Perdonare l’ingrato. – L’ arcivescovo francese di Parigi, Mons. Sibour, fu assassinato il 3 gennaio 1857 nella cattedrale di Notre-Dame, durante la festa di Santa Genoveffa, da un ex sacerdote di nome Jean-Louis Verger, che aveva beneficato il giorno prima: “Perdono di cuore! Aiutate quell’uomo e la sua famiglia!”.
Autore: Salvatore Brugnano
La grammatica e la pratica
Naufragati più che sbarcati, e poi salvati, accolti, asciugati, vestiti e nutriti dalla solidarietà di un’intera comunità, quella di Torre Melissa, vicino Crotone. – Dice il proverbio: “Tante volte vale più la pratica della grammatica”. La pratica che ci porta a guardare diritto negli occhi chi ha bisogno, non dovremmo mai trascurarla. Non numeri o regole, ma persone da salvare. E bisogna sempre salvare chi sta veramente in difficoltà. A Crotone la solidarietà non è stata “buonismo”, ma vera umanità.
La rotta viene dal cielo
Quante volte nella via dello spirito facciamo da soli e magari ci illudiamo di farcela. E poi dobbiamo registrare puntualmente la nostra sconfitta. – «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8, 12). Gesù lo ha detto a chiare lettere; e senza di Lui non andremo lontano. – L’umiltà ci salverà dai nostri fallimenti. – Chi segue il Signore, avrà la luce della vita.
Eroi cattolici della Resistenza italiana
“Eroi cattolici della Resistenza italiana”, un articolo su L’Osservatore Romano, evidenzia la fede piena di coraggio che ha animato vari cattolici a scendere in campo nei venti mesi dei due terribili anni 1943 e 1944, che alimentarono, sino al 25 aprile 1945, la Resistenza degli italiani agli invasori tedeschi e ai loro complici fascisti. – In quella lotta, che non fu condotta soltanto a colpi di fucile ma anche con infiniti gesti di pietà umana, civile e religiosa, i caduti furono circa 50 mila su 180-200 mila combattenti di cui 65-80 mila cattolici. Tra essi Giuseppe Cederle, Giancarlo Puecher Passavalli e Renato Vuillermin.
Papa Francesco e i giovani carcerati a Panama
Durante la GMG di Panama, conclusasi ieri, Papa Francesco ha voluto incontrare i giovani carcerati dando loro un messaggio pieno di dignità e di speranza: “Dio vi vede come figli”. E poi ne ha confessato alcuni. – Un evento davvero unico con preghiere, riflessioni, canti, emozioni intense. Così per la prima volta la liturgia penitenziale di una GMG si è svolta in un carcere minorile, “Las Garzas” de Pacora, dove ci sono 180 giovani. La Gmg di Panama ha testimoniato con questo speciale incontro che a tutti può essere data una nuova possibilità.
Ritrovare Dio è ritrovare l’uomo
Ogni domenica ci raduniamo per ascoltare la parola di Dio e viverla. È una parola che ci impegna a formare, nonostante le nostre diversità, un solo popolo e un solo corpo: quello di Cristo. In questa settimana lo abbiamo visto e sperimentato: da una parte la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani e dall’altra la grande avventura dei giovani di tutto il mondo a Panama. La fede ci invita e ci guida all’unità, mentre il mondo e i suoi interessi di parte, il razzismo e il totalitarismo vogliono mantenere ostinatamente divisioni nella umanità: la questione dei migranti, i razzisti di ogni colore, i genocidi di ieri e di oggi.
La pagella cucita nell’abito
Un libro della anatomopatologa Cristina Cattaneo, ‘Naufraghi senza volto’ racconta la dolorosa operazione della ricognizione dei corpi dei migranti morti in mare, in particolare nei naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015. In particolare, sta emozionando il mondo la storia della pagella cucita nell’abito di un ragazzo del Mali, come un lasciapassare per un futuro di speranza. – Cristina Cattaneo è professore ordinario di Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense).
I Santi Patroni della GMG di Panama
La 34.ma Giornata Mondiale della Gioventù, in corso a Panama, ha i suoi Santi Protettori. l’italiano san Giovanni Bosco (1815-1888), la nicaraguense beata suor Maria Romero Meneses (1902-1977), il salvadoregno sant’Oscar Arnulfo Romero y Galdámez (1917-1980), il polacco san Giovanni Paolo II (1920-2005), il messicano san José Sanchez del Rio (1913-1928), il messicano san Juan Diego (1474-1548), la peruviana santa Rosa da Lima (1586-1617), il peruviano san Martino de Porres (1579-1639). Tutti possiamo camminare con loro: sono guide.sicure.
Salvò mille bambini ebrei dallo sterminio
Il 28 dicembre 2018 è morto a Parigi. all’età di 108 anni Georges Loinger, il partigiano che salvò mille bambini ebrei dallo sterminio. Infatti durante lo sterminio degli ebrei, Georges Loinger, salvò migliaia di bambini, strappandoli dai lager dove avrebbero trovato morte certa. Con la nave Exodus nel 1947 portò in salvo migliaia di ebrei, imbarcando ben 4.500 ebrei e facendo rotta verso la Palestrina.
Giovani italiani alla GMG di Panama
La GMG 2019 di Panama ha come tema: “Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38) e conclude il percorso triennale delle Giornate Mondiali della Gioventù (dal 2017 al 2019) voluto da Papa Francesco – Nel 2017 il tema è stato: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (Lc 1,49) e nel 2018: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (Lc 1,30). – I giovani di tutto il mondo si confrontano Con Maria la Madre di Dio e Madre nostra.
