Fede e dintorni

Il beato redentorista Donders tra schiavi e lebbrosi

Il Beato Pietro Donders (1809-1887), redentorista olandese, ha speso la sua vita nella Guyana olandese, colonia penale, oggi stato indipendente col nome di Suriname. E’ stato operatore di misericordia nel tempo dell’oscuro e crudele colonialismo europeo. Fu un vero uomo di Dio ed oggi ancora può ispirare su come impegnarsi nel servizio de i più abbandonati. – Giovanni Paolo II lo ha beatificato in San Pietro il 23 maggio 1982, nel 250° anno giubilare della Congregazione del SS. Redentore.

Attualità

Ricchi di doni e scontenti

La nostra vita è ricca dei doni che il Signore ci ha elargito. A noi resta il compito di scoprire, ogni giorno, ciò che riceviamo gratuitamente per valorizzarlo. – Infatti, Dio ha elargito molti doni anche a noi, ma spesso i nostri occhi sono incapaci di riconoscerli, o ce ne sentiamo padroni. – Dobbiamo sentirci preziosi agli occhi di Dio con i doni che egli ci dato. Egli ci ha amati in modo unico e speciale e noi dobbiamo imparare ad amare e donare con gratuità.

Fede e dintorni

La storia di una famiglia in missione

La testimonianza di Lillina e Carlo De Nardi, che fin dagli anni Settanta hanno cominciato col vivere qualche mese in Amazzonia ed ora sono in missione con tutta la famiglia, rende bene il Messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale e dice la sfida di portare Cristo sia nelle regioni più remote della terra, sia anche nelle nostre dimore abituali. I due coniugi confidano: “L’importante è mantenere la porta sempre aperta all’accoglienza dell’altro”. Lillina e Carlo hanno due figli: entrambi hanno sempre respirato un clima di chiesa domestica, aperta all’incontro con l’altro, senza distinzioni. Uno dei due, Giampiero, è diventato sacerdote delle Missioni Don Bosco, ora vive in Guatemala. Per essi la missione, in fondo è rendersi utili in un fare quotidiano attraverso cui passa Gesù.

Fede e dintorni

Quando arriva il momento difficile

Anche se in maniera diversa, tutti possiamo reagire positivamente alle difficoltà, facendo ricorso alle nostre personali risorse e decidendoci umilmente a chiedere aiuto a chi ce lo può dare, prima di tutto alla preghiera che ci mette in contatto con Dio, Gesù, la Madonna, i nostri Santi Protettori. – Con semplicità e verità. – E poi guardare ai testimoni della fede (santi, martiri, volontari…) che hanno vinto e superato i momenti difficili.

Attualità

Sentire la mano di Dio

In questo tempo di “particolare orfananza di Dio” acuita dalla situazione della pandemia, che non vuole saperne di finirla, è possibile sentire ancora la mano di Dio? Dopo aver escluso Dio dalla famiglia, dalla scuola, dagli ospedali… oggi ci si chiede “Dov’è Dio?”. – Si può ritrovare Dio: basta impegnarsi ad essere segno e testimonianza viva della sua presenza: Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare oggi il suo lavoro.

Fede e dintorni

Tu sei il Figlio mio, l’amato

Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».- L’uomo nuovo per la nuova umanità! Dice San Leone Magno: “Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e, divenuto partecipe della natura divina, rifiuta di ritornare alla primitiva viltà”.

Fede e dintorni

Missione ragazzi 2022: «Sii il sogno di Dio»

Ogni anno la solennità dell’Epifania Epifania fa partire la missione dei ragazzi, bambini e… sostenitori. Una vera sfida dell’amicizia verso tutti, specialmente ragazzi, bambini di ogni continente. E’ l’impegno serio e gioioso di costruire ponti di solidarietà verso i meno fortunati. – L’edizione 2022 è sorretta dal tema «Sii il sogno di Dio», un invito deciso ad annunciare bellezza, fraternità, servizio secondo il piano (sogno) di Dio in Gesù fatto uomo per noi.

