In via Umberto I, a Tropea, perpetrato un vero e proprio “assassinio” ambientale
Commercianti e passanti si sono dichiarati “sconcertati” dall’accaduto
A condividere il dissenso dei negozianti, l’ex vicesindaco Nino Macrì, dimessosi alcuni mesi fa, nonché l’ex sindaco Gaetano Vallone
Franca Maccarone
foto Salvatore Libertino
Tropea
- E’ durata qualche giorno la “tregua” tra il comune di Tropea ed i commercianti
della centralissima Via Umberto I, dopo le proteste per il ritardo dei lavori di
rifacimento del manto stradale, ritardo che rischia di far saltare la stagione
estiva ai negozianti della via. Ieri mattina, un altro fatto spiacevole si è
aggiunto ai disagi che i negozianti stanno vivendo da tre mesi a questa parte,
deteriorando ancora di più i rapporti con la pubblica amministrazione, colpevole
questa volta di aver perpetrato un vero e proprio “assassinio” ambientale. Ieri
mattina presto, una squadra di operai comunali, armata di una motosega, ha
abbattuto un secolare albero che ornava la discesa di Via Umberto I, una pianta
di così tale bellezza che d’estate veniva fotografata, raccontano gli esercenti,
da centinaia e centinaia di turisti, in particolar modo stranieri, che la
immortalavano nelle loro fotocamere per esibirla come uno dei ricordi più belli
della vacanza trascorsa a Tropea. Tagliato in tre tronconi, l’albero è rovinato
al suolo fra una pioggia di foglie, mentre alla sagoma della
chioma
frondosa si sostituiva uno spazio luminoso, del tutto inconsueto nel panorama di
Via Umberto. Una operazione che si è svolta in pochi minuti, ma che ha suscitato
la reazione immediata dei commercianti. Alla vista della pianta abbandonata al
suolo, i negozianti hanno sollevato un coro di proteste, chiedendo a gran voce
spiegazioni alla squadra di operai sul perché dell’abbattimento “di un albero
sano e rigoglioso” e rammaricandosi di non aver fatto in tempo a fermare lo
scempio “ perché pensavamo che la squadra fosse stata mandata a potare qualche
ramo, non a tagliare completamente l’albero”. Domande che però non hanno trovato
risposta da parte degli operai che come unica giustificazione hanno risposto di
“essere esecutori di ordini”, anche se si sono ben guardati di ultimare il
lavoro, visto che, come sembra, avrebbero dovuto essere abbattuti anche altri
alberi.
Dura e forte la reazione non soltanto dei commercianti della via, ma anche di
molti passanti che si sono dichiarati “sconcertati” dall’accaduto. A condividere
il dissenso dei negozianti, l’ex vicesindaco Nino Macrì, dimessosi alcuni mesi
fa dalla carica di assessore della Giunta Euticchio ed ora in aperta
opposizione con l’amministrazione, nonché l’ex sindaco Gaetano Vallone, sceso
anch’egli a Palazzo Sant’Anna per protestare per il misfatto compiuto. E anche
se ieri era inizio settimana, essendo lunedì, nessuno degli amministratori pare
fosse in sede ed il manipolo di contestatori ha potuto solo sfogare la propria
delusione e rabbia all’indirizzo dei funzionari dell’Ufficio Tecnico.
Un incidente, quest’ultimo, che va
ad aggiungersi alle disavventure che negli ultimi tempi stanno flagellando Via
Umberto I, oggi con l’occasione ribattezzata da qualche commerciante inferocito
come “la strada della vergogna”. I lavori ancora oggi fermi, la chiusura della
via al traffico, l’impossibilità a percorrerla anche a piedi, le misure di
sicurezza del cantiere che lasciano a desiderare, il rischio che possa saltare
la stagione estiva ed oggi questo spiacevole fatto, sono tutti elementi che
stanno esacerbando gli animi dei commercianti, preoccupati da una situazione che
degenera sempre di più ed alla quale non vedono al momento soluzioni adeguate.
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www.tropeaedintorni.it aprile 2007 |