Attualità

“Mi piacerebbe poter vivere dopo la morte”

“Mi piacerebbe poter vivere dopo la morte “. Questa frase di Anna Frank forse l’abbiamo detta tutti, almeno dentro al nostro cuore. E chi vuole o desidera che tutto finisca qui, soprattutto se si vissuto una vita di sofferenze e lacrime? Dal catechismo abbiamo imparato che Dio ci ha creati per l’eternità, la beata eternità. Ma il tentatore sta sempre in agguato per confonderci.

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La forza di un pezzo di pane

Con la forza del pane del miracolo, il profeta Elia camminò nel deserto per giorni e notti fino all’incontro con Dio. Con la forza del pane eucaristico Papa Francesco affronta i grandi problemi del modo. Nell’Aula Paolo VI in Vaticano davanti ai 1500 ragazzi del Movimento eucaristico giovanile, ha rinnovato l’invito all’accoglienza degli immigrati, aggiungendo: “Respingerli è un atto di guerra”. Poi rivolto ai giovani ha chiesto di “non andare in pensione a 20 anni”.

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Il marito e le uova

Un giusto rapporto di coppia non è del tutto scontato, perché bisogna costruirlo, dal momento che ciascuna parte porta con sé il suo carattere. Con la mitezza si conquista il cuore della persona che ti sta di fronte, resistendo alla tentazione di farle continua guerra. – La storia riportata lo conferma.

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Il Perdono di Assisi

Le foto dell’aeroporto di Fiumicino nel caos dei giorni scorsi sono diventate emblematiche della ricerca che l’uomo fa della sua felicità e delle delusioni che sopraggiungono. La risposta è nel Vangelo di oggi: “Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

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Avvocato a sedici anni

Il papà don Giuseppe, lo seguiva con simpatia, ma anche con severo controllo. Ad Alfonso non concedeva molti svaghi, e la giornata del figlio divenne veramente piena. Ma gli dava il permesso di giocare a carte con alcuni coetanei di nobile famiglia: un’ora di gioco alla sera ed egli aspettava con impazienza il ritorno del figlio a casa. Alfonso qualche volta faceva ritardo.

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La ricca signora e la cipolla

Dio sorrise all’angelo: «Bene. Grazie a quella cipolla si potrà salvare. Prendi la cipolla e sporgiti sul mare di fuoco in modo che la signora possa afferrarla, poi tirala su. Se la tua signora rimarrà saldamente attaccata alla sua unica opera buona potrà essere tirata fino in paradiso».
L’angelo si sporse più che poté sul mare di fuoco e gridò alla donna: «Presto, attaccati alla cipolla».
Così fece la signora e subito cominciò a salire verso il cielo. Ma uno dei condannati si afferrò all’orlo del suo abito e fu sollevato in alto con lei; un altro peccatore si attaccò al piede del primo e salì anche lui. Presto si formò una lunga coda di persone che salivano verso il paradiso attaccate alla signora aggrappata alla cipolla tenuta dall’angelo.