Teresio Olivelli è stato proclamato beato. Ufficiale degli Alpini nella campagna di Russia e poi partigiano cattolico, è morto nel campo di sterminio di Hersbruck a 29 anni il 17 gennaio 1945. Gli era stata offerta la possibilità di salvarsi, ma egli scelse di stare con i compagni: «Non posso lasciarli soli, vado con loro». Nel lager, Teresio Olivelli si prodigò per dare sostegno materiale e spirituale ai compagni di prigionia. Aveva regalato i suoi unici vestiti a un compagno, offriva il proprio cibo a chi stava male.
Autore: Salvatore Brugnano
Giornata nazionale per la vita 2018
“Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” è il tema della 40.ma Giornata nazionale per la vita che si celebra oggi. Gioia e vita, doni di Dio e compiti affidato all’uomo, perché l’umanità continui a vivere nel disegno del suo Creatore.
Ti ho donato i miei occhi
Certi gesti estremi di amore ci richiamano l’immenso amore di Cristo che ci ha amato fino a donare tutto se stesso: ma non sempre trova corrispondenza di amore.
Il giorno della vocazione consacrata
2 febbraio, Giornata della Vita Consacrata. – Il mondo sembra non capire la loro scelta, però resta stupito e guarda con rispetto tutti quelli che seguono con coerenza la loro vocazione, consacrandosi all’amore per Dio e per il prossimo.
La malattia non è una punizione di Dio
Davanti alla malattia sorge inevitabile la protesta contro Dio e ci si chiede: «Perché proprio a me?» – Si crede di poter leggere l’intenzione di Dio, la quale viene immaginata come una richiesta di espiazione per una colpa, per un peccato, come forma di punizione per un male commesso.. – La malattia non è una punizione di Dio. La sua volontà è che anche nella sofferenza si continui ad amare e ad essere solidali.
Imparare il segno della Croce
Il segno della croce è il cristiano più immediato e richiama l’evento stesso di Cristo che si è lasciato inchiodare sulla croce, stendendo le braccia fra cielo e terra in segno di perenne alleanza. Papa Francesco: “Vi dico che a me fa tristezza quando vedo i bambini che non sanno fare il segno della Croce e invece di fare bene il segno della Croce… perché lì manca la mamma e la nonna che insegni loro questo.”
Ero ateo, ora credo all’Amore
«Ero ateo, mi è apparso in sogno san Francesco…». La storia di Jeff Gardner, giornalista statunitense, nato mormone, cresciuto non credente, convertito dallo sguardo del santo di Assisi. il quale nella visione silenziosa gli fa capire il suo limite: non era capace di amare il prossimo. Nell’amore quindi trova il senso della sua vita e della fede.
Allenamento spirituale
Gesù è il modello che dobbiamo cercare di imitare e le pratiche spirituali sono i benefici esercizi quotidiani per sviluppare il “tono muscolare spirituale” per imitarlo. Come avviene per l’atleta, le pratiche spirituali mirano allo sviluppo delle nostre buone abitudini di vita, superando quelle cattive. E la grazia di Dio sorreggerà tutto il processo di crescita.
Falsa informazione e giornalismo di pace
Promuovere un giornalismo di pace, un giornalismo senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti; un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle, sono al mondo la maggioranza, che non hanno voce. (Papa Francesco)
Memoria delle tre baracche di Dachau
Baracche 26, 28 e 30, questi i numeri assegnati a tre delle 30 baracche di prigionieri. Si tratta di baracche “speciali”, destinate a sacerdoti e religiosi che, per diversi motivi (opposizione ai programmi di eutanasia, partecipazione alla resistenza…), i nazisti hanno imprigionato, accanto agli altri, nel famigerato campo di concentramento. 1.034 di loro vi hanno trovato la morte.
Il punto di vista
Bisogna cercare sempre di guardare le cose da angolazioni diverse, e il mondo appare diverso. Capire che esistono altri punti di vista oltre al nostro è l’inizio della saggezza e chi conosce solo il proprio punto di vista del problema, di esso conosce ben poco. E’ vero che ognuno si porta e si tiene il suo carattere, ma tutti possiamo in parte educarlo.
