Il tempo di Quaresima prepara il cuore al perdono di Dio e a perdonare a nostra volta come Lui: come? “dimenticando” le colpe altrui. Perdonare come perdona Dio: perdonare senza limiti, chiedendo al Signore che ci aiuti a dimenticare l’offesa ricevuta. – Come sarà possibile perdonare tutto il male che già si è accumulato in questi 10 giorni di guerra tra Russia e Ucraina e anche quello che verrà? – Papa Francesco raccomanda: “Nel Padre Nostro noi preghiamo: ‘Perdona i nostri debiti come noi perdoniamo ai nostri debitori” – Solo il perdono vero rende liberi e così, perdonando, liberiamo quel prigioniero che sta dentro ciascuno di noi.
Fede e dintorni
Madonna Odigitria invita alla speranza
L’icona storica della Madonna Odigitria in Ucraina “parla” di speranza in questo contesto di insensata guerra. – Essa diventa come il simbolo della situazione dolorosa di oggi. Alla Vergine e al suo Figlio Bambino, rimasto senza volto nella icona danneggiata, gli uomini e le donne della Ucraina affidano con speranza il loro destino, e soprattutto quello dei loro bambini, costretti a migrare sotto le bombe.
Gesù viene tentato, ma vince
Nelle tentazioni subite è rivelata l’autenticità dell’umanità di Cristo, che, in completa solidarietà con l’uomo. Egli subisce tutte le tentazioni attraverso le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre. “Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato” (sant’Agostino). – In esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. Cristo inaugura un cammino che è l’itinerario di ogni essere umano: in esso si manifesta il disegno di Dio e la sua volontà di riscattare e recuperare l’uomo, offrendogli la possibilità di vincere e superare il male. E quando cediamo alle tentazioni, Dio non ci abbandoni alle conseguenze del male, ma ce ne liberi con il suo amore di Padre: «Liberaci dal male o dal Maligno: cioè dal diavolo tentatore.
L’importanza dell’elemosina
Gesù: “Quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà… Date e vi sarà dato, una buona misura pigiata e traboccante vi sarà versata in grembo”. – Senza dubbio, noi beneficiamo la nostra anima ogni volta che soccorriamo per misericordia l’indigenza altrui. L’elemosina, fatta bene, ci santifica. – L’elemosina educa alla generosità dell’amore.
Sacerdoti ortodossi russi per la pace
In merito alla guerra scoppiata tra Russia e Ucraina, un gruppo di 233 chierici della Chiesa ortodossa russa ha fatto un appello pubblico nel quale essi chiedono che “nessun appello alla pace dovrebbe essere respinto”. E sottolineano la necessità della riconciliazione, del perdono, del dialogo e la piena consapevolezza che non può esserci spazio per la violenza. Nel loro appello per la pace c’è anche l’augurio a tutti i soldati, russi e ucraini, di tornare illesi a casa. Pressante l’invito al dialogo, perché “solo la capacità di ascoltare l’altro può dare la speranza di una via d’uscita dall’abisso in cui i nostri Paesi sono stati gettati in pochi giorni”.
il tempo della Quaresima chiama la ChiesaI
Comunicato stampa Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea Care Sorelle e cari Fratelli, il tempo della Quaresima chiama la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo e sua Sposa, a ripercorrere il cammino dello Sposo nel suo itinerario verso la Pasqua che ci ha redenti. La nostra amata Diocesi di Mileto Nicotera Tropea è chiamata alla conversione e alla preghiera, […]
Cosa possiamo dire a Dio?
Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell’altra, in Paradiso. – ” Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. L’uomo è privilegiato rispetto alle altre creature: può dichiarare a Dio tutto il suo amore!
