E’ stata la grande occasione per mostrare la bellezza della famiglia con Papa Francesco, con i 40 mila delegati e con i 300 mila partecipanti provenienti dai cinque continenti. Una certa cultura vorrebbe mettere all’angolo, insieme alla fede, anche i valori del matrimonio, della genitorialità, della fraternità, dell’educazione. L’opinione pubblica resta in attesa degli orientamenti che sorgono da questo Incontro. Forse
molti resteranno delusi e “non cammineranno pìù con la Chiesa”. Ma con Simon Pietro i discepoli di Cristo diranno: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Autore: Salvatore Brugnano
Le vie del Signore in quelle del “santo bevitore”
Dalla leggenda del santo bevitore” di Joseph Roth, racconto autobiografico del 1939, nel 1988 è stato tratto un film ad opera del regista Ermanno Olmi e sono state pubblicate altre forme di rappresentazioni teatrali e musicali – L’omaggio di Papa Francesco, in occasione del IX Meeting mondiale delle Famiglie a Dublino, attira l’attenzione internazionale su questo interessante uomo che dall’abisso dell’alcolismo in cui era caduto si apre a Dio. E Dio ha scritto in lui pagine di incredibile santità. Davvero le vie del Signore sono infinite!
Volere bene redime l’umanità
Madre Teresa di Calcutta,1910– 1997, la Santa della Carità e della Misericordia. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 1979. Il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II e poi proclamata santa il 4 settembre 2016 da Papa Francesco: un evento mondiale. Di lei si leggono sul web tante storie, tanti aforismi, detti. La sua ammirabile vita spinge oggi non pochi a seguire il suo esempio.
L’anello dell’insegnante
L’amore di chi ci conosce (genitori, amici, ecc…) ci rafforza nell’autostima, ci sostiene e dà fiducia per affrontare meglio la vita. La consapevolezza del “sentirsi amati da sempre da Dio” ci spinge a condividere con gli altri il bene e i suoi ideali. Senza paure.
Un foglio bianco
Il destino di un foglio bianco dipende da noi e dobbiamo essere noi a scriverlo, e non permettere a nessuno di macchiare il proprio foglio bianco. – Ognuno può riscrivere la propria vita guardando più alto. Per molti può significare un rinascere dai propri errori.
Storia straordinaria di puro amore
Era una bambina e del tutto indifesa, Madou Yankaa, quando, per salvarsi dagli uomini che sterminarono la sua famiglia, finì per vivere con gli animali della foresta nella Sierra Leone. Salvata dalle scimmie, ritrovata per caso e accolta in casa da un missionario, ha cominciato un cammino di rinascita umana e spirituale. Ora vive in Italia, nel Veneto col pensiero di come aiutare le persone sofferenti restituendo a Dio e alla Comunità tutto il bene ricevuto.
La coda, il corpo, la testa
Se si vuole vivere nella chiesa, è più “facile” fare esperienza di chiesa, frequentando una comunità o un gruppo anziché fermarsi a parlare di chiesa. Perché le parole trovano facilmente il riferimento all’esperienza che si vive. Soprattutto se la comunità è quella familiare. Nella famiglia, comunità o gruppo si sperimenta che le cose vanno in forma alterna. a seconda dei problemi che sopraggiungono, poi non vanno proprio bene quando vengono meno al loro dovere i genitori, o presidenti o amministratori. Allo subentra lo scandalo, la diaspora e addirittura l’abbandono: quanti abbandonano la chiesa senza aver tentato di “chiarire” certi aspetti della comunità.
Gesù Cristo ponte tra l’umanità e Dio
I ponti fatti dall’uomo possono crollare e dare la morte. Cristo diventa ponte si offre di farci passare alla vita senza fine. Chi ha fede in Dio e accoglie il suo Figlio mandato tra noi, arriverà alla mèta. ha detto Gesù: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo… Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
La cura della preghiera
La preghiera è come una medicina, un balsamo del corpo e dello spirito. Anche la scienza ha largamente dimostrato che la pratica religiosa può influire sullo stato di salute, facendo ammalare meno e guarire prima… Più che la guarigione fisica, o al di là della guarigione fisica, Dio guarisce l’anima della persona perché sia felice e abbia la pace, anche nella malattia.
Badheea, la donna che ha salvato la sua famiglia
La storia di Badheea Satouf. – La fuga, il terrore, le violenze subite sono ancora tutte lì, insieme alla profonda tristezza per il suo paese ridotto in macerie. Ma Qualcuno era stato con noi. Qualcuno ci stava aspettando. Qualcuno ci aveva preparato un posto. Ecco cos’è la speranza: sapere che qualcuno è con te, ti aspetta e ti prepara un posto».