La croce di Lund, segno di unità
E’ la potente mano del Signore che fa superare i paradossi della storia e le ferite che si provocano gli stessi cristiani. E la croce di Cristo è sigillo di questa potenza liberatrice. – A Ginevra, in questa settimana di preghiera, è stata esposta la croce di Lund (Svezia), dove è avvenuto un significativo passo in avanti nella strada della riconciliazione dei cattolici con i luterani. Questa sera (25 gennaio) Papa Francesco concluderà la settimana di preghiera con la solenne celebrazione nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Un disoccupato raccolse chiodi
Togliere i chiodi dai nostri cammini è doveroso, specialmente da quelli dei giovani e dei bambini, che possono forare le gomme delle loro fragili vite, impedendo loro di camminare e di essere felici. – Impegniamo il nostro lavoro per la felicità del nostro prossimo: il tempo c’è per tutti; il volontariato anche.
Seduto su un tronco
Noi non siamo mai soli. Nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, Dio non ci abbandona mai: sta accanto a noi. Anche se la nostra fede è debole, Dio continuerà a sostenerci nella nostra “insufficienza”, ma non lavorerà al posto nostro. Noi dobbiamo fare la nostra parte, anche se è di sofferenza!”.
Dieci giorni di santa provocazione
Palermo, gennaio 2018 – L’opinione pubblica ha seguito l’evento della provocazione del missionario laico fra Biagio Conte che per 10 giorni ha dugiunato e dormito per strada, al fine di attirare l’attenzione degli amministratori sull’urgente problema della povertà, quella estrema che uccide i senzatetto per strada, quella subdola che logora le famiglie e le condanna alla disperazione. Egli ha detto: «I poveri hanno bisogno di tutti noi, ma anche noi abbiamo bisogno dei poveri, altrimenti saremo infelici».
Con Gesù tutto diventa nuovo
Papa Francesco, un Pastore sempre vicino alla sua gente, l’umanità ferita. Anche in questo viaggio non sono mancati i segni concreti di questa vicinanza: la richiesta di perdono per gli abusi sui minori, la festa con i giovani, l’incoraggiamento ai religiosi, un matrimonio celebrato in aereo per consacrare l’amore di una coppia diventata intanto una famiglia, l’attenzione premurosa per la poliziotta caduta da cavallo al passare del corteo papale. Segni di una umanità nuova.
La suora che voleva andare alla missione
La missione richiede di condividere concretamente la vita delle persone presso le quali si va, con le sue gioie e i suoi dolori. Il solo desiderio non basta. Occorre la preparazione: un buon addestramento nelle situazioni pratiche della vita e la formazione di un cuore grande e misericordioso che sappia rivelare il volto di Dio amoroso di Dio. Bisogna andare a scuola da Gesù.
Tempo di onestà
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Tempo di onestà, ma non basta solo parlarne. Tempo di propaganda elettorale, tempo di sbandierare una virtù solida: l’onestà. L’onestà è una virtù di cui spesso ci si riempie la bocca. La richiediamo sempre negli altri, ma non sempre assicuriamo la nostra. A […]
Una casa per i padri separati
Il 13 gennaio scorso, il vescovo di Albano ha inaugurato a Tor San Lorenzo (Ardea) una casa di accoglienza per papà divorziati o separati, che vi possono incontrare anche i figli. La struttura è gestita dalla Caritas diocesana e, dal 15 gennaio, ospita otto papà rimasti senza un’abitazione in seguito al divorzio o alla separazione. L’opera è frutto del Giubileo straordinario della misericordia ed è un servizio alla genitorialità, perché i figli non divorziano.
Unità dei cristiani 2018
Domani inizia la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2018 che ha come tema «Potente è la tua mano, Signore» (Esodo 15.6). La settimana si concluderà il 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo. A preparare i testi di quest’anno sono stati i cristiani della Regione dei Caraibi, i quali rileggendo la loro dolorosa e sofferta storia, mettono in evidenza le meraviglie compiute dal Signore, come già al tempo dell’Esodo.