“I bambini ci danno lezioni conitnue: perché si fidano di mamma e papà e non hanno paura di dipendere da loro”. Un bel richiamo per gli adulti che del loro Padre celeste non hanno tanto fiducia. – Gli adulti dovrebbero impegnarsi a comprendere di più i bambini e non mortificarli con pose fin troppo moralistiche. Una società senza bambini è triste e grigia! – La Madonna benedica le nostre famiglie e assista i loro figli, come ha assistito il Bambino Gesù.
Autore: Salvatore Brugnano
Buone opere come vanità
La tangente della vanità delle buone opere, un pericolo per chi vuol fare il bene. – Come si fa a pagare una cena duecento euro e poi far finta di non vedere un uomo affamato all’uscita dal ristorante? E come si fa a parlare di digiuno e penitenza e poi non pagare i contributi alle collaboratrici domestiche o il giusto stipendio ai propri dipendenti ricorrendo al salario in nero? C’è il rischio continuo di cadere nella tentazione della «tangente della vanità» delle buone opere. (Papa Francesco). – “Quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. (Mt 6, 1,3-4).
Un cameriere guadagnò un ristorante
Una simpatica storia riferita a un Napoleone in difficoltà, insegna che è utile accogliere chi è in difficoltà. La Lettera agli Ebrei, nella Bibbia, ricorda al cap 13, 2 “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Gesù stesso si nasconde nel povero, nell’affamato, nella vedova, nel figlio abbandonato e così via. Accogliendo loro, accoglieremo Gesù; riceveremo il centuplo sulla terra, e poi il paradiso.
Il Padre misericordioso
La nostra società deve cercare la riconciliazione con la vita nella famiglia voluta da Dio: papà, mamma, figli. – No all’utero in affitto, nuova frontiera dello schiavismo, mero atto commerciale, che prevede lo sfruttamento di donne, spesso in stato di indigenza, per realizzare il capriccio egoistico di alcuni soggetti e per sviluppare il business degli allevamenti di essere umani”. Alcune organizzazioni ormai non hanno alcuna vergogna di offrire “listini” di donne disposte ad affrontare una gravidanza per conto di altri soggetti (coppie etero sterili, coppie omosessuali, single). La misericordia del Padre celeste scenda sulla famiglia e su chi la cerca con cuore sincero.
La famiglia ostaggio di politiche contrapposte?
Al XIII Congresso mondiale sulla Famiglia in corso a Verona, il vescovo della città, Monsignor Giuseppe Zenti, ha detto con chiarezza: “In comunione con la Chiesa e con Papa Francesco desiderio dire che la famiglia è mirabilmente descritta nella Bibbia come unione tra un uomo ed una donna che generano i figli. La Famiglia è un’opera d’arte di Dio. Ci sono altre forme come le unioni civili che hanno un grande valore: non ci deve essere scontro, ma dialogo e rispetto reciproco”. – Una preghiera quotidiana della famiglia e per la famiglia aiuterà credenti e non credenti a rispettarsi serenamente.
India. Sentenza riparatrice in beneficenza ai poveri
“I poveri li avrete sempre con voi”, avverte Gesù (Marco 14, 7). Per vederli, i poveri, bisogna avere occhi e cuore, come chiesa, comunità e società. Solo se siamo disposti a vedere con il cuore, troveremo le tante vie della solidarietà, come quella di questa storia dei nostri giorni: devolvere in cibo e altri aiuti umanitari ai bambini poveri e orfani il risultato dei contenziosi legali che affliggono quotidianamente tanti esercizi pubblici, aziende di lavoro e privati cittadini.
Pastore buono e sentinella
Mons. Munzihirwa, testimone della verità, simbolo della resistenza pacifica di un popolo che dice NO alla guerra. – Denunciò in modo chiaro il Ruanda, colpevole di «un saccheggio in atto da 30 anni» con il sostegno «di alcune potenze occidentali che si sarebbero servite della sua posizione geografica per assicurarsi il controllo sul futuro politico, economico e strategico del Congo». Era un testimone particolarmente scomodo e, per questo, andava eliminato. Si attende con fiducia il riconoscimento ufficiale del martirio.
Imparare dalle fragilità
Dalla storia dei due vasi cinesi impariamo che le nostre fragilità, le nostre “crepe”, dalla misericordia di Dio possono essere trasformate in dono per gli altri. Basta affidarsi a Lui. Anche il peccato, perdonato e redento, aiuta a costruire una vita nuova e bella. – Il segreto di una vita matura è riparare le ferite degli uomini e del mondo, farsi balsamo per quelle ferite, anche quando sembra che non possano guarire (cit).
Guarire dalla depressione con la fede
Diceva padre Giovanni Semeria (1867-1931), di cui è in corso il processo di beatificazione: “Le malattie sono tutte brutte, i malati bisogna compatirli tutti e sempre. Ma la malattia della depressione compatitela molto”. – Grazie all’umiltà di chiedere aiuto in quel malessere e alla vicinanza assidua di varie persone riacquistò la salute e si diede alle opere di carità. E visse una vita piena. – Anche don Patricello, testimone dei nostri giorni, ne è convinto e incoraggia von la sua storia.
Il tempo e la conversione
Dio è paziente. Gli avvenimenti personali e pubblici possono diventare occasione per una riflessione, per cambiare i nostri pensieri, i nostri desideri e le nostre scelte operative. A ognuno Dio dà la sua opportunità. – Gesù annunzia: «Convertitevi: il Regno dei cieli è vicino». – Le tante tragedie che avvengono nel mondo ci richiamano all’urgenza di convertirci, perché non sprechiamo il tempo che Dio ci dona. Dio vuole la nostra salvezza finale.
