“Fa’ il bene all’uomo pio e avrai la ricompensa, se non da lui, certo dall’Altissimo. Nessun beneficio a chi si ostina nel male e a chi rifiuta di fare l’elemosina”. (Sir. 12,2-3) – La storia del Buon Ladrone lascia intendere che in ogni uomo, anche il più cattivo, c’è la possibilità del bene: quando lo si sceglie si accende la luce della verità e della libertà.
Autore: Salvatore Brugnano
Un passo davvero storico in Pakistan
Un passo davvero storico in Pakistan: più di 500 predicatori islamici pakistani hanno firmato la Dichiarazione di Islamabad contro il terrorismo islamico, le violenze compiute in nome della religione e gli editti, le “fatwa”, emanate in maniera indiscriminata dagli ulema radicali. – Il documento riconosce, infatti, che il Pakistan è un paese multietnico e multireligioso ed è responsabilità del governo proteggere la vita e le proprietà dei non musulmani che vivono in Pakistan.
Davanti alle difficoltà della vita
Anche se in maniera diversa, tutti possiamo reagire positivamente alle difficoltà facendo ricorso alle nostre personali risorse e decidendoci umilmente a chiedere aiuto a chi ce lo può dare, prima alla preghiera che ci mette in contatto con Dio, Gesù, la Madonna, i nostri Santi Protettori. Con semplicità e verità.
La lingua e i tre setacci
Le parole dette senza pensare, riferite per sentito dire, ascoltate da persone che non mostrano segni di affidabilità possono causare un po’ di disordine e tanti dispiaceri. Un tempo ci si impegnava a migliorarsi come persone e cristiani; nelle scuole si insegnava l’educazione civica, il galateo veniva ripetuto con garbo e senza finzioni. Oggi è diventato difficile parlare bene e parlarsi bene. Ma è necessario che la parola ritorni ad essere buona e sia costruttiva; è necessario imparare a frenare la lingua e a usarla per dire cose buone.
Il mondo politico incontra il Papa
Vaticano 7 gennaio 2019 – Papa Francesco, rivolgendo il suo discorso al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha augurato che finalmente si lavori insieme per una moderna diplomazia multilaterale che tenga presente il primato della giustizia, del diritto e della buona politica, la difesa dei più deboli e di essere ponte tra i popoli e costruttori della pace. Egli ha pregato per l’Italia «affinché, nella fedeltà alle proprie tradizioni, mantenga vivo quello spirito di fraterna solidarietà che lo ha lungamente contraddistinto».
Africa. Suora italiana impegnata per la vita
La straordinaria missione di suor Elvira Tutolo nella Repubblica Centroafricana. – “Maboko na maboko”: mano nella mano, cuore nel cuore – “La morte è venuta a visitarci molto spesso, e abbiamo perso tante persone care… Abbiamo ancora negli occhi immagini e situazioni che ci fanno gridare… Ma non disperiamo. Mano nella mano, cuore nel cuore. Tutto passa, solo l’amore resta.
Epifania del Signore 2019
L’Epifania o il suo contrario. E’ il rischio che corre ogni festa se non la si celebra con lo spirito giusto. Ai lontani, ai non cristiani, ai senza fede l’Epifania sarà manifestazione del vero volto di Dio se i cristiani sapranno mostrare apertura di cuore, ascolto, accoglienza a chi è o si sente diverso: imparare a vivere insieme la gioia della vita e la speranza di una umanità riconciliata.
Il santo vescovo redentorista degli emigrati
La vita di San Giovanni Nepomuceno Neumann, missionario e vescovo redentorista (1811-1860), consumata a 49 anni, rimane un esempio di donazione per il bene degli emigrati in America. Nei 7 anni in cui fu vescovo, costruì 89 chiese, 100 scuole, alcuni Ospedali e Orfanotrofi. Visitò ininterrottamente la vasta diocesi; giunse a percorrere fino a 40 km. di montagna, a dorso di un mulo, anche solo per cresimare una fanciulla inferma. Al suo santuario si respira ancora oggi l’immensa donazione per gli ultimi, gli emigrati giunti dall’Europa.
Cercare il vero amico
C’è tanta letteratura sull’amicizia e sugli amici. Anche tra i cattivi c’è “amicizia” e il cosiddetto “rispetto”. La vera amicizia è quella di colui che indica all’amico quando una cosa o una via è sbagliata. E Cristo rimane per sempre il grane Amico di tutti: “Vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi”.
Il nome del nostro piccolo Re
“Viviamo da figli o viviamo da schiavi? Viviamo da persone libere oppure secondo la logica mondana,corrotta?” chiede Papa Francesco. – La libertà ci fa sentire veramente liberi quando rispondiamo alla nostra responsabilità di vivere bene il nostro tempo. Stare con Cristo, il nostro piccolo Re, agire insieme a Lui, seguendo la strada che ci indica, è la scelta più sensata che possiamo fare in questo nuovo anno.