Fede e dintorni

Due chierichetti diventati papi

I chierichetti sono da sempre una ricchezza vocazionale delle parrocchie. E il tempo trascorso come chierichetti resta pieno di nostalgia nella memoria degli adulti cresciuti e impegnati poi nelle battaglie della vita. – “Gesù salì sul monte, chiamò al suo seguito alcuni, quelli che volle, ed essi s’avvicinarono a Lui”: la vocazione troverà la sua realizzazione se c’è fedeltà a Colui che chiama, nonostante a volte ci possano essere delle fragilità.

Fede e dintorni

Epifania del Signore 2022

Anche l’Epifania del Signore di quest’anno presenta la nostra umanità ancora alle prese col coronavirus e delle sue temibili varianti, in particolare l’ultima, la Omicron. – Ed ancora il vaccino anti-Covid è quanto principalmente aspettano tutte le persone per superare la terribile crisi sanitaria che sta affliggendo il mondo da mesi. Legittimo desiderio, accompagnato da preghiere senza sosta. – Papa Francesco più volte ha ammonito che l’umanità ha bisogno anche di un vaccino per il cuore delle persone per rivitalizzare la nostra umanità ferita non solo dalla pandemia del coronavirus, ma dal peccato, causa della infelicità dell’uomo che stenta a condividere i segnali di solidarietà e fraternità universale già in atto. – E questa liberazione viene dal Bambino venuto a salvare l’umanità.

Fede e dintorni

USA 1852: Un vescovo santo per gli immigrati europei

La vita di San Giovanni Nepomuceno Neumann, missionario e vescovo redentorista (1811-1860), consumata a 49 anni, rimane un esempio di donazione per il bene degli emigrati in America. Nei 7 anni in cui fu vescovo, costruì 89 chiese, 100 scuole, alcuni Ospedali e Orfanotrofi. Visitò ininterrottamente la vasta diocesi; giunse a percorrere fino a 40 km. di montagna, a dorso di un mulo, anche solo per cresimare una fanciulla inferma. Al suo santuario si respira ancora oggi l’immensa donazione per gli ultimi, gli emigrati giunti dall’Europa.

Fede e dintorni

Un Bambino RE, ma per sempre

Un Re per sempre, per seguirlo fino alla fine. – Tutti viviamo la nostra vita, ma come? Viviamo da figli o viviamo da schiavi? Viviamo da persone libere oppure secondo la logica mondana, corrotta? chiede continuamente Papa Francesco. – La libertà ci fa sentire veramente liberi quando rispondiamo alla nostra responsabilità di vivere bene il nostro tempo. – Il nuovo anno, 2022, che si è aperto con la 55a Giornata mondiale della Pace ci consegna uno scottante tema ereditato dalla pandemia del coronavirus: «La cultura del dialogo come percorso di pace». Un impegno serio e globale, capace di far progredire l’umanità sulla via della fraternità, della giustizia e della pace fra le persone, le comunità, i popoli e gli stati. – Su questa strada c’è il Bambino Gesù, un piccolo RE che ci chiede di seguirlo.

Fede e dintorni

Santissimo Nome di Gesù

Oggi è la memoria del Santissimo Nome di Gesù, il solo in cui, nei cieli, sulla terra e sotto terra, si pieghi ogni ginocchio a gloria della maestà divina.
– “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2, 10-11).
– “Non vi è altro nome dato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabilito che abbiamo salvezza (At 4, 12). – In Gesù, Verbo di Dio fatto uomo per noi, pieno di grazia e di verità, l’uomo è chiamato a divenire partecipe della stessa filiazione divina: divenire figlio del Padre.

Fede e dintorni

Tempo di luce nel Dio fatto carne

La liturgia ci invita di approfondire il significato del Natale nel Prologo di Giovanni. – Questo testo ci permette di contemplare l’Incarnazione del Figlio unigenito di Dio e comprendere l’identità di quel Bambino che abbiamo contemplato nella semplice povertà di Betlemme. – Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua Parola onnipotente, o Signore, è scesa dai cieli, dal tuo trono regale. – Grazie, o Dio, perché la tua luce dirada le tenebre del mondo e del nostro cuore.

