L’edificio non è ancora pronto
L’assessore provinciale manca la promessa fatta
Promessa non mantenuta. L’assessore all’Edilizia Scolastica Giuseppe Barbuto, durante l’assemblea di qualche giorno addietro, aveva fatto una promessa ben precisa agli studenti e di fronte a tutti gli organi di stampa regionali: tutto doveva essere pronto entro la fine della scorsa settimana, permettendo agli studenti di tornare a scuola «entro lunedì 26 gennaio». Così non è stato e secondo le stime degli operai del cantiere ci vorranno almeno altre due settimane. Così, per non perdere ulteriori giorni di scuola, i ragazzi, d’accordo con il dirigente scolastico Beatrice Lento, tra il rimanere altri quindici giorni a casa e sacrificarsi a dividere con gli altri compagni i locali della scuola siti in Largo mercato hanno preferito la seconda alternativa.«Lo sciopero ad oltranza iniziava a nuocere soltanto alla nostra condizione – ha spiegato il rappresentante degli studenti Andrea Soriano – e quindi abbiamo dovuto accettare questo ripiego che, ripeto, è al limite del sopportabile». Il nuovo edificio è pronto da tempo, l’allaccio della luce, a causa di vari intoppi, ha richiesto ben tre mesi di tempo per essere portato a termine, ora manca il trasloco degli arredi e la sistemazione dei laboratori, oltre al completamento di alcune rifiniture esterne e interne. «La necessità di disporre di laboratori è palese – ha spiegato Soriano -, poiché per noi le ore di pratica sono essenziali, soprattutto per i ragazzi del terzo anno, che quest’anno avranno gli esami di qualifica». I ragazzi, ormai abituati a sentire promesse che sistematicamente non vengono mantenute, pur riconoscendo a Barbuto la volontà di raggiungere una soluzione in breve tempo, promettono «di rimanere vigili e, se costretti, pronti a farsi sentire di nuovo».
