Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Bisogna imparare dai propri errori.
– “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”. E’ una frase è che stata presa da un verso rimaneggiato di Dante Alighieri.
– Questo proverbio ammonisce colui che ha prodotto la causa del proprio danno: costui dovrà prendersela esclusivamente con se stesso, e non addossare la responsabilità ad altri.
– Una frase “dura”, perché se invita la persona a riconoscere la sua responsabilità, non offre però un consiglio da amico. Occorre completarla. Si può e si deve imparare dai propri errori. Come? Andando alla radice, cioè al proprio cuore.
– Ammonisce Gesù: “La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso” (Mt 6, 22-23).
Il panino al formaggio.
♦C’era una volta un operaio edile che ogni giorno, sul lavoro, mangiava la stessa cosa: un panino al formaggio.
Gli altri operai aspettavano con gioia il suono della sirena per il pranzo per andare al capannone, dove tenevano la propria colazione: alcuni la riscaldavano, e altri no. Tutti mangiavano con visibile piacere. Ma quell’operaio mangiava il suo panino al formaggio lamentandosi.
♦ Ogni giorno diceva: “Odio il panino al formaggio”. Ma intanto mangiava tranquillamente e alla fine gettava la carta nel cestino e ripeteva la solita frase: “Odio il panino al formaggio“.
♦ Un giorno, uno dei compagni gli suggerì: “Perché non chiedi a tua moglie di prepararti un panino diverso?”
♥ Rispose: “Chi ha detto che è mia moglie a prepararlo? Sono io a prepararlo!”
♦ Ogni persona raccoglie ciò che semina o mangia il panino che prepara.
Spesso i nostri disaccordi nascono da noi stessi. Infatti siamo noi a farci un’immagine dell’altro che non corrisponde alla realtà. Poi cominciamo ad essere in disaccordo con quella persona, basata su un’immagine che abbiamo creato noi stessi.
♥ Perciò una visitina all’interno del proprio cuore, purificandolo da pregiudizi e malevolenze, può rimettere a posto le relazioni.
♥ La Madonna, nel Magnificat, cantava la misericordia di Dio anche su eventi non ancora avvenuti: “La sua misericordia si estende di generazione in generazione“.
Oggi noi possiamo cantare il Magnificat, ringraziando per i fatti del passato, del presente e del futuro: “Ha spiegato la potenza del suo braccio“. – Una professione di fede e di ottimismo!
(Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).