Un Mercoledì delle Ceneri per la pace
L’ invito Papa Francesco a vivere questa giornata con la preghiera e il digiuno per ottenere da Dio la Pace. -È «con il cuore straziato per quanto accade in Ucraina». Il Papa ha rinnovato ai fedeli presenti in piazza San Pietro il 27 febbraio e a quanti lo seguivano attraverso i media l’invito a unirsi a lui il mercoledì delle Ceneri, per una Giornata di digiuno e di preghiera per la pace. – Intanto, mentre proseguono le trattative tra Russia e Ucraina, colonne di carri armati russi continuano l’invasione. E la pace sta a guardare…
Il dovere di raccontare la guerra
La guerra in Ucraina sta suscitando forti emozioni in tutti i popoli. Le dolorose immagini di missili, carri armati, scoppi di bombe e militari di varia appartenenza si accompagnano a file interminabili di civili che fuggono, o si rifugiano nei sotterranei, mentre i bambini guardano con occhi impauriti… – Bisogna guardare (e se possibile “toccare”) le ferite di questa guerra. – I sentimenti di compassione, pietà verso tanto dolore è il minimo che noi possiamo affrontare, perché la guerra (e non solo questa) è un attentato alla umanità. – Resta quindi il dovere di raccontare la guerra a chi fa la professione di infornare e a noi il dovere di documentarci, per non restare estranei all’umanità che soffre.
Educare all’umanità innanzitutto
Essere umani, la prima cosa – La fondamentale educazione: aiutare i ragazzi a diventare esseri umani. La vera educazione e la vera istruzione non dovranno mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati o degli aguzzini istruiti.- A che cosa deve mirare soprattutto un insegnante e in genere ogni educatore? Principalmente all’umanità.
Correzione fraterna, senza prevaricare
– La guerra scoppiata in Ucraina resterà per sempre una ammonizione per la politica mondiale, invitandola, purtroppo dolorosamente, al rispetto delle condizioni del vivere nella giustizia e nel dialogo le relazioni tra i popoli. La guerra si riveste pertanto, al di là dei morti e distruzioni, del ruolo di ambasciatrice per la pace da promuovere sempre e comunque.
– Correzione fraterna. L’ammonizione del fratello che pecca è una forma sublime di carità e ci fa simili a Cristo che, per salvarci, ha donato tutto sé stesso. – Bisogna perdonare sempre al proprio fratello. Ma questo perdono va dato nella carità, attraverso la correzione fraterna che ha come primo obiettivo non l’umiliazione del peccatore ma la sua riabilitazione. Perciò ognuno deve lasciarsi guidare dalla sensibilità a salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona del fratello che si intende ammonire o correggere. Quindi correzione fraterna, senza prevaricare.
Chi ha ragione?
Di fronte alla angosciante situazione della guerra in Ucraina, proviamo ad immaginare quanti litigi non risolti sono intorno a noi. E quanti ci hanno avuto come protagonisti. – Forse li abbiamo dimenticati, perché alla fine non erano così importanti. – E il lato doloroso è che hanno lasciato in noi sospetti e divisioni: a volte, presi dalla voglia di avere ragione, abbiamo dimenticato di riconoscere il nostro torto. E’ triste vedere popoli cristiani che si vedono come nemici e pensano alla guerra. Gesù dice ai suoi discepoli di vincere il male col bene, anche se questo richiederà tanto sacrificio.
Anno celebrativo della Beatificazione del Beato Francesco Mottola
Domenica 6 marzo 2022 Ti aspettiamo alle ore 16:00 Presso la Casa Madre in Via Abate Sergio
I tre angeli di Ponte Chiasso
Un giardino, una rete metallica e tre angeli, via di salvezza. Sollevando nottetempo la rete metallica che segnava il confine con la Svizzera permisero a ebrei, perseguitati politici e partigiani di mettersi in salvo e scampare alle deportazioni nei campi di concentramento. Gli angeli sono una giovane madre di famiglia di origini siciliane, Giuseppina Panzica e due militari della Guardia di Finanza, il finanziere Tolis (morto nel campo di Mauthausen il 28 dicembre 1944) e il Maresciallo Boetti, che collaborarono con le organizzazioni anti-fasciste perché i perseguitati fossero fatti espatriare clandestinamente.
