Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Accorato appello di un sacerdote: vaccinatevi!
-Don Stefano Maisto, parroco ad Acerra, a causa del Coronavirus ha perso prima la sorella e poi la madre.
– La sorella Pina era mentalmente interdetta; dalla nascita la sua tutrice fu la madre, ma con la pandemia tutto è cambiato: è morta nell’estate del 2020.
– La mamma, malata di leucemia, è morta alla fine del mese scorso per complicazioni da Covid-19, nonostante avesse ricevuto le due dosi di vaccino.
– Colpito profondamente da queste perdite, egli scrive ai parrocchiani: vaccinatevi! «Il Covid mi ha trafitto due volte, ho perso la mia famiglia, ora non voglio più piangere nessuno»
– Il suo appello resta ancora convinto: «Vaccinatevi!».
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Un sacerdote che fa appello ai no-vax.
♦ Su Facebook Don Stefano Maisto, parroco ad Acerra, nel Napoletano, ha scritto con calore: «Per favore, a tutti quelli che ancora devono farlo… vaccinatevi! Non voglio più piangere nessuno». E lo ha scritto al termine di un lungo post pubblicato sul proprio profilo Facebook, dal titolo eloquente: “Il Covid mi ha trafitto due volte”.
♦ Nel corso di questi quasi due anni di pandemia, don Stefano ha perso infatti la sorella e la madre, con le quali viveva. La prima se n’è andata nell’estate del 2020, in seguito a un crollo nervoso. La seconda, malata di leucemia, è morta il mese scorso per complicazioni da Covid-19, nonostante avesse ricevuto le due dosi di vaccino.
♦ «Lo dico da prete, provo una gran pena per quelle manifestazioni no-vax dove si portano raffigurazioni di Madonne e santi – scrive il sacerdote .
♦ Mi ferisce l’uso di queste immagini sacre sviluppate in questo modo. Mi feriscono ancora i tanti che, nonostante tutto quello che stiamo vivendo, continuano a non volersi vaccinare e a negare la pandemia e tutto quello che sta provocando».
La tragedia della sorella Pina.
♦ Don Stefano inizia il racconto di questi due anni partendo dalla tragedia che ha colpito la sorella.
♥ «Pina era un angelo particolare. Era infatti interdetta mentalmente. Dalla nascita. La sua tutrice era mia madre: vivevano un rapporto simbiotico le mie due donne. Da quando Pina è venuta al mondo, mamma non l’ha mai lasciata un secondo, qualsiasi cosa facesse, ovunque andasse, mamma e figlia erano sempre insieme».
♥ La pandemia sconvolge letteralmente la vita di Pina. «Mia sorella, che ha sempre vissuto la sua vita in maniera semplice e sorridente, nonostante tutti i problemi che avesse, non riesce a reggere psicologicamente alla pandemia. Comincia a non volersi più alzare dal letto, comincia a non riconoscere più il giorno e la notte, la sua vita è oramai del tutto sconvolta, senza più la certezza e la quotidianità di cui aveva bisogno.
♥ Intontita da tutto quello che prendeva e stava accadendo, il 26 giugno del 2020 si addormenta per sempre».
La sofferenza e la morte della mamma.
♦ A più di un anno di distanza il sacerdote Don Stefano sarà trafitto una seconda volta.
♥ «Passano i mesi, seguiamo sempre i telegiornali, le notizie, finalmente i vaccini sperimentali, man mano vengono autorizzati. A marzo 2021, e poi ad aprile, io e mia mamma riceviamo il vaccino. Prima e seconda dose».
♥ Ma non basta. «Purtroppo, a metà ottobre mia madre risulta positiva.
♥ Dopo dieci giorni, nonostante le cure che il medico le dà, nonostante i medici “Usca” che vengono a casa, sono costretto a chiamare l’ambulanza per far ricoverare mamma, sempre più bisognosa di ossigeno a dosi troppo grandi.
Mamma è obesa, su sedia a rotelle, è leucemica e ha un’aritmia sempre più grave.
♥ Il Covid danneggia irrimediabilmente i polmoni e dopo altri sette giorni, il 3 novembre, torna in cielo dal marito e dalla figlia». Sebbene non le abbia salvato la vita, «mia madre credeva nel vaccino», dice don Stefano.
E ripete ancora una volta a chi non si è ancora convinto: «Vaccinatevi!».
(fonte: Avvenire.it,11 dicembre 2021).