Fede e dintorni

LA STORIA DI DUE GIOIELLI

Quando arriva il momento della morte di persone a noi care, pensiamo a Dio che ha dato il suo Figlio Gesù alla Vergine Maria, destinandolo a morire per l’umanità. E Maria accettò con fede questa spada di dolore: “Eccomi sono la serva del Signore!” – Ciò che Dio ha fatto con Maria, in varia misura lo fa con tutti noi: richiamare a sé le persone a noi care. Sarà doloroso, ma questa è la vita della vita; e la nostra risposta sarà l’impegno a metterci con fiducia nelle sue mani di Dio, che sono quelle di un Padre amoroso.

Attualità Fede e dintorni

DEFUNTI OLTRAGGIATI: RITROVARE LE PAROLE DELLA FEDE

A quanto venuto alla luce al cimitero di Tropea nei giorni scorsi circa le tombe di alcuni defunti, oltre a invocare verità e giustizia, occorre riproporre, in semplicità, le parole della fede e la forza convinta della preghiera per un rinnovato suffragio ai defunti e di perdono a “coloro che non sanno quello che fanno” – Dice Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno”. (Gv 11,25-26) – I cristiani fanno preghiere e gesti sacri per intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che li hanno preceduto nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della risurrezione. «La morte di Cristo ha conferito alla nostra morte un carattere nuovo. – Dio ha convertito la fine in un nuovo inizio, in passaggio alla vita nuova. Ecco perché dobbiamo gettare il nostro cuore oltre il muro della morte, certi della Risurrezione di Gesù.

Fede e dintorni

ACCOLTO IN PARROCCHIA DOPO AVER RUBATO LE OFFERTE

Compassione e misericordia per chi ruba in stato di necessità: mangiare resta un diritto fondamentale e l’uomo oggi non può ignorarlo. L’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” spinge a gesti concreti di fraternità: «Fratellanza vuol dire mano tesa; vuol dire rispetto; vuol dire ascoltare con il cuore aperto… E perciò un mondo senza fratelli è un mondo di nemici». – Il giovane afgano Fereidoun di religione musulmana, protagonista di questa storia, confidandosi con alcuni collaboratori vicini al sacerdote alla fine ha detto: «Benedico le telecamere, perché Dio, nonostante il mio gesto, le ha usate per aiutarmi».

Fede e dintorni

GIORNATE DA CONOSCERE E VIVERE

Giovedì 4 febbraio 2021 è stata la prima Giornata internazionale della fratellanza umana nata dallo storico incontro vissuto un anno fa ad Abu Dhabida Papa Francesco e da altri Capi religiosi. Ad Abu Dhabi ci fu un nuovo inizio per la Fratellanza umana: e sono stati realizzati dei passi in avanti. – La pandemia in corso e le restrizioni che comporta non ha permesso l’incontro “in persona” dei vari inviati. Si è potuto realizzare, però, un evento virtuale con papa Francesco, lo sceicco Mohammed Bin Zayed, il grande imam Ahmad Al-Tayyeb, il segretario generale ONU António Guterres. Nell’occasione è stato assegnato il Premio Zayed ad António Guterres e Latifa Ibn Ziaten: un premio per la Fratellanza umana”.

Fede e dintorni

GESÙ SI CHINA SUL NOSTRO DOLORE

Il Vangelo è per la vita e per la gioia nel mondo. Gesù si china sul nostro dolore per cambiarlo in speranza. Dio non vuole la sofferenza, ma ne fa occasione per liberarci dal peccato e per poter vivere in lui. Persone liberate e perdonate sono il segno dell’avvento del regno di Dio sulla terra. – Oggi, 7 febbraio 2021, la 43a Giornata Nazionale per la vita, con tema “Libertà e Vita” – Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire? – Libertà e Vita sono doni di Dio e compiti affidato all’uomo, perché l’umanità continui a vivere e svilupparsi nel disegno del suo Creatore.

Fede e dintorni

DIO CI PARLA NEL SILENZIO

Per poter ascoltare Dio che ci parla impariamo a ritagliarci ogni giorno uno spazio di solitudine per ritrovarci a tu per tu con Lui nella preghiera. Allora anche i nostri discorsi acquisteranno in profondità. – Signore, insegnaci a fare silenzio interiore: silenzio dei pensieri e delle parole, per lasciare che tu solo occupi il nostro cuore.

Attualità

LA VITA DI MIO FIGLIO NON HA PREZZO

A questa storia occorre dare attenzione, come anche a quelle notizie apparentemente minori, secondarie, e che invece hanno ben altra natura. E’ una storia straordinaria: quella di un padre che vuole verità e giustizia, rinunziando ad ogni forma di risarcimento, anche se milionario, perché “la morte di un figlio è senza prezzo e l’anima di un figlio non si compra”. – Un gesto naturale, ma tanto rivoluzionario, anche ai nostri giorni.

