Eventi culturali
“Il costo della politica e la crisi della democrazia”, Interessante conferenza di Mario Caligiuri
Incontro organizzato dall’associazione “Accademia degli affaticati”
di Vittoria Saccà
foto Salvatore Libertino
Tropea - “Il costo della politica e la crisi della democrazia”, questo l’interessante tema del quale si è discusso presso la biblioteca civica. Un incontro organizzato dall’associazione “Accademia degli affaticati” presieduta dal giornalista Rai Pasqualino Pandullo e che ha avuto la significativa presenza di Mario Caligiuri.
Pandullo ha dato il via ai lavori salutando i presenti, in particolare i tantissimi giovani, i quattro ex sindaci della città di Tropea (D’Agostino, Carratelli, Romano, Cortese), i nuovi soci entrati a far parte dell’associazione Accademia degli affaticati. Ha quindi ringraziato il professor Caligiuri per aver accettato di tenere a battesimo il nuovo anno associativo al quale si è voluto dare inizio con una conferenza dal tema interessante, nel mentre che il premio letterario “Città di Tropea, una regione per leggere”, organizzato dall’associazione, prosegue il suo corso.
Lino Daniele, vice presidente, ha quindi annunciato che il numero dei soci aderenti all’associazione, dai 20 soci fondatori, è aumentato a 43, segno che lo scopo perseguito, ovvero quello di incentivare la crescita della cultura in tutta la Calabria, è condiviso da molti altri che vogliono essere parte attiva nel rilancio di una immagine pulita della nostra regione.
Si è poi soffermato sul premio letterario descrivendo le modalità di svolgimento ed ha evidenziato che i vincitori, oltre al premio in denaro, riceveranno una tela di un pittore tropeano. “Tropea – ha aggiunto - oltre ad essere la capitale del turismo è anche una capitale culturale”.
Il presidente Pandullo ha quindi presentato all’assemblea Caligiuri, giornalista e docente di Pedagogia della Comunicazione e Comunicazione Pubblica all'Università della Calabria ed all'Università “La Sapienza” di Roma, anche sindaco nel 1985 di Soveria Mannelli.
E’ stato quindi affrontato l’argomento relativo al costo della politica e alla conseguente crisi della democrazia. Una politica che oggi ha un costo elevato rispetto a quanto costa nelle altre parti del mondo. Il solo Quirinale costa 125 milioni di euro con 2000 dipendenti. La stessa esistenza delle Regioni da alcuni viene criticata perché, queste, sono considerate Enti inutili, così come tanti altri che incidono sul bilancio senza portare benefici alla Nazione. Esistono inoltre “aspetti non giustificabili” come stipendi elevati per alcune cariche dirigenziali ed anche la possibilità di percepire una pensione secondo alcune regole decisamente particolari. Per mantenere queste rendite, ha proseguito il relatore, il sistema si è chiuso in se stesso. Quella italiana è “una classe politica ingessata e anziana” alla quale non c’è alcuna alternativa. Solo il riformismo, o addirittura una rivoluzione, potrebbe sistemare le cose in modo diverso. L’unica possibilità di cambiamento politico potrebbe avvenire attraverso i giovani laureati e gli imprenditori, le uniche due categorie “costrette a pensare al futuro”. Certo non è facile, ha proseguito il relatore, dire cosa realmente si potrebbe fare. Quella che si sta delineando, in questo contesto, è semplicemente una lettura ed una riflessione sul dinamismo della democrazia che oggi vive un profondo momento di crisi. Si dice, ha concluso Caligiuri, che “le riforme non si possono fare perché mancano i soldi. Ma i soldi di chi?”
L’analisi particolareggiata e decisamente realistica, definita anche “provocatoria”, ha dato lo spunto per diversi interventi da parte del pubblico presente offrendo la possibilità di ampliare e approfondire il discorso sulla politica e la democrazia. Sono infatti intervenuti l’ex sindaco Felice D’Agostino, il preside Taccone, gli avvocati Ottavio Scrugli, Antonio Meligrana, Michele Accorinti, Egidio Repice, i professori Lilly Pagano, Pasquale D’Agostino e Frezza. E’ stato, indubbiamente, un incontro interessante che si è concluso con l’intervento di Saverio Ciccarelli, segretario dell’associazione Accademia degli affaticati il quale, in chiusura, ha comunicato la rosa delle opere scelte, a concorrere per il premio letterario, dalla giuria tecnico-scientifica, dove fa parte anche Caligiuri, per essere sottoposta alla valutazione della giura popolare calabrese.
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www.tropeaedintorni.it gennaio 2007 |