Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Acqua in bocca!
Questo detto popolare è pieno di saggezza. Quanti litigi in casa, in ufficio, sul lavoro si potrebbero evitare se si tenesse a freno la lingua. Soprattutto quando si pensa di aver ragione e si finisce con l’alzare la voce. E il meccanismo, innescato dalla mancanza di prudenza, causerà non pochi danni. Chissà se piò servire questa piccola e graziosa storia!
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Un frate, che andava questuando. Entrò un giorno in una casa dove una donna piangeva.
Domandò:
– Perché piangete, cara donna?
Quella rispose:
– Perché mio marito mi maltratta spesso, mi picchia perfino.
Riprese il frate:
– So che tu sei buona e perciò capirai il mio rimedio.
– Quale rimedio? – chiese la donna?
– Ecco, prendi questa bottiglietta. Quando tuo marito minaccerà tempesta, metti in bocca quest’acqua prodigiosa. Vedrai che il temporale cesserà quasi d’incanto.
E così fece. Quando il marito con il suo caratteraccio prepotente incominciava ad urlare, la buona donna si metteva l’acqua in bocca, e quindi, naturalmente, non poteva rispondere. Vedendo tanta dolcezza e sentendo silenzio, il marito si calmava: la sua ira sbolliva immediatamente.
Ritornando, il frate chiese:
– E allora come va la mia medicina?
Rispose la donna:
– Mi costa molta fatica, ma è veramente prodigiosa!
– Certo – concluse il buon frate – non è altro che acqua di fonte, acqua di bontà… Ne ho qui una bottiglietta anche per suo marito!
♥ L’arte più difficile è comandare a se stessi, soprattutto alla propria lingua.