Assolto dal reato di tentata corruzione
Il procedimento segue l’assoluzione per turbativa d’asta
I giudici della settima sezione penale del Tribunale di Roma si sono pronunciati sull’accusa che vedeva coinvolto Adolfo Repice, ex Segretario Generale del Comune di Torino ed ex Sindaco di Tropea: il risultato è la piena assoluzione.
Il procedimento riguardava l’Opera Pia Lotteri, la residenza per anziani di cui Repice era stato commissario nel 2010 e per la quale era stato assolto anche dal reato di turbativa d’asta.
Secondo i magistrati romani «può ritenersi accertato che il Repice ha sempre dimostrato che il suo principale interesse nella vicenda era esaurire il contenzioso con la Casa di Cura San Luca, stipulare rapidamente la convenzione con Villa Maria Pia relativa alla gestione dei servizi in favore degli anziani ed evitare che l’immobile fosse venduto all’asta».
Secondo l’accusa, in cambio di una sentenza favorevole sul ricorso contro l’aggiudicazione della vendita, Repice avrebbe messo in contatto il figlio dell’allora presidente del Tar Piemonte, Franco Bianchi,con l’ex direttore generale della Rai Agostino Saccà. In realtà, da parte di Repice non c’è stata corruzione, visto che l’intermediazione tra il figlio del giudice e il dirigente Rai non era il favore concesso per una sentenza favorevole, ma una promessa fatta molti mesi prima che cominciasse la vicenda dell’Opera Pia.
I giudici capitolini hanno inoltre deciso di non ricorrere in Cassazione, rendendo così l’assoluzione definitiva.