Fede e dintorni

METTERCI NELLE MANI DI DIO

Abbiamo bisogno di cercare la mano di Dio, come fanno i bimbi che cercano la mano del loro papà. – Ma Dio lo abbiamo cacciato dalla nostra vita e ora ci chiediamo: “Dov’è Dio?” E lo cerchiamo in surrogati della sua presenza: nello sport, nello spettacolo o in altro. – Occorre aiutare tutti a ritrovare Dio: basta essere segno e testimonianza viva della sua presenza. – Oggi Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare oggi il suo lavoro. Cristo non ha piedi ha soltanto i nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri.

Fede e dintorni

LA GIUSTIZIA CHE TUTTI VORREMMO

Siamo tutti alquanto diffidenti verso la giustizia che pratica l’uomo, perché egli cerca di ingannare la legge: “Fatta la legge, si trova l’inganno!” – A tutti è visibile l’agire degli avvocati che cercano ogni cavillo per evitare al proprio assistito la sentenza di colpevolezza, anche se in realtà lo è. – Riconoscersi colpevoli (se lo si è) è il punto di partenza per la rinascita umana. Solo un cuore pulito dalla colpa può riavere la gioia di una vita bella. – Lo sforzo da fare è di trovare in sé la colpa da purificare. In questo ci aiuta la Parola di Dio, l’insegnamento e l’aiuto di Gesù.

Fede e dintorni

LA LUCE DI CRISTO NELLE PERSONE CONSACRATE

Oggi, 2 febbraio, è la festa della Presentazione del Signore, una festa così vicina ancora al Natale, eppure già colma della luce della Pasqua.– Il Bambino Gesù che viene presentato al tempio è il Figlio Unigenito di Dio venuto a salvare l’umanità; è il nostro Salvatore. – In questa festa siamo invitati ad andare incontro a Lui con le nostre luci, a volte fulgide e altre volte smorte e tremolanti. – E quest’anno la pandemia del coronavirus ci limita nei segni sacri e nell’incontro con gli altri. – Oggi è la giornata della Vita consacrata, la XXV edizione: “Gesù non ci ha scelti e mandati perché diventassimo i più numerosi! Ci ha chiamati per una missione di gioia!” – Nella basilica di San Pietro, alle ore 17.30, Papa Francesco presiederà una Celebrazione eucaristica, spoglia dei segni e dei volti gioiosi che la illuminavano negli anni precedenti, ma pur sempre espressione di quella gratitudine feconda che caratterizza le vite dei consacrati.

Fede e dintorni

SACERDOTI EROICI: 1944 L’ANGELO DI MARZABOTTO

Le storie belle che riguardano i sacerdoti dovremmo conservarle e raccontarle ai più giovani sia per edificazione e sia pensando alla dimensione vocazionale, perché la nostra società continua ad avere bisogno di sacerdoti, di santi sacerdoti che guidino i fedeli all’incontro col Signore. – Ecco la storia di Don Giovanni Fornasini (1915-1944), l’angelo di Marzabotto, ucciso a San Martino di Caprara nel 1944. Il 21 gennaio 2021 Papa Francesco ha dato via libera di al riconoscimento del martirio: il parroco sarà presto beato. «Non era assolutamente un partigiano ma un sacerdote che aiutava tutti, che si è speso per chiunque avesse bisogno, senza guardare a condizione o parte politica. Un angelo, appunto, che per questo fu ucciso».

Fede e dintorni

GESÙ LOTTA CONTRO IL MALE

Oggi è la 68^ Giornata Mondiale per i lebbrosi. Lanciata da Raoul Follereau nel 1954, è stata poi allargata a tutte le malattie tropicali dimenticate. Oggi i malati di lebbra sono molto meno, ma la lebbra esiste ancora e con essa altre malattie tropicali dimenticate. Quest’anno, a causa del C0vid-19, potrebbe diventare un po’ la Giornata di tutti noi, per la pandemia in corso, dove tutti ci sentiamo emarginati da varie forme di lebbra. Il rimedio: impegnarsi per gli altri per ritrovare se stessi; diventare apostoli della carità per il pieno recupero della dignità umana e dei diritti di chi viene emarginato.

Curiosità dalla storia Fede e dintorni

RIPROPOSTO VECCHIO FILM SU SAN GERARDO

Rivedere il Transito (morte) di San Gerardo, pellicola del 1955 proiettata a migliaia di pellegrini in visita al Santuario di Materdomini, era diventato fino ad oggi una cosa impossibile. Nonostante P. Michele Clabrese abbia fatto, a suo tempo, la conversione in disco video elettronico, non avvenne la desiderata diffusione: solo proiezioni locali, come a Tropea nella chiesa del Gesù, in occasione della festa del Santo. – Il “Transito” finora non c’era sul web. Ci sono piccoli filmati, brevi biografie, feste e processioni… ma non il “Transito” storico, del 1955. A questa lacuna pone rimedio la pubblicazione odierna di Tropeaedintorni.it. Viva San Gerardo!

