Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Bambini di fronte alla morte.
Può arrivare un momento, nell’infanzia di molti bambini, in cui la domanda sulla morte viene posta ai genitori, in occasione di un lutto di una persona cara. E rispondere in modo appropriato diventa un’impresa assai ardua. Ma diventa straziante quando a morire sono loro.”Mi piacerebbe poter vivere dopo la morte “. Questa frase di Anna Frank forse l’abbiamo detta tutti, almeno dentro al nostro cuore. E chi vuole o desidera che tutto finisca qui, soprattutto se si è vissuto una vita di sofferenze e lacrime? Dal catechismo abbiamo imparato che Dio ci ha creati per l’eternità, la beata eternità.
♦ Un fanciullo si ammalò gravemente e capì che stava per morire. Il padre, che più d’una volta nelle discussioni familiari aveva detto che dopo la morte non c’è più niente, se ne stava in lacrime vicino al letto.
♦ Ad un tratto il figlio si fece pensoso, e, guardando papà e mamma accanto, disse:
– Dimmi sinceramente, babbo, che devo credere: quello che spesso hai detto tu o quello che mi dice sempre la mamma? Dopo la morte c’è o non c’è Dio con il suo regno?
♥ Il padre in lacrime gli rispose: – Figlio mio, ti parlo sinceramente: credi solo quello che ti ha insegnato la mamma. Quello che ti ho detto io non è così sicuro come quello che ti ha detto la mamma!
(A. Mior)
♥ La semplicità, il coraggio dei due pastorelli di Fatima dinanzi alla morte canonizzati da Papa Francesco lo scorso 13 maggio (Francesco 10 anni, Giacinta 8 anni), sono una scuola anche per gli adulti.
Bibbia. lettera agli Efesini.
♥ Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo. (cap. 1,1-3).