Nuove analisi dell’Asp dicono che l’acqua è potabile
L’assessore alla Cultura dice di bere dal rubinetto e pare che non accusi alcun problema…
Un mese fa abbiamo pubblicato un articolo dal titolo “Acqua non potabile a Tropea” (clicca qui) in cui davamo notizia dell’ordinanza n. 293 del 28 giugno firmata dall’architetto Francesco Grande, funzionario responsabile dell’Area 5 e 6 del Comune, in cui era fatto divieto, limitatamente agli abitanti della zona Campo di sotto, di utilizzare l’acqua per uso alimentare, il lavaggio e la preparazione degli alimenti, l’igiene orale, il lavaggio di stoviglie o utensili da cucina, il lavaggio di apparecchiature sanitarie, il lavaggio di oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori di pappe, ecc.).
Dopo soli cinque giorni, il vice sindaco Massimo L’Andolina, in una lettera che abbiamo pubblicato integralmente sulle nostre pagine, affermava addirittura che “[…] è altamente probabile che le fogne inquinano la condotta idrica. E’ successo e temo succederà ancora proprio per i difetti di base dell’impianto” (clicca qui).
Passata un’altra settimana circa, dopo queste affermazioni, il segretario locale del Pd Sandro D’Agostino ha presentato un’istanza agli amministratori per sapere se l’acqua comunale fosse potabile e per chiedere che venissero affidate a un laboratorio privato le analisi (clicca qui) e che tali risultati, compresi quelli dell’Asl, fossero pubblicati mensilmente.
Passati altri sette giorni, siamo al 30 luglio, alcuni cittadini allarmati dall’ordinanza comunale per il Campo e dalle dichiarazioni del vicesindaco, visto anche il silenzio sulla stampa da parte degli amministratori alle sollecitazioni del Pd, hanno costituito un comitato (leggi qui) per chiedere al Comune maggiore chiarezza.
A distanza di altri 9 giorni, ed è passato un mese dal nostro primo intervento su questa testata, il capogruppo di maggioranza e assessore alla Cultura ha pubblicato delle dichiarazioni sul suo account facebook (vedi foto), in cui sostiene che “l’acqua di Tropea è portabilissima”. Dopo questa affermazione c’è la sfida rivolta a chiunque “a dimostrare il contrario”.
Dunque l’amministratore, pur non pubblicando i dati delle analisi, che i cittadini attendono, tranquillizza tutti dicendo che lui stesso beve tutti i giorni l’acqua che sgorga dal suo rubinetto in via Campo e rimanda la dimostrazione di ciò a un video di prossima pubblicazione. Inoltre, a dimostrazione della bontà delle sue affermazioni, sostiene che “saranno presto smascherati” i siti che si prestano a strumentalizzazioni su “calunnie e false informazioni” e promette denunce “per allarmismo pubblico” a tutti coloro che, “comitato e presidente del comitato, siti web compresi, dicono fesserie allarmando il pubblico”. Non solo, ma “ogni speculazione ed ogni strumentalizzazione a fini politici della vicenda sarà rispedita al mittente e si ritorcerà contro i mittenti e coloro che si stanno facendo strumentalizzare da questa storia!”.
Riassumendo l’intricata vicenda, il capogruppo di maggioranza:
1) dice che l’acqua è potabile;
2) dice di bere l’acqua del rubinetto di casa sua in via Campo;
3) sfida chiunque a dimostrare il contrario (ndr. forse facendo delle analisi per proprio conto?);
4) pubblicherà presto un video sulla questione;
5) smaschererà presto i siti che si prestano a strumentalizzazioni su “calunnie e false informazioni” (ndr. forse le informazioni contenute nell’ordinanza n. 293 del 28 giugno?);
6) denuncerà per allarmismo pubblico il comitato, il presidente e i siti che dicono fesserie (per fortuna non diciamo fesserie!…);
7) rispedirà al mittente ogni speculazione ai fini politici (probabilmente al Pd).
In conclusione, finalmente, il capogruppo di maggioranza sostiene ciò che tutti i cittadini aspettano di sapere da circa un mese, e cioè che “le analisi dell’Asp del 3 agosto dicono che l’acqua è potabile” e chi ancora non si fida di una simile dichiarazione fatta su facebook, può anche andare “sotto il Comune”, dove è atteso con gioia dagli amministratori.
Tutto è bene quel che finisce bene!
Soprattutto siamo felici che l’acqua della zona Campo di sotto di Tropea non abbia strani effetti su chi la beve…
Però ci domandiamo: non sarebbe stato meglio diffondere il risultato delle analisi attraverso gli organi di stampa e magari provvedere a una revoca della precedente ordinanza?