Attualità

SACERDOTI AL CAMPO DI STERMINIO

La nostra Memoria deve essere impegnata a non dimenticare le tante storie di eroismo e di puro amore che vengono ripescate nel mare nebuloso della storia e riproposte alla conoscenza di tutti, superando le ideologie che tendono a tacerle o a sottovalutarle. – La storia delle tre baracche dove la fede restò viva a Dachau: erano numerate con 26, 28 e 30 ed erano baracche “speciali”, destinate a sacerdoti e religiosi che, per vari motivi i nazisti hanno imprigionato, accanto agli altri, nel famigerato campo di concentramento. Ben 1.034 di essi vi hanno trovato la morte.

Attualità

IL BACIO DI GESÙ

Tra le quattro le vittime dell’esplosione del centro parrocchiale di otto piani avvenuta a Madrid il 20 gennaio scorso, c’è il sacerdote 36enne Ruben Perez Ayala morto dopo il ricovero in ospedale, a soli 6 mesi dalla sua ordinazione sacerdotale. Dal dolore di questo disastro è emersa una storia che sa di incanto e si ritrova nell’ultima lettera scritta dal sacerdote. Un bambino down diviene suo chierichetto e gli fa vedere come riceve baci da Gesù: un bambino che con la sua semplicità lo aiuta a capire che avvicinare gli altri al mistero della Salvezza comporta prima vivere il proprio incontro con Gesù.

Fede e dintorni

QUANDO MUORE UN BARBONE

Quante volte abbiamo letto di barboni o clochards che sono morti senza battere ciglio: abbiamo scrollato le spalle, forse abbiamo fatto una rapida preghiera… ma di certo senza cambiare niente in noi. – E poi avviene che qualcuno di questi ultimi della società muore nelle nostre vicinanze, persino accanto alle chiese o alle stesse strutture di beneficenza. E allora si comincia ad aprire gli occhi. – L’esempio e la dedizione dei volontari che si occupano di questi fratelli in difficoltà siano di stimolo a risvegliare la nostra coscienza. Storie di questo genere diventano per tutti come pietre di inciampo su cui si va a sbattere per scuotersi dal torpore esistenziale della vita. Il nostro prossimo ci dirà fino a che punto noi siamo umani.

Fede e dintorni

POESIA E MUSICA SALVERANNO IL MONDO?

E’ vero che i contenuti dei vari messaggi offerti all’Inauguration Day, preceduti dalla preghiera del gesuita Lee O’Donovan e conclusi con la benedizione invocata da un pastore protestante resteranno nella memoria. Ma per portare salvezza dovranno diventare “fede” ancorata in Colui che ci vuole tutti fratelli e non restare solo un richiamo estetico.

Fede e dintorni

UNA SUORA SALVA E GUARISCE DONNE IN FUGA

Il sorriso e la determinazione di suor Aziza di 62 anni, suora comboniana nata in Eritrea, rivelano un apostolato coraggioso e altamente umano: “guarire” (nel corpo e nell’anima) donne in fuga dall’Africa verso la libertà in Israele, dopo essere passate per le mani di gente violenta e senza scrupoli. Donne traumatizzate, piene di ferite e cicatrici riportate nel tragitto che le avrebbe portato alla libertà: una realtà difficile da immaginare. Le donne guarite e salvate dopo si fanno aiuto per le prossime che incapperanno in questo triste commercio. Suor Aziza nel 2012 fu premiata come “Eroe del nostro tempo contro le moderne schiavitù” negli Stati Uniti, dalla signora Hillary Clinton.

Fede e dintorni

PESCATORI DI UOMINI PER RIUNIRE L’UMANITÀ

“Convertitevi e credete al Vangelo”: un termine greco che significa lieta notizia nuova. A tutti è data la Buona Notizia: Cristo è venuto in mezzo a noi per salvarci. È responsabilità di ognuno rispondere con gratitudine, accogliendo con fede la sua Parola, e lasciando che trasformi il nostro modo di pensare e di agire, fino a identificarci con lui. – Il Vangelo è una bella notizia che porta gioia e il regno di Dio è l’espressione riassuntiva di tutta la gioia. – Gesù è questo regno arrivato: la gioia è qui a portata di mano. Chi decide di seguire Gesù è sicuro di arrivarci anche lui. Gesù ancora cerca pescatori di uomini per riunire l’umanità.

Fede e dintorni

LA PREGHIERA DI UNA COMUNITÀ ECUMENICA DI SUORE

Nel cuore delle montagne svizzere vive una comunità di suore riformate che ha realizzato il sussidio per l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. – Si potrebbe definirla “l’avventura ecumenica della comunità di Grandchamp” in Svizzera.- Un luogo di preghiera, di vita comunitaria e di accoglienza, dove vivono 38 religiose di tradizione riformata provenienti da diversi Paesi di mondo. – L’esperienza di pregare in silenzio, ascoltando tutti la stessa Parola, ha rivelato alle suore che tutti possiamo essere molto uniti, in comunione con i nostri fratelli e sorelle.- In questo periodo di pandemia, soprattutto durante il lockdown la comunità, di solito accogliente e ospitale, è diventata un vero monastero di clausura, non c’era più nessuno che entrava, pregava o consumava il pasto insieme ad essa. Ed ora sta facendo anche l’esperienza della quarantena, dato che dieci suore sono state contagiate.