Fede e dintorni

Franz Jägerstätter, martire due volte

Il doppio martirio di Franz Jägerstätter (1907-1943), contadino cattolico austriaco. Fu chiaro obiettore di coscienza, venne messo a morte per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito nazista. È stato beatificato nel 2007. – Doppio martirio: quello subito con la decapitazione ad opera dei nazisti il 9 agosto 1943 e quello infamante di essere additato (insieme ai suoi familiari) come “traditore della patria” per essersi opposto (pacificamente) alla ideologia e alla scelta nazista fatta dal suo popolo.

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Cardinale Tisserant, giusto tra le nazioni (alla memoria)

Il card. Eugéne Tisserant, insieme a mons. André Bouquin e al diplomatico francese François De Vial, ha ricevuto dal Yad Vashem il riconoscimento postumo di “giusto fra le nazioni”. – Fino a oggi sono circa 28.000 le persone che hanno ricevuto dallo Yad Vashem il riconoscimento di “giusto fra le nazioni”. Tra i comportamenti che portano a questo riconoscimento, i più usuali sono: nascondere o ospitare ebrei nella propria casa e nelle proprie proprietà; provvedere documenti o identità false; favorire l’espatrio verso nazioni sicure. – La cerimonia presso il Yad Vashem per onorare Tisserant, De Vial e Bouquin si terrà in futuro, non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno.

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Coraggio, Gesù ci chiama

Ritrovare la gioia dopo l’amarezza, la luce dopo il buio delle tenebre. Gesù che ci chiama a fare questo passaggio, ma è necessario che noi lo invochiamo con il vivo desiderio di salvezza. – È quanto sperimenta il cieco Bartimèo, a cui Gesù ridona la vista. – La 95a Giornata missionaria mondiale sproni utti noi, perché, nonostante fragilità e limiti, ci impegniamo a essere missionari di “com-passione” e di “speranza” nei nostri ambienti familiari, lavorativi e sociali.

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La lezione di un bambino particolare agli adulti

I bambini riescono a stupire sempre e dare anche involontarie lezioni a noi adulti. – Tale è stata la lezione di Paolo, bambino particolare. – Tutto il mondo ha potuto vedere in diretta come un bambino di dieci anni, affetto da un ritardo cognitivo, venuto a Roma con la sua famiglia da San Ferdinando di Puglia, durante l’udienza del mercoledì scorso (20/10/2021) si è incamminato dritto verso la poltrona del Papa e si è intrattenuto a parlare con lui e ad ottenere la papalina: tutto con grande semplicità e libertà filiale, come se si sentisse a casa sua: “Se non vi fate come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli’. Una lezione venuta dal cuore.

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Papa Giovanni Paolo I sarà beatificato

Lo scorso 13 ottobre Papa Francesco, ricevendo in udienza il cardinale Marcello Semeraro, ha autorizzato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce un miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I. – Si tratta della guarigione, avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires, di una bambina undicenne affetta da «grave encefalopatia infiammatoria acuta. – Il decreto di Papa Francesco è stato l’ultimo atto che ha chiuso il cammino giuridico dell’accertamento del miracolo, e ora può avvenire la beatificazione nella data che verrà indicata. – Intanto grande è la soddisfazione e la gioia di quanti hanno conosciuto il nuovo prossimo Beato.

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Quando la moglie dice “Ora basta”

Un vero rapporto di coppia presuppone che ciascuno dei due stimi il lavoro che fa l’altro e ne mostri apprezzamento anche esteriormente. Altrimenti, si inserisce nel cemento dell’unione coniugale quella sabbia perniciosa che porta a sgretolare rapporti anche solidi all’apparenza. Stima e gratitudine, nell’interesse di tutta la famiglia, perché ciascuno possa fare il proprio dovere accompagnato dall’amorosa attenzione dell’altro. E i figli impareranno ad apprezzare anche loro.

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Beatificati 127 martiri spagnoli

Lo scorso 16 ottobre sono stati beatificati 127 compagni martiri spagnoli nella Cattedrale di Cordoba, con a capo il beato Juan Elias Medina. – – Furono uccisi in odio alla fede. E la fede che confessarono la portarono dentro al cuore fino al momento della morte esprimendola con gioia nelle parole “Viva Cristo Rey”, a cui cui unirono il perdono ai loro esecutori. – Chi è discepolo di Cristo verrà perseguitato e anche ucciso: “l’odio del mondo è inseparabile dal discepolato di Gesù che ha detto: “Prima di voi ha odiato me”. All’odio scatenato dal mondo questi martiri hanno testimoniato l’amore: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito».

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Litigare per avere ragione?