Salvezza nel braccio della morte
“Dio vuole salvare tutti?”… O c’è un limite alla sua volontà di salvezza? – Davvero tutti hanno diritto a salvarsi, anche se hanno commesso crimini orrendi? – A queste domande risponde il racconto di oggi, fatto da Dale Recinella, cappellano laico di un carcere della Florida (USA), nel braccio della morte. Da avvocato finanziario di Wall Street passò all’apostolato nelle carceri estreme: ha accompagnato alla morte oltre 18 condannati, e ora gira il mondo per raccontare la sua storia che è diventata anche un libro.
La sofferenza che genera fede
La sofferenza e la morte dei genitori per tumore ha lasciato una eredità spirituale altissima. – E’ la testimonianza di Sara Capobianchi che ha perso entrambi i genitori (Fausto e Fiorella) a causa di tumori. Nella sofferenza la sua famiglia ha ritrovato Dio, da cui non si sono sentiti mai abbandonati. “L’eredità più bella e preziosa che mamma e papà mi hanno lasciato è la fede”. Prima che mio padre morisse di tumore gli ho chiesto: “Papà, tu credi alla vita eterna?”; “Sì, io ci credo”. La morte non ha l’ultima parola, perché Cristo l’ha sconfitta donandoci la vita eterna. Accettando di unirsi alla sofferenza di Cristo, questi genitori hanno lasciato una viva testimonianza di Fede e di Amore ai loro figli.
La conversione di un massone
Un massone si converte in punto di morte, dopo aver avuto la visione di Gesù. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è al centro della conversione di questo massone, a cui ha partecipato con fede attiva e generosa la cognata. Infatti per la sua fede insistente, Gesù stesso ha preso l’iniziativa, come quando è raccontato nel vangelo “Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Mc 2,1). – La testimonianza del salesiano don Tomaselli mostra che la svolta fu l’ardente devozione al Sacro Cuore della cognata, che ha ottenuto la guarigione.
L’auto si avviò, pur senza motore
Nei film si vedono cose impossibili, costruite col trucco… eppure si è inclini a crederle. Nel grande film della Creazione tutto è già fissato e solo UNO può cambiare il corso ordinato degli eventi. E’ bello pensare che Dio ogni tanto può cambiare qualcosa per noi!
Siate misericordiosi
Siate misericordiosi! Gesù, nel Vangelo, ci propone la rinuncia alla vendetta e alla violenza. Ai suoi discepoli consegna il principio della non resistenza al male e il comandamento dell’amore dei propri nemici. – Non si trionfa sul male con il male; non si trionfa sulla violenza con la violenza. Il male e la violenza sono vinti quando li si lascia dissolvere nell’amore. Gesù stesso ha conosciuto la cattiveria; ha conosciuto bene che cosa voleva dire essere detestato, spogliato, percosso e ucciso. Egli ha amato coloro che lo odiavano, ha benedetto coloro che lo maledicevano ed ha pregato per loro: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”.
Davanti a un sacerdote ucciso
Padre Richard Masivi Kasereka è stato ucciso il 2 febbraio 2022 da uomini armati nel Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo. Era stato ordinato sacerdote 3 anni prima; nel collage di foto lo vediamo con la sorella suora nel giorno della sua ordinazione sacerdotale. Padre Richard, sacerdote caracciolino, è stato ucciso il 2 febbraio, giorno della Vita Consacrata. – Ha detto Papa Francesco: “La morte di padre Richard non scoraggi i suoi familiari, la sua famiglia religiosa e l’intera comunità cristiana di quella Nazione ad essere annunciatori e testimoni di bontà e di fraternità”. – Per i confratelli di padre Richard e per i suoi connazionali le parole del Papa sono state un grande conforto. Vi va avanti, sapendo che la morte non ha mai l’ultima parola,