L’altro ieri, due persone di Soriano Calabro sono state arrestate dagli uomini dell’arma di Rombiolo per aver aggredito fisicamente e verbalmente un imprenditore locale. La motivazione dei malviventi è che l’imprenditore aveva eseguito dei lavori di copertura presso una ditta di Soriano ad un costo troppo elevato. I malviventi (S.F, di anni 26, e S.A., di anni 44), dopo l’aggressione si sono dati alla fuga, ma sono stati intercettati prontamente dai carabinieri di Rombiolo, unitamente ai colleghi della stazione di Soriano Calabro, coordinati dal comando della compagnia di Tropea, guidata dal Tenente Francesco Di Pinto. Ora si trovano in stato di fermo presso il carcere di Vibo Valentia e dovranno rispondere anche dei reati di rapina e danneggiamento, poiché, prima di fuggire, hanno danneggiato l’autovettura dei due imprenditori aggrediti – che nel frattempo si erano barricati all’interno del capannone per richiedere l’intervento dei carabinieri – impossessandosi delle chiavi di accensione.
La posizione della titolare della ditta (E.E.M., di anni 51) per la quale l’aggredito ha eseguito i lavori è ancora al vaglio degli inquirenti, che non escludono possa trattarsi della mandante dell’atto intimidatorio.
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Le foto dei protagonisti della magica serata di giovedì 18 settembre a Tropea per la decima edizione del “Tropea Blues Festival” con Sarà Maya Azucena, accompagnata dalla band siciliana “The blue in blues”
E’ partito il nostro Don Chisciotte della Mancia, alla ventura del suo mondo immaginario così fantastico. Pur disconoscendo ciò che il destino ha in serbo per lui, si è messo in viaggio, per riparare i torti che ai suoi fedelissimi impone questo mondo barbaro. Così, il nostro cavaliere errante ha irretito con sogni e promesse e poi trascinato con sé gli innocenti del posto, fondando un esercito di Sancio Panza, che sperano di poter mettere un giorno il becco nel governo del regno dell’Isola. Eccolo allora, al comando dei suoi fedeli scudieri, ai quali assegna diversi compiti – a chi quello di palafreniere, a chi di valletto d’armi –, il nostro difensore degli oppressi, inventarsi nemici grandi e piccini. Eccolo correre contro i giganti dalle braccia rotanti, nascostisi dietro le sembianze di mulini a vento, rei d’aver imposto gabelle insostenibili nel suo reame e perciò altresì colpevoli di gravare pesantemente sulla già asfittica economia del posto.
Non vogliamo dire la fatidica frase “avevamo ragione”, siamo consapevoli che ciò non serve a nessuno, ma, con spirito di collaborazione e senso di responsabilità, riteniamo sia giunto il momento di accogliere le proposte, più volte, avanzate da questo comitato. Ribadiamo, tra l’altro, che è necessario effettuare, a brevissimo, una serie di analisi straordinarie…