È stato un grande successo di pubblico per il IV concerto per la legalità organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea con il progetto di educazione alla legalità “L’isola che non c’è”. Moltissimi i progetti coinvolti, come quello per le scuole aperte “Together”, o il progetto “Oicos”, o ancora quello per le aree a rischio “Il quinto pianeta” ed infine quello del “Centro risorse contro la dispersione scolastica”. Tali attività sono portate avanti in sinergia grazie alla collaborazione di enti operanti sul territorio, come la Pro loco di Tropea, la Fidapa e l’Inner Wheel locali, oltre che, naturalmente, il Comune di Tropea.
Il concerto per la legalità, tenutosi qualche giorno addietro nella centralissima piazza Galluppi, si è svolto sotto lo slogan “Largo a noi giovani” e riprendendo lo spirito propositivo contenuto nelle parole di Don Lorenzo Milani, che affermava “non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”.
Il primo canto ad irrompere nel brusio della piazza affollata è stato l’inno di Mameli, proposto da un coro formato da tutti i partecipanti al concerto, stretti in un bellissimo abbraccio. Ovviamente anche il pubblico ha partecipato con calore: mano sul petto, brividi ed applauso finale.
Prima di dar spazio ai tantissimi solisti ed ai gruppi che da lì in poi hanno animato la serata, però, è stato dedicato qualche minuto alla riflessione sulla Costituzione Italiana e, per commemorarne i primi sessant’anni dalla nascita, gli studenti, la preside Beatrice Lento ed il sindaco Antonio Euticchio ne hanno recitato alcuni articoli dal palco.
Subito dopo, in sintonia con lo slogan della serata, largo ai giovani: moltissimi i solisti che si sono esibiti, tra i quali è emersa la strepitosa Ines Epifanio, giovane talento locale che ha già raccolto alcuni prestigiosi premi in giro per la provincia. La Epifanio ha estasiato la platea, dimostrando di essere addirittura migliorata rispetto alle sue ultime esibizioni in pubblico.
Tra i gruppi musicali, invece, una bella sorpresa hanno rappresentato i “Kaos Inside”, soprattutto il grintoso batterista Filippo Accorinti, il bassista Francesco Bova, i chitarristi Mattia Schiariti e Riccardo Naccari ed il pianista Riccardo Orsini. Alla nuova band tropeana manca solo una voce adeguata, anche se il chitarrista Pasquale Rizzo ha tentato di riempire questo vuoto ed ha presentato in anteprima assoluta due singoli inediti: “Tutto quello che ho” e “Pace sarà”, scritti da Riccardo Orsini. I Kaos Inside hanno anche accompagnato uno dei solisti, Agostino Miceli, tra i più apprezzati della serata.
Ma il vero piatto forte dell’intero concerto è stato certamente rappresentato dall’ormai affermato gruppo metal che spopola nella cittadina tirrenica, i “Bloodior”. Nati da solo un anno e distintisi già durante la prima notte bianca di questo inverno, i Bloodior sono riusciti a mandare in visibilio i loro attaccatissimi fan. Dicono di sentirsi come fratelli, i nuovi beniamini dei teeneger tropeani, e forse è anche per questo che sono così affiatati. Ma il segreto del loro successo sta anche alla base dello spirito della serata: senza la lealtà e l’amicizia non si può difendere la legalità.
Alfredo Ranieri, cantante, è un po’ il trascinatore del gruppo, ma non da meno è il batterista Andrea Mazzitelli, lo strepitoso chitarrista Francesco Muscia, il bassista Francesco Mazzocca, che ha raccolto una miriade di cori a suo favore, e Andrea Proto, che ha sostituito, al suo esordio, Diego Landro alla chitarra elettrica. Faranno di certo strada questi ragazzi, ed il merito, seppur in minima parte, è anche della scuola, che incoraggia i giovani a credere nei propri sogni, a coltivare le passioni ed i talenti, ad essere parte attiva e sana della società.