Un tabaccaio di Prato, con la tessera del Pci, ha vissuto una vita santa, tale da essere chiamato “servo di Dio. Renzo Buricchi (1913-1983) veniva chiamato il «santo laico» che vendeva caffè e sigarette. Dietro il bancone parlava di Gesù, dell’eternità e della natura. Oggi a lui si ispirano i circoli spirituali per tradurre la sua semplice ma ricca spiritualità nel quotidiano. – Nella Cattedrale di Prato il vescovo Giovanni Nerbini, che ha dato l’annuncio ufficiale dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione del «santo laico», ha riconosciuto: “Egli è stato strumento per un’opera più grande di lui!”.
Autore: Salvatore Brugnano
Mai vergognarsi di appartenere a Dio
Quando il vento è favorevole certi amici sono sempre presenti; ma appena la fortuna gira le spalle, ecco che non ti riconoscono più. Gesù ammonì i suoi “entusiasti” discepoli: «Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi!» (Mc 8,38).
Due Case editrici muoiono e risorgono
Le Edizioni Dehoniane Bologna e Marietti 1820 hanno trovato l’acquirente all’asta tenuta lo scorso 15 giugno e continueranno ad operare in Bologna. Ha vinto l’asta un progetto presentato da Alberto Melloni, docente di Storia del cristianesimo e segretario della Fondazione per le Scienze religiose, «a nome degli investitori che vogliono fare rivivere gli storici marchi di Edb, Marietti e Edb Scuola». Un risultato importante, anche tenendo conto che le aziende rimarranno sul territorio bolognese. Il cardinale Zuppi invita a «guardare al futuro: non solo a conservare, ma anche rilanciare perché abbiamo tanto bisogno di cultura e di cultura religiosa».
Beati 27 martiri spagnoli proclamati a Siviglia
A Siviglia, sabato 18 giugno, sono stati proclamati Beati 27 martiri spagnoli per lo più domenicani. Il Cardinale Marcello Semeraro ha ricordato che anche oggi ci sono le persecuzioni. – “Quella del cristiano nel mondo non è mai una situazione comoda e facile, guardiamo alla vita dei martiri perché la speranza si fa più solida quanto più dure sono le prove da sopportare per amore di Dio”. La sua forza, Dio la rivela proprio nei deboli e anche agli inermi egli dona la forza del martirio”.
Corpus Domini 2022, per la vita del mondo
La solennità del Corpus Domini è onorata dalla Processione Eucaristica in ogni città e , in molti luoghi. è rallegrata da bellissime infiorate che esaltano il Mistero dell’Eucaristia. E’ onorare il Corpo di Cristo sacrificato per noi; ma il cristiano non può dimenticare che la Carne di Cristo è quella dei sofferenti, dei malati, dei profughi che bisogna onorare con ogni rispetto e amore.
Quando l’imprevisto crea un nuovo avvenimento
Tutti ricorderanno che a Cana di Galilea, durante un festa di matrimonio, che durava alcuni giorni, e a cui partecipavano anche la Madonna e Gesù con i suoi discepoli, venne a mancare il vino. Questo imprevisto spinse la Madonna a chiedere a Gesù di intervenire, per evitare una brutta figura agli sposi e agli organizzatori del pranzo di nozze. – Gesù, dopo una “strategica” iniziale riluttanza, disse ai servi di riempire le giare di acqua e poi di attingerne e portarne al maestro di tavola. – Il Vangelo dice che il maestro di tavola restò stupito dell’ottimo vino, conservato fino a quel momento, mentre lo si sarebbe dovuto servire prima… – I discepoli al vedere quanto successo, credettero in Gesù: e l’acqua mutata in vino fu il primo miracolo di Gesù. – Ciò che non era previsto, divenne occasione della professione di fede dei suoi primi discepoli. — Succede che anche nelle più solenni cerimonie, come i matrimoni, accada l’imprevisto (gli anelli nuziali che non si trovano; persone che svengono, fotografi che cadono….) – Il reagire bene a questi inconvenienti, senza cadere nell’isterismo può venire solo da un cuore che vive l’evento “oltre la cerimonia” e sa trovare una rapida alternativa. – La piccola storia di oggi mostra la meravigliosa trovata di un re impegnato nella sua investitura: dinanzi all’imprevisto dello scettro che non si trova, egli imbraccia con fede un Crocifisso, vero scettro di amore e segno di servizio del popolo a lui affidato.
