Ci sono stati tempi in cui si era “più eroici”, cioè più fedeli agli impegni presi dinanzi a Dio e più attenti al rispetto dei valori fondamentali riguardanti la famiglia. Oggi il livello morale si è notevolmente abbassato, forse irrimediabilmente, e la presenza di Dio non viene presa a confronto. Ma chi è davvero cristiano sa che deve puntare in alto: “Siate santi, perché io, il vostro Dio, sono santo!” – – Il cristiano è chiamato alla santità.
Autore: Salvatore Brugnano
Il patrono dei sacerdoti
Dallo sperduto villaggio di Ars il sacerdote Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d’Ars, ha movimentato la religiosità dei cattolici del suo tempo come ai nostri giorni ha fatto San Pio da Pietrelcina. – Era umilissimo, ma consapevole, in quanto prete, d’essere un dono immenso per la sua gente». – Da Papa Pio XI, nel 1929, fu proposto «celeste patrono di tutti i parroci dell’universo» e da Benedetto XVI, nell’Anno sacerdotale 2009 «celeste patrono di tutti i sacerdoti del mondo». Egli fu sacerdote amico della gente. Oggi è l’esempio per tutti i sacerdoti: di come essere davvero amici della gente che guarda con fiducia a loro.
Ci vuole la dieta giusta
Non solo le diete alimentari: ci sono altri generi di dieta che una persona consapevole deve tenere presente. Quelli che disintossicano da vizi, da eccessi e deviazioni che avviliscono la propria dignità e causano seri dispiaceri in famiglia. Ci sono troppe persone che sono cadute in un vortice senza fine pur di accondiscendere a piaceri estremi, da cui non riescono più ad uscire. Gesù ammoniva: “Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile… ( Mc 9, 43 e seguenti).
La lezione di una donna delle pulizie
Umiliate e misconosciute, le donne delle pulizie affrontano ogni giorno il loro lavoro, sapendo che anche in quel giorno troveranno chi disprezzerà il loro lavoro e umilierà la loro dignità. – Queste donne, preziose e invisibili, riescono a dare perfino un equilibrio ad un giornata vissuta dagli impiegati nello stress dei loro impegni. – E poi – riconosce una segretaria generale di una importante azienda – li addetti alle pulizie hanno giocato un ruolo fondamentale durante questa pandemia, tenendo sicuri i luoghi di lavoro e gli spazi pubblici, spesso a costo di un grande rischio personale”.
Un premio per don Maurizio Patriciello
A Lerici (La Spezia) sabato 31 luglio 2021, durante l’annuale evento dedicato ad “Avvenire”, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio e il vescovo Luigi Ernesto Palletti hanno consegnano a don Maurizio Patriciello il premio alla memoria di “Narducci”, prezioso Direttore del giornale. Il tono della “festa” è stato molto contenuto per via delle restrizioni e i timori legati al coronavirus, che ancora mantengono vivo lo stato di emergenza. Si spera di fare di più e meglio quando l’emergenza sarà passata.
Alfonso Maria de Liguori
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio S. Alfonso Maria de Liguori. – Nel calendario la festa di S. Alfonso è segnata al 1° agosto; ma ieri era domenica e la nostra rubrica ha preferito mantenere la liturgia della domenica con alcuni riferimenti a S. Alfonso. – Ma nel cuore […]
Il pane della vita e il giorno di S. Alfonso
In questo tempo di estate capita di vedere folle di persone che cercano una qualche forma di benessere; un benessere che tante volte sfocia in delusioni, anche grandi. Dove cercare la felicità? La risposta è nel Vangelo di oggi: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». – Sant’Alfonso Maria de Liguori (1696-1787), ha saputo scoprire nella persona di Gesù Cristo il pane di vita e quell’amore che ci spinge ad accogliere, ospitare e, soprattutto, praticarlo, dimostrando che noi possiamo chiedere allo Spirito di rinnovare la nostra mentalità e di rivestirci di una nuova condizione umana, quella creata a immagine di Dio e fatta di giustizia e santità vera.
