Un movimento nato dal basso,
Stessi problemi, stessi nomi che ormai circolano da 30 anni

E, per ottenere questo, ha aggiunto “occorre creare una classe dirigente nuova all’altezza di rappresentarci perché oggi manca un politico calabrese di riferimento e una voce autorevole in grado di farsi ascoltare in campo nazionale”.
Ed ancora: “Basta con l’assistenzialismo, abbiamo tutte le potenzialità per fare sviluppo. Se il Trentino, ha fatto ancora notare, avesse la combinazione mare-monti, sarebbe la prima regione italiana, mentre la Calabria, pur avendola, è l’ultima”. Simonelli ha evidenziato che i vari referenti politici e della società civile che si apprestano a scendere in campo finora hanno messo sul tappeto gli stessi problemi e gli stessi nomi che ormai circolano da 30 anni, per cui “se non ci sono facce nuove e idee nuove la città resta paralizzata a 30 anni fa”.
Si è soffermato quindi sulle proposte che il Movimento intende avanzare per lo sviluppo di Tropea.

Ed ancora un nuovo Piano Regolatore ad indirizzo turistico-convegnistico per prolungare il periodo lavorativo; aprire o riconvertire il nuovo campo sportivo; rivisitare il piano della viabilità e realizzare nuove aree per parcheggi; attivare una campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata; garantire il buon funzionamento dei tre depuratori esistenti; nuovo piano merceologico con la liberalizzazione- chiusura di alcune attività e servizi (“non è possibile rilasciare 30 licenze della stessa tipologia una sola zona e nelle altre nessuna”).
Per realizzare il programma, secondo Simonelli, occorrono duecose: investimenti privati per le opere pubbliche (finanza di progetto) e vendere alcuni beni comunali, tra cui palazzo S. Anna. Il ricavato servirà non solo a costruire il nuovo palazzo comunale ma anche a sistemare la viabilità e a creare nuove strutture per associazioni culturali e ludico-ricreative per bambini, del tutto inesistenti.
Mentre palazzo Giffone dovrebbe diventare un grande albergo per aumentare la capacità ricettiva sfruttando l’attrazione del porto che sarebbe direttamente collegato tramite l’ascensore in fase di costruzione.