Attualità

Attivato il depuratore

«Giornata importante per il comprensorio»

L’impianto inaugurato dal presidente della Provincia

Il nuovo depuratore Argani è in funzione dalla giornata di ieri. L’attesa per la messa in funzione è durata parecchi anni da quando la costruzione della struttura era stata ultimata. Un susseguirsi di continui rimandi ha accompagnato gli interventi di adeguamento dell’impianto. La questione è stata anche oggetto di numerose polemiche tra l’amministrazione e la minoranza, soprattutto da parte del gruppo consiliare “Identità in progress”. Adesso, una volta entrato in funzione, il nuovo impianto riceverà i liquami provenienti dalla frazione di Ricadi, Santa Domenica, e il 30% di quelli di Tropea. Il restante 70% dei liquami fognari della cittadina rimarrà collettato al depuratore “Le Grazie”. Il nuovo depuratore occuperà la condotta sottomarina esistente per quello di Rocca Nettuno, mentre quest’ultimo impianto, secondo quanto assicurato dal sindaco Antonio Euticchio, è ormai dismesso completamente. Inoltre, il nuovo impianto è predisposto, se adeguatamente adattato, al riutilizzo delle acque depurate per l’irrigazione agricola. Nella mattina di ieri, si sono ritrovate presso Argani le maggiori autorità locali, tra cui il presidente della Provincia, Francesco De Nisi, l’assessore Paolo Barbieri, i consiglieri provinciali Gianfranco La Torre, Giuseppe Rodolico e Nino Macrì, i sindaci di Tropea, Antonio Euticchio e Ricadi Domenico Laria e i dirigenti dell’Ato, l’ente che gestisce il depuratore. Dopo il taglio del nastro e gli applausi di rito, il presidente Francesco De Nisi ha ringraziato i sindaci dei comuni interessati, l’assessore Barbieri e i consiglieri provinciali per l’impegno profuso al fine di giungere all’attivazione dell’impianto: «Oggi è un giorno importante sia per Tropea che per l’intera Costa degli Dei, le istituzioni in sinergia sono riuscite a superare ogni problema tecnico che si è posto nel corso di questi anni ed è stato dismesso quello che definisco ecomostro, cioè l’obsoleto depuratore vicino Rocca Nettuno, l’importante struttura ricettiva della cittadina». Inoltre il primo cittadino ha voluto rassicurare i cittadini residenti vicino alla nuova struttura, alcuni dei quali presenti ieri mattina, che hanno esposto le loro lamentele in merito all’aria maleodorante emanata dal depuratore: «Si tratta di uno stato provvisorio, entro un mese non sofriranno più questi disagi perchè l’impianto entrerà a pieno regime». Soddisfatto della messa in funzione di Argani anche l’assessore alle risorse idriche Paolo Barbieri, che ha assicurato: «Con l’avviamento del depuratore Argani e grazie al lavoro da esso svolto, si scongiurerà il pericolo di sovraccarico alla rete fognaria e agli altri depuratori». Nei giorni scorsi Barbieri ha diffuso un comunicato in cui ha illustrato con precisione il duro iter tecnico burocratico affrontato per la messa in funzione di questa importante opera pubblica e ne ha descritto le funzioni. L’impianto di depurazione intercomunale sito in località Argani effettua un tipo di depurazione a fanghi attivi con biomassa sospesa, ha una potenzialità di 18.000 abitanti equivalenti, suddivisi su tre linee di trattamento e dispone di una condotta fognaria alimentata da quattro stazioni di sollevamento esterne. I primi problemi relativi a questa nuova struttura sono nati subito dopo la realizzazione, in quanto il sindaco pro tempore di Tropea si è sempre rifiutato di prenderlo in consegna e di passarlo alla gestione Ato, per via dello scarico finale che portava le acque depurate all’interno di un fosso che poi arrivava a mare su una delle spiagge più esclusive del litorale. Dopo diversi anni di trattative tra Ato, Prefetto e Ufficio del Commissario e una progettazione lenta si è arrivati alla fine del 2007 a collettare lo scarico dell’impianto con la condotta sottomarina del depuratore di Marina del Convento. Successivamente è stato riscontrato poi il mancato collegamento alla rete elettrica per la cui risoluzione si sono fatti carico i sindaci dei comuni di Tropea e Ricadi. Nella risoluzione dell’annosa questione ha giocato un ruolo importante anche la Provincia di Vibo Valentia che si è fatta parte attiva e si è fatta carico dell’onere finanziario attraverso un protocollo d’intesa con i comuni interessati. Da segnalare infine le dichiarazione del consigliere comunale e provinciale d’opposizione, Nino Macrì che ha detto di condividere la soddisfazione per l’attivazione di “Arga ni”, ma di essere perplesso riguardo al possibile sovraccarico del depuratore “Le grazie” e della condotta sottomarina di Rocca Nettuno che non sembra essere stata adeguatamente verificata.

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