Fede e dintorni

Campane a festa: è nato un bambino

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Campane a festa: è nato un bambino!

– Siamo abituati al suono funebre delle campane; che una volta “parlavano”, facendo capire se il defunto era uomo i donna, anziano o giovane.
– Ma di campane che annunziavano la nascita di un bimbo non c’è traccia. Ora non più: a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, in Sicilia, le campane suonano “a festa” per celebrare l’arrivo di una nuova vita nella comunità.
– Una vera curiosità per il nostro oggi: se nasce un bambino, le campane suonano «a festa». Come non essere d’accordo con questa iniziativa? In mezzo a tante notizie di morte e violenze, diventa perfino “igienico” il suono festoso delle campane che annunciano la nascita di una nuova vita.
– Gesù a proposito ha detto: “La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo” (Gv 16,21).

Campane, campane!
Quando una persona ci lascia per sempre le campane lo annunciano suonando “a morto”: uno scampanio mesto e prolungato che avvisa la comunità della scomparsa.
E quando nella comunità arriva una nuova vita, che si fa? A Castellammare del Golfo – in provincia di Trapani, in Sicilia – le campane suonano di nuovo, “a festa” però.
D’ora in avanti i rintocchi si leveranno alti dal campanile delle chiese di Santa Rita e del Santissimo Crocifisso ogni volta che i genitori comunicheranno al parroco, Salvo Morghese – che ha annunciato la novità – la nascita di un bebè.
  «La vita è un dono – ha spiegato don Salvo – che va accolto e festeggiato da tutta la comunità. Il suono delle campane è anche un invito a guardare in alto, ai nostri campanili che svettano nel cielo».
I dati ufficiali dicono che negli ultimi quattro anni a Castellammare del Golfo i residenti non hanno smesso di diminuire ma il problema riguarda tutto il Paese: in Italia ci sono più decessi che nascite.

Ti informo con un rintocco.
I rintocchi delle campane “a morto”, un tempo erano ricchi di informazioni.
La campana suonava a tre riprese e più a lungo se il defunto abitava vicino alla chiesa, meno a lungo se abitava lontano.
Alla fine delle tre riprese, due rintocchi annunciavano che era morta una donna, tre che il defunto era un uomo.
Se l’età del trapassato era tra i 6 e i 40 anni si suonavano tre riprese anche con la campana piccola dopo i tocchi.
Oggi che il campanaro è stato sostituito da melodie registrate, tutto ciò non è più possibile.

(fonte: Avvenire.it, Popotus, giovedì 6 febbraio 2020).

A Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, in Sicilia, le campane suonano “a festa” per celebrare l’arrivo di una nuova vita nella comunità. Una vera curiosità per il nostro oggi: se nasce un bambino, le campane suonano «a festa». Come non essere d’accordo con questa iniziativa? In mezzo a tante notizie di morte e violenze, diventa perfino “igienico” il suono festoso delle campane che annunciano la nascita di una nuova vita. In Italia ormai ci sono più decessi che nascite.

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