Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Avvento, tempo di speranza.
Inizia oggi il tempo di Avvento con il forte invito di andare incontro a Cristo che viene. Nel vangelo di oggi Cristo ci avverte che tutte le cose passeranno: Lui, Cristo, resterà. Beati i credenti che vivranno questi giorni di avvento all’insegna della vigilanza e della preghiera, con il cuore pieno di speranza, aperto ai fratelli. – Sarà un tempo per unirci a Papa Francesco nel piantare semi di pace con gesti concreti di misericordia e di accoglienza.
♦ L’avvento apre l’anno liturgico durante il quale con l’ascolto della Parola e la celebrazione dell’Eucaristia i cristiani rivivranno il mistero di Cristo dall’attesa incarnazione sino alla parusia (il ritorno di Cristo) per crescere nella conformità a Cristo.
♦ La Chiesa attende la venuta del Signore, giudice e salvatore. A lui presenta le ferite di tutta la famiglia umana, lacerata da disuguaglianze, guerre e discordie e violenze senza numero. Invita a elevare il grido della speranza: Maranatha! Vieni, Signore Gesù!
♦ Durante le quattro settimane dell’Avvento, la testimonianza delle antiche profezie di Isaia, Geremia, Baruc, Sofonia, Michea e di Giovanni, l’ultimo e il più grande dei profeti, non ci riporta a un lontano passato, ma illumina il tempo presente e sostiene il cammino verso l’incontro con il Figlio dell’uomo.
♦ La voce dei profeti ci chiama alla conversione, alla vigilanza, all’attesa, alla ricerca spirituale, a una vita onesta, giusta e fraterna, a riconoscere i segni dei tempi, ripetendo con insistenza: il Signore viene, è vicino è in mezzo a noi. E ci invita ad accoglierlo con stupore e senza esitazioni, magnificando il suo nome, portando ai fratelli la buona notizia della sua venuta, come ha fatto Maria, sua madre. A riconoscerlo tra la folla, come ha fatto il Battista.
♥ In questo tempo, il mondo intero, che vive in ansia per la minaccia persistente del terrorismo, provi a ritrovare nella voce di Cristo l’invito alla speranza e il coraggio di operare il bene a favore di tutti i fratelli, specialmente i più bisognosi.
(fonte: La domenica, EP)