Coltivare i doni facendo il bene
Dio, sorgente e principio di ogni benedizione, ogni giorno effonde su di noi i suoi doni come semi. A noi la responsabilità di farli crescere con le buone opere: le opere di misericordia, che abbiamo opportunità di compiere sempre.
Giornata Mondiale della Pace 2019
52ma Giornata mondiale della Pace 2019: «La buona politica è al servizio della pace… Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace». Ogni giornata mondiale della Pace è posta sotto il sigillo della Madonna, Regina della pace. A Lei rivolga il mondo invocazioni per ottenere il dono della Pace. E lei, come e più di una Mamma, desidera che ogni giorno di questo nuovo anno sia ricco di quella Pace che l’Eterno offre a te, donna o uomo di buona volontà! PACE A TUTTI.
Storie di eroi qualunque
Sabato 29 dicembre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trentatré onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, nella promozione della cultura e della legalità. Belle storie di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. – La consegna delle onorificenze avverrà nel 2019, non è ancora stata resa nota la data.
Festa della Santa Famiglia 2018
Nella Santa Famiglia di Nazareth si sviluppa il piano di Dio per salvare l’umanità: in essa ci fu apertura piena e docile alla Volontà divina, rispetto totale tra le persone, amore senza confini tra loro. Perciò la Santa Famiglia di Nazareth resta il prototipo e il principio dell’umanità nuova. S. Alfonso commentava: “In quella santa famiglia non vi erano né servi, né serve. Un solo servo vi era in questa casa, ed era il Figlio di Dio, che volle farsi figlio dell’uomo, cioè di Maria, per farsi umile servo, e qual servo ubbidire ad un uomo e ad una donna: “Ed era sottomesso a loro”.
La Regina Elena e il terremoto di Messina 1908
La regina Elena di Savoia, durante i tre drammatici giorni trascorsi a Messina nell’immediatezza del disastroso terremoto del 1908, incantò la Nazione italiana prodigandosi a soccorrere i poveri sopravvissuti. La regina fu additata quale «suora di dolce conforto», esempio di umile partecipazione alla sventura di molti, facendo finanche allestire una infermeria di fortuna sulla regia nave che aveva il suo nome. – In suo onore la città dello Stretto, con profonda gratitudine, ha fatto erigere nel 1960 una statua in marmo bianco di Carrara, opera dello scultore toscano Antonio Berti, a ricordo di ciò che la “regina di carità” rappresentò nei giorni bui del terremoto del 1908. E’ dichiarata Serva di Dio.
Santi, chiese e terremoti
La fede, nutrita di preghiere e di gesti devoti, perché non ci difende da questi sconvolgimenti? – A questa ed altre domande la gente comune attende una risposta “sensata”. “I santi sono gloriosi in cielo, ma in terra camminano con il loro popolo!” – Se si mette in moto la solidarietà fraterna, tutto il resto si comprenderà alla luce flebile ma stabile, della fede e della preghiera.
La canna che diventò dolcissimo flauto
Dio ci ha ridonato la gioia nella nascita del suo Figlio tra noi. Ora Egli attende che noi diffondiamo nel mondo quella gioia che riscalda ancora il cuore dell’uomo. – Che bello poter diventare strumento di Dio che suona, canta e prega per portare la gioia, la pace, la riconciliazione tra gli uomini feriti dalle disavventure della vita e ancor di più dalle ferite del peccato!
La storia di Giuseppe e del pastore scorbutico
Dio ci vuole incontrare tutti e la grotta di Betlemme è il luogo privilegiato del nostro incontro con Lui, dell’incontro di Dio con l’uomo.
– Qui l’uomo è invitato silenziosamente a lasciare cadere la cattiveria e l’indifferenza che gli riempie il cuore.
– Quel bambino adagiato sulla paglia è il Figlio dell’Altissimo, che non ha esitato di abbassarsi al punto da incontrare l’uomo; anzi a diventare egli stesso uomo. Ma ora è l’uomo che deve desiderare e impegnarsi ad essere e vivere come figlio di Dio.
Stille Nacht, heilige Nacht
“Stille Nacht, Heilige Nacht!” – Questo canto, tradotto e adattato in quasi tutte le lingue del mondo, fa subito respirare la magica atmosfera dell’intimità del Natale. La sua origine fu una improvvisazione nella notte di Natale con il piccolo coro della parrocchia e gli autori
furono il parroco padre Mohr e l’amico Franz Gruber maestro elementare che suonava la chitarra. Un umile origine, ma quanta gioia ha portato e continua continua a portare questo dolcissimo canto!
Come dono di Natale un ambulatorio per senzatetto e pellegrini
Bastano i piccoli segni di elemosina? No, ci vogliono opere. E per fare le opere ci vuole fantasia e soprattutto sinergia di forze indirizzate all’unico obiettivo: aiutare realmente il bisogno dei poveri. – Papa Francesco ha pensato ad un nuovo ambulatorio per senzatetto e pellegrini e questo Natale Papa Francesco dona ai senzatetto un ambulatorio medico-sanitario sotto il colonnato di San Pietro: “Ambulatorio-Madre di Misericordia”.