Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Bambini autistici, bambini delle stelle.
Nel corso della udienza generale in piazza San Pietro del 14 febbraio 2018, i “bambini e ragazzi delle stelle”, come vengono chiamati i bambini autistici in Cina, hanno intrecciato le loro voci per cantare in omore di Papa Francesco, suscitando viva emozione, dando vita a un vero e proprio festival della speranza. Erano 38 ragazzi autistici cinesi dell’orchestra di Shangai insieme a 13 piccoli bolzanini, originari di tredici nazioni, che formano il coro “Le stelle che cantano”
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Non saranno famosi come i cantanti di Sanremo [svoltosi nei giorni scorsi] ma i giovanissimi che in piazza San Pietro il 14 febbraio hanno intrecciato le loro voci per Papa Francesco non hanno suscitato certo meno emozioni: hanno dato vita a un vero e proprio festival della speranza i trentotto ragazzi autistici cinesi dell’orchestra di Shangai insieme con i tredici piccoli bolzanini, originari di tredici nazioni, che formano il coro Le stelle che cantano.
Il gruppo di Shangai, un’eccellenza mondiale nel campo della musicoterapia, in Italia per una serie di concerti, dà modo a centinaia di ragazzi con autismo di esprimersi attraverso la musica. Offrendo anche un segnale di speranza alle loro famiglie. I piccoli autistici, spiega il maestro Cao Peng, «in Cina sono chiamati i bambini delle stelle».
E proprio le stelle sono l’immagine scelta a Bolzano per esprimere il senso del coro multietnico, fondato nel 2013. «È un progetto di integrazione — spiegano i responsabili Pedro Gilberto Rincon Campos e Victoria Bureo Sanchez — che avvicina, attraverso la musica popolare di tutto il mondo, bambini tra i tre e i dodici anni di ogni religione e cultura».
E così del coro fanno parte bambini nati in Italia, i cui genitori provengono da Cina, Kurdistan iracheno, India, Ecuador, Perú, Brasile, Moldavia, Albania e Turchia.
(fonte: cf Osservatore Romane, 14 febbraio 2018).