Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Ballare col sole al tramonto.
Il vero amore conserva il suo incanto anche da lontano. Bisognerebbe domandare alle persone innamorate quali gesti inventano per pensarsi quando si trovano lontano. L’inchiesta potrebbe avere risultati sorprendenti e alla fine scoprire che è bello rimanere uniti nonostante la lontananza. Anche l’anima sa ballare con la preghiera che è amore e raggiunge il suo Amore lontano, ma tanto vicino: alcuni canti religiosi del passato lo dimostrano ancora.
♦ Tanto tempo fa un missionario attraversava le Montagne Rocciose con un giovane indiano che gli faceva da guida.
Tutte le sere, ad un preciso momento del tramonto, il giovane indiano si appartava, si voltava verso il sole e cominciava a muovere ritmicamente i piedi e a cantare sottovoce una canzone dolcissima, soffusa di nostalgia.
♦ Quel giovane che danzava e cantava rivolto al sole morente era uno spettacolo che riempiva di ammirata curiosità il missionario.
Così, un giorno, chiese alla sua guida: “Qual è il significato di quella strana cerimonia che fai tutte le sere?”.
♥ – Oh, è una cosa semplice, rispose il giovane.
Io e mia moglie abbiamo composto insieme questa canzone. Quando siamo separati, ciascuno di noi, dovunque si trovi, si volta verso il sole un attimo prima che tramonti, e comincia a danzare e cantare. Così, ogni sera, anche se siamo lontani, cantiamo e balliamo insieme.
(fonte: Autore: Bruno Ferrero, Il Segreto dei Pesci Rossi, ElleDiCi)
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Già si rinserra (canto della tradizione redentorista nel chiudersi il Sacramento nel tabernacolo)
Già si rinserra l’amato Dio, lo Sposo mio, l’amato Ben.
Io già mi parto, ma questo core a voi, Signore, lo lascerò.
Sia tutto vostro e non più mio, caro mio Dio, nol rifiutar.