Mitezza e testimonianza
Un cristiano, da vero discepolo di Cristo, sa che non deve reagire malamente agli insulti o derisioni, ma deve mostrare ogni mitezza verso tutti, così da ricordare a coloro che prevaricano di mostrarsi ragionevoli. A volte non è facile mantenersi miti e la sola forza di volontà non basta. La mitezza appartiene ai frutti dello Spirito Santo che ci mette in grado di manifestare “ogni mitezza” verso tutti. Passato il primo atteggiamento di bullismo alcuni cominciano ascoltano volentieri il messaggio di speranza che si porta.
Al cielo andrò a vederla un dì
Oggi, 15 agosto, solennità di Maria SS. assunta in cielo. Mentre siamo immersi nello splendore e nel caldo del sole di ferragosto, liberiamo la nostra nostalgia del cielo e cantiamo di cuore: “Al cielo, al cielo, al ciel! Andrò a vederla un dì!”
Il farmacista e la medicina sbagliata
Se ci fermassimo un po’ a pensare a quanto Dio fa nella nostra vita, forse riusciremo a dire “Grazie”. Anche nelle cose ordinarie delle nostre giornate – Ma per lo più ci fermiamo davanti a quello che Dio “non fa” per noi, e allora il nostro muso si allunga con tristezza e pensiamo che Dio, alla fine dei conti, con ci serve. E invece… Proviamo a sorridere con questa storia.
Il bambino e la vetrata
Ogni cristiano è chiamato alla santità e la santità non consiste anzitutto nel fare cose straordinarie, ma nel lasciare agire Dio in noi. E’ l’incontro della nostra debolezza con la forza della sua grazia, è avere fiducia nella sua azione che ci permette di vivere nella carità, di fare tutto con gioia e umiltà, per la gloria di Dio e nel servizio al prossimo. Perciò Léon Bloy diceva negli ultimi momenti della sua vita: «C’è una sola tristezza nella vita, quella di non essere santi».
Per mille strade siamo qui
La nostra vita è un cammino che ci porta a Dio tra molte difficoltà, dubbi, incertezze. In questo cammino veniamo guidati da Cristo stesso: egli ci fortifica con il “pane della vita”, che è il suo corpo offerto per noi e per la nostra salvezza. E ci accompagna la Divina Madre, indicandoci come fare quello che ci chiede Gesù. Perciò i giovani, soprattutto, guardano con fiducia il futuro per costruire con Cristo una umanità sempre rinnovata e guarita dalle sue ferite.
Ora et labora
“Ora et labora”, “Prega e lavora!” – Un po’ di questa sapienza farebbe ad evitare i dannosi stress quotidiani; se lasciamo da parte la preghiera, e ci dedichiamo solo all’azione, gireremo attorno a noi stessi, senza andare avanti e ciò che è peggio, caderemo nell’abisso”.
Rispettare la domenica
Rispettare la domenica e le festa e non solo sul piano religioso. I grandi centri commerciali oggi si sono attrezzati con varie risorse (aria condizionata, musica, snack bar…), e sono diventati le nuove chiese domenicali. Bello sì, ma questo sistema svuoterà l’uomo della sua umanità e… dei suoi soldi. E a soffrire sono gli operai, che restano defraudati dei giorni festivi, ridotti a pura merce sindacale.
Uno sputo per gli orfani
Per fare il bene bisogna essere pronti ad affrontare il male; e quanto più il bene viene ostacolato, tanto più ha garanzie di successo. Questa è la logica che hanno messo in atto i santi. San Clemente, a Varsavia, entrò in un’osteria per chiedere una elemosina per i suoi orfani. Ricevette uno sputo in faccia: “Prendi, corvo, la tua elemosina!” – E il santo con calma rispose: “Questo è per me. Ora mi dia qualcosa per i miei orfani”.
Io musulmana difendo il crocifisso
Asmae Dachan musulmana, poetessa e giornalista e volontaria di Croce Rossa: “Io, musulmana, difendo il crocifisso ma dico: non strumentalizzatelo. Il crocifisso appartenga sì ai cristiani, ma sia anche un simbolo che entra nel cuore di chi ne adotta e ne rispetta il messaggio… Il crocifisso fa emergere la parte più bella di noi… è un inno alla bontà verso il prossimo, all’accoglienza dell’altro e alla speranza”.
Il porcellino domestico
La vita degli umani si sta sempre più “integrando” con gli animali domestici: cani, gatti, scoiattoli, tartarughe, porcellini… Si rimane stupiti della comunicazione che si riesce a instaurare tra loro all’interno della famiglia. Eppure l’umano deve consentire all’animale la libertà di restare animale. E l’umano deve poter coltivare e accrescere la sua condizione di figlio di Dio, vivendo nel bene e in pace con la natura e con il suo prossimo.