La vedova che serviva il caffè
Una comunità è unita non solo nella fede espressa nelle parole o nelle preghiere, ma nella solidarietà di aiutarsi l’un l’altro e insieme aiutare a rendere stabile e credibile la comunità stessa. Come una famiglia. – Può capitare, e di fatti capita, che alcuni o molti restino a guardare gli altri che si impegnano a costruire la propria comunità, magari commentando maliziosamente e dicendo parole non proprio caritatevoli verso i propri fratelli che lavorano… Il Il Signore diriga i nostri cuori nell’amore di Dio e nella pazienza di Cristo.
Non sempre si ha l’obbligo di dare l’elemosina
A volte capita che si deve dire di NO a dare una elemosina, specie a chi chiede, anche con insistenza, per fini non giusti. Questo può causare qualche scrupolo, ma il cristiano non è obbligato a dare sempre qualcosa a chi chiede, soprattutto se è evidente che si tratti di cosa non buona. Lo stesso Gesù, che aveva compassione dei malati, si è rifiutato di fare segni (miracoli) dove non c’erano le condizioni: «Egli non fece molti miracoli, a causa della loro incredulità» (Mt 13,58).
Meno male che c’è la mamma
L’intervento di Maria presso il suo Figlio alle nozze di Cana mostra la cura della Madre verso gli uomini. È una cura attenta ai nostri bisogni più veri: Maria sa di che cosa abbiamo bisogno! Lei si prende cura di noi, intercedendo presso Gesù e chiedendo per ciascuno il dono del “vino nuovo”, cioè l’amore, la grazia che ci salva. Lei intercede sempre e prega per noi, specialmente nell’ora della difficoltà e della debolezza, nell’ora dello sconforto e dello smarrimento, soprattutto nell’ora del peccato («Prega per noi, peccatori»). – Pregare Maria non è solo galateo, ma esigenza della vita cristiana. Maria, che ebbe cura di Gesù, oggi si prende cura con affetto e dolore materno del nostro mondo cristiano diviso e dell’umanità intera ferita dal peccato.
La benedizione degli animali
Nella festa di sant’Antonio abate (17 gennaio) c’è stata dappertutto la benedizione degli animali domestici o di lavoro. – Sant’Antonio abate, patrono degli animali, ma nemico del demonio, che cercava continuamente di attaccarlo sia fisicamente che spiritualmente. – Sant’Atanasio. nella sua Vita di Sant’Antonio, ricorda vari episodi che poi il folclore religioso ha messo in musica e canti popolari.- La benedizione degli animali oggi, tempo in cui l’attenzione verso la natura e il creato sono molto importanti, potrebbe diventare un’occasione di educazione ambientale, che va ben al di là dell’affetto per il proprio animale domestico.
Cercate di essere veramente giusti
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2019 ha come tema di fondo «Cercate di essere veramente giusti», un versetto della Bibbia in Deuteronomio 16, 18-20. Il cammino di preghiera per l’unità dei cristiani è iniziato nel lontano 1907. I frutti ci sono, ma ancora c’è tanto da fare. – «Cercate di essere veramente giusti»: bisogna ritrovarsi uniti sotto la croce di Cristo, invocando sia la sua grazia per combattere l’ingiustizia, che la sua misericordia per i peccati che hanno causato la nostra divisione.
Sarà Santa una laica stimmatizzata
Ben 17 donne e solo donne negli ultimi decreti “di santità” di Papa Francesco; questa volta nessun uomo. Su tutte a beata Marguerite Bays (1815-1879), laica terziaria francescana, svizzera del Cantone di Friburgo, che prossimamente sarà proclamata santa. Ebbe sofferenze ed esperienze mistiche: rimaneva immobilizzata a letto con estasi ogni venerdì alle ore 15 e per tutta la Settimana Santa; sulle sue mani, sui piedi e sul costato apparvero le stimmate, accertate da un’indagine medica che attestò l’origine misteriosa delle ferite. – Approvato anche il martirio di 14 suore francescane uccise durante la guerra civile spagnola: sanno dichiarate Beate.
Finché morte non ci separi
Gesù ha insegnato espressamente che nella resurrezione gli umani “non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli” (Marco 12,25). Quindi non ci saranno né uomini e né donne, né mariti e né mogli, perché tutti saranno come gli angeli di Dio. Ma i fedeli cristiani amano pensare all’amore eterno come prolungamento di quello terreno. E’ vero che San Paolo avverte che tutto finisce e solo l’Amore resterà. L’Amore è Dio, nel quale tutti saremmo immersi in piena felicità. Siamo stati creati per Dio, e Lui sarà la nostra eterna felicità che godremo INSIEME”.
Solidarietà a Como, città di Confine
A Como resta vivo e operante il ricordo di don Renzo Beretta, ucciso 20 anni fa da un migrante che non si era sentito accolto; un migrante, uno dei tantissimi che gli chiedevano aiuto. Oggi la Caritas lancia un nuovo progetto finanziato dalla Cei con i fondi dell’8 per mille. Como apre le porte ai poveri nel ricordo di don Beretta.
Un Beato Redentorista tra schiavi e lebbrosi
I Redentoristi di tutto il mondo rendono grazie a Dio per il dono e la vita del Beato Pietro Donders che è stato un canale dell’amore misericordioso di Dio per i fratelli più emarginati, specialmente per i lebbrosi e gli schiavi. Pietro Donders fu un vero uomo di Dio ed oggi ancora può ispirare su come impegnarsi nel servizio de i più abbandonati. La sua azione è per noi un invito a prendere sul serio la chiamata cristiana del nostro battesimo: essere profeti in mezzo alle realtà umane.
Domenica del Battesimo di Gesù 2019
Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».- L’uomo nuovo per la nuova umanità! Dice San Leone Magno: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”.