Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Amore e misericordia ai senza speranza.
– Amore e misericordia ai senza speranza. Nella Domenica della Divina Misericordia quante emozioni abbiamo potuto condividere: Preghiere, testimonianze, storie belle.
– Nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, Santuario della Divina Misericordia, Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nella Festa della Divina Misericordia con la presenza e partecipazione di una umanità variegata e ferita.
– Erano presenti un gruppo di detenuti e di detenute dal carcere di Regina Cæli, Rebibbia femminile e Casal del Marmo di Roma; alcune Suore Ospedaliere della Misericordia; una rappresentanza di infermieri dell’Ospedale di S. Spirito in Sassia; alcune persone con disabilità; una famiglia di migranti dall’Argentina; giovani rifugiati provenienti da Siria, Nigeria ed Egitto, tra cui due persone egiziane appartenenti alla Chiesa copta e un volontario Caritas siriano appartenente alla Chiesa cattolica sira. – Misericordia e solidarietà per tutti. – Tra le tante testimonianze e storie ascoltate o lette, mi ha colpito la storia che trascrivo dal web. Vale la pena leggerla e considerarla.
Un bambino messaggero di misericordia.
♦ E’ sabato. Nella abitazione del pastore evangelico, il suo bambino di 11 anni si è vestito con indumenti pesanti, per il freddo e poi ha detto al padre: – Pronto papà, sono pronto
Suo padre, il pastore, gli ha detto: – Pronto per cosa, figlio?
– Papà, è ora di uscire e distribuire i nostri volantini.
♦ Il papà risponde: -Figliolo, fuori fa molto freddo e piove.
Il bambino guardò sorpreso il padre e disse: – Ma papà, la gente deve sapere di Dio anche nei giorni di pioggia.
E il padre: – Figliolo, non esco con questo tempo.
♦ Rattristato, il bambino disse: – Papà, posso andare da solo? Per favore, per favore!
Il padre ha aspettato un attimo e poi ha detto: – Figliolo, puoi andare. Ecco i volantini, stai attento.”
– Grazie papà!
♥ E così questo, il bambino uscì sotto la pioggia.
Il bambino girò per tutte le strade del villaggio, distribuendo i volantini alle persone che incontrava.
Dopo due ore di intenso volantinaggio, sotto la pioggia e con l’ultimo volantino in mano, si fermò per vedere se vedeva qualcun altro a cui dare anche il volantino. Ma le strade erano totalmente deserte.
♥ Poi si girò verso la prima casa che vide, arrivò fino alla porta principale, toccò la campanella più volte e aspettava. Ma poiché nessuno rispondeva, stava per andarsene, ma qualcosa l’ha fermato.
Il ragazzo si diresse verso la porta e iniziò a tirare la campanella e bussare fortemente alla porta con i pugni.
♥ Continuò ad aspettare. Finalmente la porta si aprì docilmente e uscì una signora con uno sguardo molto triste. Gli chiese: – Cosa posso fare per te, figliolo?
Con gli occhi lucidi e un bel sorriso il bambino disse: – Signora, mi dispiace se l’ho turbata, ma voglio solo dirle che Dio vi ama davvero e sono venuto a darvi il mio ultimo volantino, che parla di Dio e del suo grande amore.
♥ Il ragazzo le diede il volantino e la signora disse: – Grazie figliolo, Dio ti benedica!
♦ La mattina dopo, domenica, il pastore celebrò la funzione religiosa. Alla fine del suo sermone, dal pulpito chiese a tutti: – Qualcuno ha una testimonianza o qualcosa che vuole condividere?”
All’ultima fila dei banchi della chiesa, si alzò una signora anziana. Quando iniziò a parlare, dai suoi occhi emergeva uno sguardo glorioso e luminoso:
♥ – Nessuno in questa chiesa mi conosce. Non sono mai stata qui, né sono credente.
Mio marito è morto un po’ di tempo fa lasciandomi completamente sola in questo mondo.
Sabato ieri è stata una giornata particolarmente fredda e piovosa fuori e nel mio cuore. Ho pensato di essere arrivata alla fine della strada, non avevo più speranza e non volevo più vivere.
Ho preso una sedia e una corda e sono salita al soffitto di casa mia.
Ho legato un capo della corda alle travi del tetto; poi sono salita sulla sedia e ho messo l’altro capo della corda intorno al collo.
♥ Mi sono poi alzata sulla sedia, sola e con il cuore spezzato, e stavo per buttarmi dalla sedia, quando improvvisamente ho sentito un forte rumore e alcuni battiti alla porta.
Così ho pensato: ′′Aspetterò un minuto e chiunque sia andrà′′
Ho aspettato e aspettato, ma qualcuno bussava sempre più forte, al punto di non poterlo più ignorare.
Quindi mi sono chiesto chi potrebbe essere?
Nessuno si avvicina alla mia porta o viene a trovarmi!
Ho liberato la corda dal collo e sono andata alla porta, mentre ancora suonava la campanella e alla porta stava ancora suonando.
♥ Quando ho aperto la porta, non potevo credere a ciò che i miei occhi vedevano: davanti alla mia porta c’era il bambino più radioso e angelico che avessi mai visto. Il suo sorriso non riuscirò mai a descriverlo! Le parole uscite dalla sua bocca hanno fatto sì che il mio cuore morto tornasse in vita quando disse con la sua voce: ′′ Signora, voglio solo dirle che Dio la ama davvero ′′
′Quando l’angioletto è sparito tra il freddo e la pioggia, ho chiuso la porta e ho letto ogni parola del volantino.
♥ Poi sono andata in soffitta per togliere la sedia e la corda. Non ne avevo più bisogno
Come potete vedere. Oggi sono felice come una figlia del Re.
Siccome la direzione del ragazzo, quando se n’è andato, è stata verso questa chiesa, sono venuto personalmente per ringraziare quell’angelo di Dio che è arrivato puntuale, per salvarmi la vita da un’eternità all’inferno e sostituirla con una vita alla presenza di Dio.
♥ Tutti hanno cominciarono a piangere in chiesa. Il pastore scese dal pulpito e si diresse verso la prima fila dei banchi, dove era seduto l’angelo, il suo figlio. Lo prese tra le sue braccia e pianse abbondantemente.
♥ Da ricordare: La Parola di Dio può fare un grande cambiamento nella propria vita, non vergognarti mai di diffonderla… Solo che non sappiamo di chi possiamo cambiare la vita con le nostre azioni o parole. – Quindi non facciamo differenze… Ogni anima è preziosa agli occhi di Dio.