Fede e dintorni

1 gennaio 2022 – Maria Santissima Madre di Dio

“Salve, Madre santa: hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra nei secoli dei secoli”. – All’inizio del nuovo anno, la liturgia della Chiesa ci fa contemplare Maria nella sua divina maternità. La invochiamo perché lei, che ha dato al mondo Gesù, il Principe della pace, ottenga dal Figlio, per ogni popolo e nazione, un anno nuovo ricco di benedizioni, di prosperità e di salute. – Oggi ricorre la 55a Giornata della pace: è Cristo la nostra pace e Cristo ci è donato per mezzo di Maria. – E allora: Maria, Regina della pace, prega per noi. – Auguri a tutti.

Fede e dintorni

Fratello, Fratello: Fratelli tutti

Il Natale ci apre quasi naturalmente alla bontà. Ma è Natale ogni volta un fratello nascerà nel tuo cuore; è Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza: è Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri”. – Mentre finisce il 2021 con non poche preoccupazioni, ci auguriamo un 2022 ricco di vera fraternità.universale.

Fede e dintorni

La mitezza del Natale per vincere l’ira

Una risposta dolce e mite disperde le nubi è fa sorgere il sole e arriva la calma è la tranquillità. Non c’è niente che attizza il fuoco della discordia come le parole dure, offensive che abbondano di insulti e recriminazione. – “L’uomo collerico fa nascere contese, ma chi è lento all’ira calma le liti” (Proverbi 15,18). – Il Santo Bambino ci invita alla mitezza – Dio irrompe nella nostra storia con mitezza umiltà e dolcezza: è questa la potenza che salva. E’ questo lo spirito del Natale che vogliamo vivere.

Fede e dintorni

Quando la carità comincia dai piedi

I partigiani della carità. Ecco una esperienza che mette brividi di umanità. A Trieste Lorena e Gian Andrea sono conosciuti come «partigiani della carità». insieme ai loro volontari, assistono e accompagnano gli ultimi passi dei migranti della rotta balcanica con uno scopo: dare sollievo ai loro piedi e alle «fatiche dell’anima». – Non è da tutti slacciare le scarpe rotte e i calzini maleodoranti e curare i piedi di uomini sconosciuti che domani magari non rivedrai più. – Ma riempie il cuore di gioia aver suscitato in tanti disperati la speranza di una umanità fraterna.

Fede e dintorni

San Giuseppe e il pastore scortese

Dio ci vuole incontrare tutti e la grotta di Betlemme è il luogo privilegiato del nostro incontro con Lui, dell’incontro di Dio con l’uomo. – Qui l’uomo è invitato silenziosamente a lasciare cadere la cattiveria e l’indifferenza che gli riempie il cuore. – Il bambino adagiato sulla paglia è il Figlio dell’Altissimo, che non ha esitato di abbassarsi al punto da incontrare l’uomo; anzi a diventare egli stesso uomo. Ma ora è l’uomo che deve desiderare e impegnarsi ad essere e vivere come figlio di Dio.

Fede e dintorni

Cielo quaggiù o Cielo lassù

È bello che i poeti possano guardare sin dentro all’anima e rendere risposte con testi incisivi tutti da condividere. – «Chi non ha trovato il Cielo quaggiù, lo mancherà lassù», citata nell’omelia della notte di Natale da Papa Francesco. – E’ nel nostro ordinario quaggiù che si rivela, si mostra il meraviglioso che ci rimanda a un mondo più grande. Prendiamoci cura di Gesù adesso, accarezzandolo nei bisognosi, perché in loro si è identificato, e lo troveremo nell’eternità beata.

Fede e dintorni

La santa Famiglia, dono all’umanità

Oggi, domenica dopo Natale, è il giorno in cui la Chiesa contempla il mistero della santa Famiglia. – Contempliamo la santa famiglia di Nazareth per conformare a essa la vita delle nostre famiglie. Essa insegni a noi «che cosa è la famiglia, quale la sua comunione d’amore, quale la sua semplice e austera bellezza, quale il suo carattere sacro e inviolabile» (Paolo VI). – Anche la famiglia di Nazareth, come tutte le famiglie, ha sperimentato prove, difficoltà e dolori: dalla nascita a Betlemme, alla fuga in Egitto, allo smarrimento di Gesù nel tempio. La famiglia di Nazareth non ha mai dubitato di Dio che si rivela anche attraverso le vicissitudini della storia e ha condiviso con Gesù la sua missione, passando dal buio della prova allo stupore della totale fiducia in Dio.