Letto per voi ☺☺☺☺☺
Un racconto giallo che diverte e commuove
Alessandro Stella (La donna di Susa 2016)
Un racconto giallo che diverte e commuove, coinvolgente nella sua calda sintassi, dal lessico ironico, duro, semplice, realistico. La prima fatica letteraria di Alessandro Stella è una piccola gemma, una storia avvincente che si legge tutta d’un fiato e che si allontana dai canoni classici del genere. Luca Fazio, il giornalista di nera che risolverà il caso, è un personaggio riuscitissimo: un vegano (paradosso per essere un calabrese), demodé, paranoico e dedito al proprio lavoro. Il suo spessore psicologico è notevole, e Stella si supera nel descrivere il suo investigatore dilettante, nel coglierne i silenzi, le perplessità, le delusioni, i ricordi. Luca Fazio sembra non essere un personaggio inventato per piacere al lettore, perché anche lui non è mai a suo agio, dà sempre l’impressione che da un momento all’altro possa lasciarci, possa nascondersi o sparire per sempre. È proprio questa “voglia” del lettore di sopportare il filo sottile delle sue azioni, di far proprie le ipotesi più strampalate della sua mente in continuo movimento, che rende unico il personaggio. Sullo sfondo un microcosmo ben affrescato, che riproduce “caratteri” puramente italici in una Elpìde calda, folcloristica, misteriosa e crudele. Difficilmente il lettore dimenticherà Luca Fazio, come difficilmente potrà rimanere indifferente a questa storia. La Calabria, terra di contraddizioni, fa da cornice a questa triste vicenda. Una terra difficile, dove si vive di emozioni, e talvolta il silenzio vale più di mille parole. È bastato poco per descrivere uno stato d’animo, un sentimento: Stella ha puntato sulle passioni più che sui luoghi comuni. La donna di Susa è già una prova matura, un libro da leggere. Bello.