Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’ex consigliere comunale Sandro D’Agostino e il manifesto della sua lista apparso in città, riaccendono una polemica sterile basata, come al solito, su contenuti fumosi e inconsistenti e su pareri personali dettati più dalla delusione e dal dispiacere, che non da un giudizio sereno e obiettivo della nuova realtà politica.
Le critiche gratuite e molto affrettate, mosse alla nuova Giunta guidata dal sindaco Vallone e della quale mi onoro di far parte, non gli fanno guadagnare consensi o visibilità, né, tantomeno, lo assurgono a paladino di una ex maggioranza abusiva che, in sedici mesi, ha mal governato la città e ha distrutto, o ha cercato di distruggere, con un accanimento maniacale e irrefrenabile, tutto quello che le precedenti Amministrazioni targate Vallone avevano costruito.>
Autore: Mario Sammartino
In difesa al diritto di cronaca
Le dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione Repice, agli organi di stampa, riguardanti la verifica delle schede elettorali da parte dei funzionari della Prefettura di Vibo Valentia, lasciano perplessi e sicuramente non giovano a rasserenare l’ambiente cittadino, purtroppo, ancora intossicato dai veleni della campagna elettorale e diviso, dalle rispettive opinioni, tra vincitori e vinti.
Nessuno mette in discussione che, solo al TAR spetterà il giudizio finale per quanto riguarda le schede già trovate dalla Prefettura, però c’è qualcuno che può negare che quei voti sono stati trovati?
Il disappunto e le critiche feroci che ci sono state rivolte, all’indomani della presentazione del Nostro ricorso al TAR, adesso, alla luce di quanto è emerso, e siamo ancora all’inizio, cosa erano se non chiacchere da imbonitori?
E quel manifesto apparso per le vie cittadine nel quale, tra l’altro, venivano rassicurati i responsabili dei seggi che sarebbero stati tutelati è ancora valido?