Previsto per oggi un incontro con i commissari
Il sindacato non cede sulle richieste di Miceli
È braccio di ferro tra il direttore del Dipartimento di chirurgia dell’Asp di Vibo Valentia Francesco Miceli e il sindacato Fials (aderente Confsal). La disputa è sorta in merito alla riorganizzazione del servizio sanitario di Chirurgia generale e del Blocco operatorio del presidio ospedaliero di Tropea, disposta da Miceli il 18 aprile a seguito della temporanea chiusura della sala operatoria.
Il sindacato, dopo aver sollecitato commissari e sindaci del comprensorio ad attivarsi per giungere in tempi brevi alla riapertura della sala operatoria, che necessita di interventi di lieve entità per essere dichiarata a norma, si occupa ora dei dipendenti dell’Asl che da Tropea si sono visti dirottare a Vibo Valentia. Alla richiesta della Fials sulla natura del trasferimento, però, Miceli ha risposto che il provvedimento si è reso necessario per dare una risposta al fisiologico aumento dell’utenza presso la sala operatoria di Vibo, dopo la chiusura di quella dell’ospedale di Tropea, e anche per ottimizzare e mantenere buoni i livelli di competenze professionali acquisiti dagli infermieri. «Competenze che – ha ribadito Miceli al sindacato -, diversamente, andrebbero vanificate e disperse con gravi ripercussioni negative sul processo di riorganizzazione delle attività chirurgiche orientate dalla dirigenza strategica verso un innalzamento della produttività interventistica da erogare». Ma la Fials ha alzato le barricate, in uno dei suoi interventi, sulla decisione di trasferire anche due infermieri professionali che rivestono incarichi nell’organizzazione sindacale, per giunta con funzioni dirigenziali del settore Contatti a Tropea e Nicotera e del Distretto sanitario nell’area di Tropea.
Su questo punto Miceli ha chiesto alla Fials di «acquisire copia degli atti formali di accreditamento dei medesimi quali dirigenti sindacali e, sin d’ora, l’assenso a codesta organizzazione sindacale in ordine ai loro spostamenti». Per tutta risposta, la Fials è categorica e, attraverso il delegato Sandro Cortese, fa sapere che «non è intenzione del sindacato concedere l’assenso per gli spostamenti dei propri incaricati», e anzi aspetta di poter discutere di questi e degli altri problemi in un incontro con i commissari, che presumibilmente dovrebbe aver luogo venerdì.