Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Amati da Dio con cuore di madre.
– La pandemia del Coronavirus ci ha fatto assistere a scene strazianti: bare portate via in lunghe fila di camion militari; fosse comuni per seppellire in fretta i morti; anziani in quantità morti nelle strutture dedicate a loro senza la presenza dei loro cari…
– Il dolore ci ha contagiati: abbiamo sentiti come nostri defunti tanti defunti anonimi.
– Anche Dio era assente? No, davvero. Era presente nel desiderio dei morenti che invocavano i loro cari, soprattutto la mamma, nonostante morta da tempo.
– Io ho avuto la grazia di essere vicino a mia madre nel momento della morte a 75 anni. Le tenevo la mano; ma con una certa sorpresa la sentivo chiamare la sua mamma morta da tanti anni… Era Dio che lei invocava, chiamando la mamma, perché l’amore della mamma è viva immagine dell’amore di Dio.Dio ci ama con cuore di madre, ed è presente nel momento supremo. – Il mese di maggio, già in corso, ci dà la possibilità di incontrare il cuore “materno” di Dio attraverso la Madonna. Dio è mamma: per Lui ognuno di noi è importante, non per quello che ha, né per quel che sa fare, ma per quello che è, cioè figlio, come i bambini in braccio ai lo genitori. – L’interessante e semplice esperienza fatta da un sacerdote (che può capitare in tutti i giorni) lo dimostra.
Una storia.
«Lino, un ammalato ultranovantenne, m’aspettava in pigiama, seduto sulla poltrona della sua camera da letto. Risponde al mio saluto e con un bel sorriso mostra tutta la sua riconoscenza.
♦ Mentre parliamo noi due, la cognata ci tiene a confidarmi ad alta voce che Lino quand’era più giovane, era un personaggio molto importante, con incarichi così delicati da riscuotere da tutti grande stima. Lino è stato proprio un grande uomo.
♦ A queste parole, lui subito ribadisce lamentandosene e rammaricandosi che ormai, da anni non è più capace di far niente e che più nessuna sua azione può riscuotere stima da qualcuno. Me lo diceva con una faccia piena di sconforto e di delusione.
♥ Allora subito tenni a precisare che anche il bambino, almeno a parere di tanti adulti, non fa nessuna azione importante, nessun gesto degno di stima; anzi il suo comportamento è spesso negativo perché spacca, rompe, sporca, danneggia la casa e insudicia i vestiti e combina mille altri guai.
♥ Eppure, incapace di fare qualcosa di buono, e, vorrei dire, grazie a questa sua incapacità, ha una mamma che gli ripete in continuazione: amore mio, tu sei il mio tesoro.
♥ Questa mamma è Dio; per lui ognuno di noi è importante non per quello che ha, né per quel che sa fare, ma per quello che è: figlio di Dio.
Per me, per te, non c’è ambizione più grande, non c’è diritto più legittimo o motivo più glorioso di cui vantarsi sulla terra.
(P. Andrea Panont, O.C.D. su Zenit.org, 10 maggio 2015).