Quando le domande dei bambini mettono in crisi
San Charles De Foucauld ha vissuto il suo essere cristiano come fratello di tutti, a partire dai più piccoli. Non aveva l’obiettivo di convertire gli altri, ma di vivere l’amore gratuito di Dio, attuando l’apostolato della bontà” nei confronti di tutti: cristiani, musulmani, ebrei e idolatri” considerandosi loro fratello, “il fratello universale”. – Fratello Charles de Foucauld ci insegna ancora oggi l’essenzialità del Vangelo.
Quando il cuore si scontra con l’amore
Il mondo sembra sempre più incline a “seguire il cuore” anche in situazioni sbagliate, come le tante storie di amore rubato o comprato. – Già nel mese di ottobre 2014 Papa Francesco volle riproporre la bellezza dell’amore celebrando in S. Pietro il matrimonio-sacramento di tante giovani coppie di innamorati.
Beate 10 suore uccise dall’Armata Rossa nel 1945
Nel 1945 le Suore elisabettiane decisero di rimanere nei villaggi invasi dai sovietici”. Circa un centinaio sono morte in circostanze diverse, alcune delle quali attraverso il martirio. La guerra era finita, ma pian piano l’Armata Rossa avanzava portando con sé l’odio verso la religione: cappelle e chiese cattoliche furono profanate, sacerdoti torturati e brutalmente uccisi, suore violentate e atrocemente uccise anche loro. Lo stupro era diventato un’arma di umiliazione, ancora più feroce se la vittima era una religiosa consacrata al Signore. Dinanzi alla possibilità di fuggire esse hanno scelto di restare a servire e quindi il martirio: IoAppartengo a Gesù… Lui è il mio sposo”.
Nel segno della Trinità, la beata Itala Mela
Tra i Santi e beati vissuti nel segno della Trinità, c’è la bella figura della beata Itala Mela, che fece il suo sofferto e poi felice cammino dall’ateismo agli onori degli altari culminati a La Spezia sabato 10 giugno 2017, quando ebbe luogo la sua beatificazione. Itala Mela nata nel 1904 da genitori non credenti, nel 1920 perse un fratello di appena 9 anni, esperienza che la portò alla convinzione dell’ulteriore prova dell’inesistenza di Dio. Ma il Signore le concesse una particolare esperienza della Trinità, conducendola nel cuore del Mistero. E da questa esperienza mistica nascerà in lei il voto di far conoscere la Trinità a tutti.
Una curiosità su Sant’Antonio di Padova
Non trovi marito? Prega sant’Antonio. La tradizione è nota nei luoghi antoniani e ancor più in Portogallo e America Latina. Una manifestazione di religiosità popolare che incrocia i bisogni e le domande esistenziali dei fedeli. I frati del Santuario di Padova, dove si celebra l’iniziativa, assicurano: “Vogliamo aiutare chi non ha ancora trovato la propria strada, affidandolo all’intercessione di sant’Antonio”. – Da sempre S. Antonio è nella schiera dei Santi “Pronubi”, cioè di quelli che concedono la grazia di un buon matrimonio.
Immersi nella Santissima Trinità
Il mistero della SS. Trinità è il mistero centrale della nostra fede. Dio, in tre Persone uguali e distinte, è pienezza di vita, di bellezza, di beatitudine, è comunione di amore. Impariamo a relazionarci con Essa dicendo con semplicità e stupore: “Nel nome del Padre che ci ha creati, e del Figlio che ci ha redenti, e dello Spirito Santo che ci santifica e ci guida all’eternità”. – “O santissima Trinità, concedimi che io ti cerchi desiderandoti, che ti desideri cercandoti, che ti trovi amandoti, e che ti ami trovandoti” (Sant’Anselmo d’Aosta).
Accostarsi al mistero della Santissima Trinità
Unità e Trinità di Dio è il mistero centrale della fede e della vita cristiana. Nell’unico Dio noi adoriamo tre persone, ma non come una addizione (1+1+1 =3), ma come una comunione d’amore (1x1x 1 = 1). – Una famiglia, che vive unita nell’amore, diventa l’icona più visibile del grande Mistero della Santissima Trinità. – «Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo – Un Dio innamorato degli uomini: il Padre coinvolto profondamente nella storia dei suoi figli, il Figlio che nel sacrificio della sulla croce ci rende la dignità di figli e lo Spirito Santo che ci guida verso l’eternità!