Ignazio di Loyola da soldato cortigiano a soldato di Cristo
Oggi è la memoria di sant’Ignazio di Loyola, sacerdote, fondatore dei Gesuiti. – Iñigo López de Loyola nacque nel 1491 ad Azpeitia, nei Paesi Baschi. Essendo un figlio cadetto, era destinato alla vita sacerdotale, ma la sua aspirazione era quella di diventare cavaliere. Visse alla corte del re e nell’esercito, finché, gravemente ferito, ebbe modo di convertirsi a Dio, divenendo un coraggioso soldato di Cristo. Perciò unì a sé i primi compagni, che costituì un ordine che chiamerà “Compagnia di Gesù”; A Roma svolse un fruttuoso ministero alla formazione dei discepoli e alla maggior gloria di Dio. Il soldato di Cristo morì il 31 luglio 1556 e proclamato santo il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV.
Morto lo chef dei poveri Dino Impagliazzo
In tanti sono intervenuti al funerale per salutare Dino Impagliazzo, fondatore della associazione ‘RomaAmor’, morto domenica 25 luglio a 91 anni dopo avere dedicato la sua vita a sfamare i clochard delle stazioni capitoline.. Era chiamato affettuosamente lo «chef dei poveri». Il sacro rito è stato celebrato nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, presieduto dal cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, con monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di riferimento per la Comunità di Sant’Egidio e con monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita. Presenti soprattutto gli amici del Movimento dei Focolari e della Comunità di sant’Egidio; ma anche autorità, vescovi, cardinali, il rabbino capo della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni. Papa Francesco scrivendo al figlio Marco dice: “Ha insegnato a camminare sulla via del Vangelo”. – Con i suoi volontari, che lo seguivano da anni, sfamava oltre 300 persone ogni giorno tra le stazioni ferroviarie della Capitale.
Un pellegrino speciale al Cammino di Santiago
Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano Storie belle… per vivere meglio Un pellegrino speciale al Cammino di Santiago. – Vincenzo Russo,70 anni, colpito dalla poliomielite sta affrontando da solo il noto itinerario spirituale nel nord della Spagna. – «Io, pellegrino sul Cammino di Santiago con la mia carrozzina», condividendo quotidianamente la sua straordinaria esperienza […]
Storie di di islamici siriani convertiti
La comunità cristiana in Siria sta aumentando rapidamente, e alcuni nuovi convertiti non si sono sottratti dal condividere la loro storia: conversione che è stata autentica liberazione spirituale. – Aleteia.org, sito molto attento sulla situazione religiosa a livello internazionale ha pubblicato diversi articoli sull’argomento. Così, nonostante la situazione religiosa continui ad essere nella sofferenza, sappiamo che c’è davvero qualcosa di nuovo nell’aria.
Anche gli atleti pregano
Tutto il mondo ormai si è abituato a guardare gli atleti fare segni religiosi nelle loro performances sportive. Osteggiati all’inizio per non offendere la diversità delle religioni, oggi sono pacificamente accolte e regolamentate. Alcuni fanno il segno della croce, altri, invece, inginocchiati, alzano le braccia e gli occhi al cielo indicando qualcuno o chiedendo aiuto. Difficile dire se siano gesti di vera fede o semplici abitudini portafortuna. – Ma le preghiere ci sono e gli atleti le dicono. Tanti, dopo un successo, ringraziano il cielo. – Rimane un esempio la preghiera di un campione di pallavolo rimasto paralizzato per un incidente in allenamento. Una terribile vicenda cui seppe reagire con la forza della fede.
Conoscere i nonni materni di Gesù
Oggi 26 luglio è il giorno dei santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria, dalla quale è nato Gesù. Gioacchino è un pastore e abita a Gerusalemme, anziano sacerdote è sposato con Anna. I due non avevano figli ed erano una coppia avanti con gli anni. Pregano intensamente per avere una discendenza. Ambedue hanno una visione con la promessa: infatti nascerà una bambina ed essi la chiamano Maria, che vuol dire «amata da Dio». – Veneri con culto separato, con la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, nel 1969, i genitori di Maria sono stati “ricongiunti” in un’unica celebrazione il 26 luglio.
Il Signore moltiplica anche il poco condiviso
Cristo è diventato pane spezzato per tutti, ha creato uno stile di vita nuova: condividere per vivere, perché Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa terra. Siamo chiamati a condividere per far vincere la vita, altrimenti l’avidità ci porterà alla morte. Sopratutto nei disastri non restiamo chiusi in noi stessi, ma apriamoci alla condivisione: “Donaci, Signore il pane, l’amore e la vita, perché per il pane, per la vita e per l’amore tu ci hai creati”.