La buona azione nobilita la persona
Purtroppo le buone azioni hanno un grande valore, ma uno scarso riconoscimento e l’apparenza sembra aver più valore. Ma la vita saprà rendere ragione al bene. Non scoraggiamoci di fare il bene! – Teniamo a mente l’insegnamento di Gesù: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli… Quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Matteo 6,1-3).
Gesù ci parla dalla croce
“Mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio” (1 Cor 1,22-24). – Dalla croce il Signore ci dice: “Figlio, chi mai al mondo ti ha amato più di me, tuo Dio?”
(Crocifisso dipinto dal giovane avvocato S. Alfonso Maria de Liguori nel 1719).
L’amore e i suoi gesti
Papa Francesco invita, in questa quaresima, di avere occhi e cuore per aiutare i bisognosi. L’altro è uno per noi, è una opportunità perché possiamo crescere in umanità. Compiere i gesti dell’amore. È importante il gesto, aiutare chi chiede, guardandolo negli occhi e toccando le sue mani. – Santa Teresa di Calcutta: “Forse non potrò mai risolvere il problema della povertà per tutti i poveri del mondo, ma per questo povero che ho davanti devo fare tutto quello che è nelle mie possibilità!”.
Tutti sono chiamati a pentirsi e convertirsi
Don Maurizio Patriciello, presentando questa incredibile storia, ha detto che Santino Di Matteo si è macchiato le mani di sangue, ma che ha deciso di risalire in maniera faticosa la china, allontanandosi dal peccato dopo la sua conversione. E il pentito Di Matteo confida: “Ho incontrato un sacerdote che si è rivelato per me un vero amico, un fratello e un padre allo stesso momento. Risalendo negli abissi in cui ero caduto, il cielo diventa sempre più limpido.” – Così, nonostante una storia di mafia durissima da ricordare, Santino Di Matteo resta protagonista e artefice del suo nuovo destino con il suo pentimento e la sua conversione. – Tutti sono chiamati a pentimento e conversione.
La forza delle parole
Le parole hanno una loro forza; hanno il potere di distruggere e di creare. Le medesime parole proferite da bocche diverse acquistano significati differenti, persino antitetici e scatenano confusione. Cerchiamo di sfruttare il potere della nostra parola, usandola per il bene, e soprattutto permettiamo alla Parola di Dio di operare quello che Egli vuole.
Solidarietà creativa dei giovani
Solidarietà può essere benissimo un altro nome di Dio. Condividere un gesto d’amore, anche se piccolo, ci rende testimoni di Lui, che è l’Amore. Un piccolo gesto di amore, diceva Santa Teresa di Calcutta, forse non cambierà il mondo, ma renderà più credibile l’umanità che ognuno sta vivendo. – “Date e vi sarà dato”: per una persona che soffre, anche solo un sorriso, una parola gentile, un abbraccio… comunque vada sarà una bellissima cosa per tutti! A volte ci si dimentica quanto bene possa fare un sorriso!
Una vita trasfigurata
rrore e speranza ogni giorno nella vita, anche di questi giorni. La strage delle due moschee in Nuova Zelanda si unisce alle tante violenze che si perpetrano ogni giorno in tutto il mondo. E la speranza che viene dai giovani che protestano e scioperano in tutto il mondo per spingere a prendere decisioni circa i tragici cambiamenti climatici. Due facce della stessa medaglia della vita. L’uomo ha avuto in dono la vita perché la trasfiguri nella sua dignità più alta e ami e rispetti il creato perché lo possa consegnare trasfigurato dal bello alle future generazioni. Anche questa è Quaresima. Anzi, senza questo impegno non c’è quaresima che valga.
Beati nove seminaristi martiri spagnoli
Con la santità della loro vita, i nuovi beati seminaristi martiri parlano alla società di oggi e soprattutto alla Chiesa di oggi. Essi erano giovani: il più anziano aveva 25 anni, il più giovane 18. Con il loro sangue hanno fatto grande la Chiesa e hanno dato splendore al sacerdozio. Oggi c’è bisogno di preti onesti e irreprensibili che portino le anime a Dio e non causino sofferenze alla Chiesa e turbamento al popolo di Dio con scandali che sembra non finire più.
Ad Ariccia gli Esercizi spirituali del Papa
Con gli occhi di Dio per cambiare la città, Ad Ariccia gli Esercizi spirituali del Papa. – Solo la testimonianza, animata dal fuoco dello Spirito è l’unica fiamma capace di arrestare la «vampa devastatrice del mondo» e ricostruire la città. “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori (Salmo 127). – «Non guerre, non distruzione, non sopraffazione, ma preghiera, opere di giusto progresso, di vera bellezza, di lavoro e di pace!»
Ma Dio perdona tutto?
Ma… i delitti in famiglia, Dio li perdona? Nella vita di Don Orione c’è la bella storia dell’uomo che aveva ucciso la propria madre avvelenandola. – Su un ciglio di strada, appena rischiarato nella notte invernale, l’apostolo della carità, Don Orione, raccolse la confessione del penitente più bisognoso della misericordia di Dio e della sua pace. – Dio vuole sempre perdonare… ma l’uomo vuole essere perdonato?