Uno dei motivi più frequenti di litigio, anche tra amici, è la presunzione di conoscere tutta la verità dei fatti e i veri motivi di come si agisce tra noi umani. Occorre affrontare i contrasti in maniera creativa e costruttiva così che rinsaldino l’unione invece di sfibrarla, e che permettano una più profonda comprensione sia dell’altro che di noi stessi. E soprattutto stare attenti a non incapricciarsi, perché spesso, durante un litigio, si finisce per non sapere più perché o di cosa si sta discutendo

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Teresita piccola missionaria di Gesù

La piccola Teresita Castillo de Diego a Madrid desiderava moltissimo ricevere l’attestato che ella era una piccola missionaria con la sua sofferenza, con la sua preghiera. E l’ha ottenuto dalla diocesi che la proporrà a modello dei bambini missionari. – Belleno e tenero accogliere l’angelico sorriso di Teresita, il giorno della prima Comunione e nel letto d’ospedale, con l’attestato e la sua «Croce della missionaria».

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Servire come Cristo

I discepoli da Gesù hanno imparato l’amore di Dio per noi donando suo Figlio, e che la vera grandezza sta nel servire gli altri fino a dare la propria vita per i fratelli, come ha fatto Lui. – San Gerardo Maiella, redentorista, amico, fratello degli umili e dei poveri, è stato come il santo amico di famiglia. In lui, innamorato di Cristo, Dio ha riprodotto i tratti del suo Figlio Gesù, Redentore dell’uomo e fratello di tutti gli uomini. – Sostenuti dalla sua testimonianza, anche noi possiamo arricchire di bene il nostro mondo per consegnarlo più bello alle generazioni che crescono.

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La festa di San Gerardo 2021

Oggi, 16 ottobre, è la festa di San Gerardo Maiella, chiamato il “pazzerello di Dio”. – A Tropea, nella Chiesa dei Redentoristi (che fu dei Gesuiti) dall’inizio del Novecento si celebra con solennità la novena, completata dalla festa religiosa e dalla processione del 16 ottobre, che anche quest’anno non si si può fare a causa delle restrizioni del coronavirus. (e così altre celebrazioni con assembramenti) – La statua del Santo che si venera è del 1904 fu approntata dai fedeli tropeani per la sua canonizzazione avvenuta l’11 dicembre 1905. – Sono tanti i fiocchi di colore rosa e azzurro che stanno a testimoniare una grazia per la maternità ricevuta. E si sente sempre echeggiare: “San Gerardo mio, prega per me!” – La sua storia è di quelle che fanno tanto bene al cuore, ancora oggi.

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90 anni del Cristo Redentore a Rio

12 ottobre 2021: nel giorno n in cui il Brasile celebra la sua patrona, Maria, Nostra Signora di Aparecida, il cui santuario si trova appunto ad Aparecida, nello stato di San Paolo, sono stati ricordati i 90 anni del Cristo Redentore a Rio, illuminato a distanza, da Roma, da Guglielmo Marconi il 12 ottobre 1931. – Da allora spesso i Papi hanno “illuminato” la statua, sia con le loro parole sia seguendo le orme del grande scienziato italiano circa la telecomunicazione. – Papa Francesco, il primo gennaio del 2015, inviò un videomessaggio in occasione dell’anniversario della fondazione di Rio de Janeiro e di una nuova illuminazione della statua. Un’illuminazione che per il Papa simboleggiava “la luce che il Signore vuole accendere nella nostra vita”. – Il Cristo con le braccia aperte in un incessante appello alla riconciliazione, rappresenta l’invito alla fratellanza che Nostro Signore lancia alla città e a tutto il Paese per formare una comunità dove nessuno si senta solo, non voluto, rifiutato, ignorato o dimenticato e dove tutti s’impegnino a lottare per un mondo più giusto, più solidale e più felice».

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Mio Dio, mi pento pento e mi dolgo

“Mio Dio, mi pento con tutto il cuore dei miei peccati, perché, peccando ho meritato i tuoi castighi; e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa…”. Queste ultime parole, se sono sincere, costituiscono un atto di dolore perfetto. Ci pentiamo dei peccati, perché portano dispiacere a Dio, che ci ama tanto. Diversa è la misura del dolore se dettato dalla paura di affrontare castighi per il peccato fatto.

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Un santo semplice e affascinante

Sono passati due anni da quando domenica 13 ottobre 2019 Papa Francesco canonizzò a Roma il cardinale John Henry Newman, fondatore dell’Oratorio di San Filippo Neri in Inghilterra e figura straordinaria di uomo e di cristiano. – La particolarità della sua canonizzazione continua a riguardare da vicino un aspetto della nostra umanità: egli fu dichiarato santo e invocato come «custode dei nascenti», perché il miracolo ottenuto per la sua intercessione riguardò la guarigione di una donna incinta a rischio vita, sua e del nascituro. – Fu un santo pieno di umorismo: un bambino una volta gli chiese: “Chi è più grande: un cardinale o un santo?”. E la sua risposta fu: “Vedi, piccolo mio, un cardinale appartiene alla terra, è terrestre; un santo appartiene al cielo, è celeste”. Una risposta semplice e piena di verità.