Una madre-coraggio di oggi
Una madre che denuncia il proprio figlio quando la sua condotta mette a rischio la sua vita e quella degli altri, è una grande forma d’amore. Forse sulle prime il figlio non si renderà pienamente conto. Ma quando si calmerà il tumulto delle passioni nel suo cuore, egli potrà guardare di nuovo la madre negli occhi. E la mamma lo vedrà rinascere. Diceva una di queste mamme-coraggio: “È come se lo avessi messo al mondo un’altra volta”.
Il giorno di Santa Brigida
Santa Brigida di Svezia, mistica e religiosa canonizzata nel 1391 da Bonifacio IX , è la fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore. Una Santa (1303-1373) con una personalità singolare e potente per la forza e l’incisività del messaggio di pace. La sua appartenenza alla famiglia reale non le ha impedito di scalare le vette della più alta santità. Dal 1891 è patrona della Svezia e dal 1999 dichiarata da Giovanni Paolo II Compatrona d’Europa. Una eredità che successivamente fu raccolta e rinnovata da Maria Elisabetta Hesselblad (1870-1957), svedese di fede luterana convertita al cattolicesimo nel 1902 e proclamata santa, nel 2016 da Papa Francesco. Ma già la figlia di Brigida, Caterina di Svezia (1431-1481), che fu prima Badessa del monastero a Roma,aveva raggiunto anche lei la santità: fu proclamata santa nel 1484 da papa Innocenzo VIII.
Maria Maddalena, donna e apostola
Oggi la Chiesa celebra la festa liturgica di Santa Maria Maddalena, fino al 2016 ferma al grado di memoria obbligatoria. Fu lo stesso Papa Francesco a stabilirla nel contesto del giubileo della Misericordia. – Papa Francesco invita a riflettere in modo più profondo sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione nella Chiesa che la vede protagonista e la grandezza del mistero della misericordia divina che ci vuole e ci fa strumenti della sua Misericordia. – A Tropea (VV) è attiva la Confraternita del SS. Salvatore e S. Maria Maddalena degli Ortolani al Carmine. – Le due statue sono nella chiesa l’una di fronte all’altra e continuano a guardarsi, prolungando lo stupore della Risurrezione: la Maddalena vide Gesù, ma lo scambiò per l’ortolano. Quando Gesù la chiamò per nome, allora la Maddalena lo riconobbe e Gesù la mandò ai suoi apostoli quale annunciatrice della sua risurrezione. Divenne “Apostola degli Apostoli”.
Morto in Cambogia missionario a lungo perseguitato
P. Toni Vendramin, sacerdote missionario del PIME, originario di Badoere, è stato il primo prete italiano ad entrare nel Paese dopo la caduta del dittatore Pol Pot. Una vita dedicata all’aiuto del prossimo nei territori del sud-est asiatico. In trent’anni la Chiesa cambogiana lentamente è rinata, grazie anche al contributo del Pime che oggi nel Paese conta dieci missionari. E padre Toni con grande semplicità ha accompagnato questo cammino, negli ultimi anni come parroco della chiesa di San Pietro, ma anche andando a visitare i carcerati. Diceva P. Toni: “Oggi, in tutte le missioni c’è l’asilo, a volte la scuola elementare, insieme a strutture di base, case per i disabili, altre iniziative sociali. “La capitale Phnom Phen è cresciuta, ma a piccoli passi sta crescendo anche questa nostra Chiesa”.
2021 S. Anna e la Giornata dei Nonni
La Cappella di S. Anna, oggi in via di restauro, con la bellissima statua in legno della Santa databile a metà Ottocento. Il nome di San’Anna contrassegna il Palazzo della Città di Tropea, che si chiama appunto “Palazzo Sant’Anna”.
Accanto a chi combatte la tratta delle donne
Un esempio di redenzione – A Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, già qualche anno fa le Oblate del SS. Redentore hanno promosso la cooperazione tra le congregazioni religiose per gestire una casa di accoglienza per le vittime della tratta, che non sono più solo donne adulte, ma anche ragazze e adolescenti, vittime di un meccanismo criminale a sfondo di turismo sessuale. Ora le vittime che vogliono uscire dal perverso sistema hanno un punto di riferimento: la Casa di Malala.