Anno da record per quanto riguarda le nidificazioni in Italia e in Calabria
L’appello che il WWF rivolge dunque ai bagnanti, ai gestori di lidi, ai pescatori che dovessero assistere alla emersione di una tartaruga
Un numero che è suscettibile di aumentare, visto che qualche tartaruga può ancora cercare di nidificare sulle nostre coste, come ad esempio ha tentato di fare una Caretta caretta, in una notte di fine luglio su una spiaggia di Tropea: anche questo un fatto eccezionale, visto che la nidificazione più a sud del litorale tirrenico calabrese è stata quella monitorata dal WWF a partire dal 22 agosto del 2014 sul litorale di Pizzo.
Purtroppo però quella che avrebbe potuto essere la prima nidificazione sui lidi tropeani è stata ostacolata dalla, seppur comprensibile, curiosità dei villeggianti che, nonostante l’ora particolare, frequentavano la spiaggia. Sono stati in molti infatti ad essere attratti dalla presenza in acqua, prima, e dalla successiva fuoriuscita della tartaruga dal mare nel tentativo di trovare il punto adatto per deporre le sue uova; ma evidentemente il disturbo, benché involontario, causato dalle luci dei flash dei cellulari e la presenza stessa degli emozionati e increduli curiosi, ha fatto desistere la tartaruga dal suo intento riproduttivo. Bisogna precisare che l’animale non è stato né toccato né molestato dai presenti, purtroppo ignari però che proprio la fase della emersione e della ricerca del sito dove deporre le uova rappresenta il momento più delicato, durante il quale basta veramente poco (come appunto le luci o la presenza di persone) per indurre la tartaruga a fare dietro front e ritornare in acqua, rinviando, eventualmente, il momento della risalita, dello scavo della fossa e della camera di incubazione, cioè del “nido” che custodirà le uova fino alla schiusa, dopo una media di 50 giorni.
L’appello che il WWF rivolge dunque ai bagnanti ai gestori di lidi, ai pescatori che , a Tropea come in qualsiasi altro luogo, dovessero assistere alla emersione di una tartaruga o comunque alla sua presenza su una spiaggia, è quello di astenersi da qualsiasi forma di disturbo, mantenendosi a debita distanza ed evitando assolutamente l’uso di torce elettriche o dei cellulari, flash, ecc. e aspettare che l’animale abbia portato a termine, dopo almeno un’ora, la delicatissima opera di deposizione prima di portarsi di nuovo in mare.
Solo così si darà alla Tartaruga la possibilità di regalarci l’emozione più grande: la nascita, dopo qualche settimana, di decine di frenetiche tartarughine che, sbucate dalla sabbia, di notte, correranno verso la loro infinita dimora marina.