciso nel 1980. – Il il cardinale Rosa Chavez ha incoraggiato le migliaia di fedeli: “I nostri martiri possono aiutarci a recuperare la memoria e la speranza per non rinunciare al sogno di un Paese riconciliato e pacifico, un Paese come lo vuole il nostro Dio: giusto, fraterno e solidale”. – Lo storico e biografo Rodolfo Cardenal ha detto: “Il contributo più importante di questi martiri è di essere stati al fianco dei poveri in un momento di crisi e violenze”.
Conversione di san Paolo Apostolo
Oggi è la festa della Conversione di san Paolo Apostolo, un appuntamento solenne, crocevia per gli impegni ecumenici (Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani) e per i vari itinerari spirituali che fanno riferimento al grande evento che ha trasformato il persecutore dei cristiani in Apostolo delle genti. Gli Atti degli Apostoli narrano l’evento al capitolo 9. – Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché Saulo, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo. – Saulo così divenne così un uomo nuovo, con un amore che nulla e nessuno potrà togliere: “Nessuno lo separerà dall’amore di Cristo”.
Francesco di Sales, santo forte e vescovo cortese
A volte tentiamo tutte le strade per superare le difficoltà della vita, trascurando però la principale: affidarsi a Dio. E questo non per sfuggire al proprio impegno: rimane sempre valido il detto popolare “Aiutati, che Dio ti aiuta”. Ma per non cadere nello stress che ci leva la pace, e che favorisce il gioco del Maligno. – Dobbiamo imparare ad abbandonarci, mettendo nelle mani di Dio il risultato della nostra lotta quotidiana, perché soltanto la fiducia in Lui può avere ragione delle nostre inquietudini. E la gioia, mite ed umile, ci accompagnerà sempre. San Francesco di Sales fu un esempio di fiducia in Dio. La mitezza e il sorriso lo accompagnavano anche in mezzo alle difficoltà della vita.