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Sposa, madre, vedova, monaca, ora Beata

Parlando all’Angelus di domenica 10 ottobre, Papa Francesco ha annunciato: “Sabato 9 ottobre, a Napoli, è stata beatificata Maria Lorenza Longo, sposa e madre di famiglia del secolo XVI. – Rimasta vedova, fondò a Napoli l’Ospedale degli Incurabili e le Clarisse Cappuccine. Donna di grande fede e di intensa vita di preghiera, si prodigò per le necessità dei poveri e dei sofferenti.- In rappresentanza di Papa Francesco il Cardinale Semeraro ha presieduto il rito nella cattedrale di Napoli, a quattro anni esatti dalla promulgazione del decreto sull’eroicità delle virtù della fondatrice dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili (inaugurato nel 1522) e delle Clarisse cappuccine, presenti numerose al sacro rito.

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Beato don Mottola, carità e contemplazione

Don Francesco Mottola finalmente è stato proclamato beato. – Lo ha annunciato lo stesso Papa Francesco alla fine dell’Angelus: “Oggi a Tropea, in Calabria, è stato beatificato don Francesco Mottola, fondatore degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore, morto nel 1969. Pastore zelante e instancabile annunciatore del Vangelo, fu testimone esemplare di un sacerdozio vissuto nella carità e nella contemplazione. – In due righe ha sintetizzato la straordinaria esistenza del nuovo Beato. – Il sacerdote tropeano ha finalmente ricevuto questo importante riconoscimento e pochi minuti dopo le 11,00 le campane della cattedrale di Tropea hanno suonato a festa. – La cerimonia di beatificazione si è svolta all’interno della chiesa tropeana e non nel piazzale del santuario della Madonna dell’Isola così come originariamente previsto a causa della pioggia.

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Come seguire Gesù

“Vendi quello che hai e seguimi.”, dice Gesù al giovane ricco – A chi lascia tutto per seguirlo, il Signore promette il centuplo. – Per il cristiano è di vitale importanza amare sopra ogni cosa Gesù Cristo, perché, valutando con sapienza i beni di questo mondo, diventiamo liberi e poveri per annunciare e costruire il regno di Dio. -Il nuovo Beato Francesco Mottola con la vicenda spirituale e sociale mostra la verità delle parole di Cristo. Il Beato Mottola ha detto a Gesù che lo chiamava: “Eccomi tutto!”. E Gesù lo rese grande strumento della sua misericordia e della sua carità. La Calabria e tutta la Chiesa oggi accoglie con gioia la beatificazione di questo Sacerdote rimasto fedele alla sua consegna fino alla fine, nonostante che a 42 anni fu colto dalla paralisi che lo privò persino della parola per ben 27 anni.

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Vari i rosari, uguale la bellezza

Il rosario non è una esclusiva dei cattolici: il termine può darsi, ma la sostanza appartiene a diverse religioni. Infatti c’è una ricca varietà di “rosari” pregati nelle varie religioni. La preghiera, fatta bene, fa bene a tutti gli uomini, perché tutti, musulmani, buddisti, ebrei, cattolici, sono figli dello stesso Padre. – Interessante la preghiera del pellegrino russo rivolta a Gesù, chiamata anche preghiera del cuore: “Signore Gesù Cristo Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”. Questa supplica, intercalata nel grano maggiore con un Padre nostro, viene ripetuta per tutti i grani del conta preghiere.

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Don Bosco protetto da un cane grigio

“Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino…(Es.23,20). Nella vita di San Giovanni Bosco il cane detto “Grigio” fu per lui una vera guardia del corpo… o l’angelo custode?… Mamma Margherita una volta disse a Giovanni Bosco «Se non vuoi ascoltare me, ascolta almeno il cane» In seguito si venne a sapere che quella sera era stata organizzata una imboscata per uccidere il futuro santo. – “O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi Angeli a nostra custodia e protezione, fa’ che nel cammino della vita siamo sempre sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna!”.

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Beata Vergine Maria del Rosario

Oggi è la festa della Beata Maria Vergine del Rosario, festa mariana di origine devozionale, collegata con la vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’impero ottomano. – San Pio V attribuì quello storico evento alla preghiera che il popolo cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario. – In seguito verrà invocata come Augusta Regina delle Vittorie. – In questo giorno con la preghiera del Rosario, o corona mariana, si invoca la protezione della santa Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo tutto speciale all’incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di Dio. – E quanti pregheranno e propagheranno il santo Rosario verranno soccorsi dalla Madonna in ogni loro necessità.