Salvare due bambini e morire
Rahhal Amarri conosciuto come Said, 42 anni, originario del Marocco e gestore del Lido di Castel Volturno, quando ha visto due bambini in difficoltà in mare, portati via dalla corrente, non ci ha pensato su e si è istintivamente tuffato per salvarli. Miracolosamente ci è riuscito, ma a riva non è più tornato. Un malore lo ha stroncato – Al gesto di Rahhal Amarri, conosciuto anche come Said, non è arrivato nemmeno il grazie dei salvati, poiché i bambini, assieme ai genitori, sono corsi subito via. – Il presidente della Camera Roberto Fico ha definito il gesto «eroico, che non possiamo dimenticare». – Gesù dice che non c’è amore più grande di chi dona la vita per l’altro: anche se si è trattato di un fatto istintivo. Segno di umanità vera e speranza di un buon futuro, come i volontari che espongono la loro vita per visitare e confortare i ricoverati della pandemia del coronavirus che ancora continua a preoccupare.
Vivere degnamente l’ordinario
Nella ordinarietà della vita quotidiana si sviluppa la vocazione fondamentale del cristiano: essere testimone dell’amore concreto, vissuto giorno per giorno nei piccoli gesti. Nell’amore e con l’amore anche le azioni più ordinarie si vestono di straordinarietà, anzi di infinito. Perciò tutti siamo chiamati a vivere degnamente l’ordinarietà quotidiana: è la via di di tutti noi.
La ricchezza ci isola dagli altri
L’esperienza della vita fa vedere molte persone mettono la loro ragione di vita nell’arricchirsi, e poi finiscono col non vivere bene insieme agli altri: si isolano, si chiudono e diventano sospettosi di tutto e di tutti. La nostra società consumistica e l’attaccamento ai beni materiali non ci aiutano a vivere in maniera vera: perché si finisce per vivere per le cose e non per l’umanità. E allora? Occorre costruire umanità e non accumulare ricchezze!
Intorno a noi altre presenze?
Tra i doni dello Spirito c’è quello di sperimentare la sua presenza di “consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo; nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto” (sequenza). – Una presenza che lo Spirito può assicurare attraverso “altre presenze” che per noi costituiscono dolci segnali di richiamo. Non tutti li percepiscono. Accogliere il segnale può far bene, a patto di guardare cosa indica il segnale ed evitare il rischio di fermarsi di guardare il dito che indica la luna e non la luna stessa, secondo il noto proverbio. Dio vuole salvezza e la felicità di tutti…. E tutto concorre al bene di coloro che amano Dio (San Paolo ai Romani 8,28).
Il beato Lenzini, martire dell’odio politico
Modena 28 maggio 2022. Don Luigi Lenzini è stato duchiarato beato, martire dell’odio politico. Viene così proclamato beato il sacerdote ucciso nel 1945 sull’Appennino emiliano dai comunisti, che soppressero altri ecclesiastici. Uccisi nel triangolo della morte nel 1945 furono il beato Rolando Rivi, don Giovanni Guicciardi, don Umberto Pessina e don Luigi Lenzini, beatificato lo scorso 28 maggio.
Pentecoste, 50 giorni: il dono dello Spirito
Sono passati 50 giorni dalla risurrezione di Gesù: “Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo, egli che tutto unisce, conosce ogni linguaggio. Alleluia”. – La liturgia ci invita a vivere la solennità odierna con tutta la gioia e lo stupore che provarono gli apostoli con Maria, nel Cenacolo, mentre lo Spirito Santo scendeva su di loro. – Anche per noi e per la Chiesa intera si rinnova il prodigio della Pentecoste, perché ritroviamo coraggio ed entusiasmo nel testimoniare nel mondo le meraviglie del Signore, il suo Amore che ricrea, il suo Spirito che dà la vita. – In questo momento storico il mondo ha tanto bisogno dello Spirito, per curare le ferite della lunga pandemia del coronavirus e della “crudele e sacrilega guerra” in corso tra Russia e Ucraina.
Facciamo amicizia con gli alberi
Papa Francesco dice spesso che abbiamo un Pianeta da custodire, e un grido ancora da ascoltare. Questo deve diventare anche un impegno di fede! – Si può ripartire dalla situazione in cui ci ha messo la pandemia del coronavirus per il rispetto della natura. Nei mesi di chiusura totale il nostro pianeta ha ripreso a respirare, l’aria si è purificata, le foto satellitari hanno evidenziato il miglioramento sensibile dell’eco sistema nelle zone altamente inquinate. Gli animali selvatici hanno trovato il coraggio di circolare liberamente. E tanti, ma tanti, erano contenti di poter ascoltare il cinguettio degli uccelli e non il sottofondo assordante del traffico. – Papa Francesco nella “Laudato sì” (2015) a suo tempo aveva richiamato fortemente all’impegno per il rispetto del creato, che non è nostro, ma che ci è stato affidato e noi dobbiamo consegnare ai posteri in buona salute.