Fede e dintorni

Affidarsi alla Divina Misericordia

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Affidarsi alla Divina Misericordia.

Oggi, seconda domenica di Pasqua, è la Domenica della Divina Misericordia: pertanto è una celebrazione con data mobile. Lo ha chiesto lo stesso Gesù S. Faustina Kowalska, terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski, nata in un villaggio polacco, battezzata col nome di Elena, diventata suora col nome di Faustina. – “Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L’Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa.”
– Quante volte, visti i fallimenti dei nostri sforzi o schiacciati dal peso degli eventi della vita, ci rivolgiamo e ci affidiamo alla Divina Misericordia. Ci sono altre braccia più sicure delle sue?
– All’insegna della Misericordia è nato un gran numero di comunità, istituzioni, gruppi, in ogni tempo. Un grandioso movimento spirituale nato proprio tra i due momenti meno misericordiosi della storia: le guerre mondiali.

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 20,19-31)
♦ La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi».
♥ Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

La Devozione alla Divina Misericordia.
 E’ la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Plock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia”.
♦ Negli anni successivi Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore”. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
 Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”.
La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia.
Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere”.
♦ Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
– che il quadro della Misericordia sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
– che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia.
“Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta”.

La grandezza di questa festa è dimostrata dalle promesse:
♥  “In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene” – ha detto Gesù.
Una particolare grazia è legata alla Comunione ricevuta quel giorno in modo degno: “la remissione totale delle colpe e castighi”.
Questa grazia è qualcosa di decisamente più grande che la indulgenza plenaria. Quest’ultima consiste infatti solo nel rimettere le pene temporali, meritate per i peccati commessi. E’ essenzialmente più grande anche delle grazie dei sei sacramenti, tranne il sacramento del battesimo, poiché‚ la remissione delle colpe e dei castighi è solo una grazia sacramentale del santo battesimo.
♥ La comunione deve essere ricevuta il giorno della festa della Misericordia, invece la confessione può essere fatta prima (anche qualche giorno). L’importante è non avere alcun peccato.
Gesù non ha limitato la sua generosità solo a questa, anche se eccezionale, grazia. Infatti ha detto che “riverserà tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia”, poiché‚ “in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto”.
♥ Questa grande ricchezza di grazie e benefici non è stata da Cristo legata ad alcuna altra forma di devozione alla Divina Misericordia.

♦ Numerosi sono stati gli sforzi di don M. Sopocko affinché‚ questa festa fosse istituita nella Chiesa. Egli non ne ha visto però l’introduzione.
Dieci anni dopo la sua morte, il card. Franciszek Macharski con la Lettera Pastorale per la Quaresima (1985) ha introdotto la festa nella diocesi di Cracovia e seguendo il suo esempio, negli anni successivi, lo hanno fatto i vescovi di altre diocesi in Polonia.
♦ Il culto della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua nel santuario di Cracovia-Lagiewniki era già presente nel 1944.
La partecipazione alle funzioni era così numerosa che la Congregazione ha ottenuto l’indulgenza plenaria, concessa nel 1951 per sette anni dal card. Adam Sapieha.
♦ Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina fu la prima a celebrare individualmente questa festa, con il permesso del confessore.
(Fonte: cf festadelladivinamisericordia.com).

♥ ♥  Gli eventi luttuosi dello Sri Lanka nel giorno di Pasqua, i tanti sforzi che si mettono nella riconciliazione internazionale, interreligiosa ed anche inter-razziale oggi ci inducono ad affidarci alla Divina Misericordia, lasciandosi guidare dalla sua tenerezza nelle vicende della vita. Dio è Amore, Dio è Misericordia, Dio è Vita.

Oggi è la Domenica della Divina Misericordia, istituita da san Giovanni Paolo II (1920-2005), che si è ispirato alla spiritualità di Suor Maria Faustina Kovalska (1905-1938). I tanti fatti luttuosi di morte violenta e di persecuzione contro i cristiani, come quelli in Sri Lanka, ci fanno gridare: “Misericordia, Signore! Donaci la tua pace e il tuo amore. – “La misericordia di Dio sarà sempre più grande di ogni peccato” (Papa Francesco).

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