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La Comunione spirituale in tempo di coronavirus
La crisi del coronavirus ha richiamato in azione questa antica pratica di fede. La comunione spirituale non si fa esteriormente, come la comunione sacramentale, ma spiritualmente, cioè internamente e mentalmente, senz’alcun atto materiale e corporale: spiritualmente, cioè soprannaturalmente e divinamente. – Ogni mattina Papa Francesco dalla cappella di Santa Marta invita a farla per entrare in unione stretta con Gesù. – La pratica della comunione spirituale ha arricchito la spiritualità di santi e sante che pur ricevevano regolarmente quella sacramentale. La comunione spirituale non è una pratica di emergenza (come in questa circostanza del coronavirus), ma una pratica valida per tutte le stagioni della vita.
SACERDOTI EROICI: 1944 L’ANGELO DI MARZABOTTO
Le storie belle che riguardano i sacerdoti dovremmo conservarle e raccontarle ai più giovani sia per edificazione e sia pensando alla dimensione vocazionale, perché la nostra società continua ad avere bisogno di sacerdoti, di santi sacerdoti che guidino i fedeli all’incontro col Signore. – Ecco la storia di Don Giovanni Fornasini (1915-1944), l’angelo di Marzabotto, ucciso a San Martino di Caprara nel 1944. Il 21 gennaio 2021 Papa Francesco ha dato via libera di al riconoscimento del martirio: il parroco sarà presto beato. «Non era assolutamente un partigiano ma un sacerdote che aiutava tutti, che si è speso per chiunque avesse bisogno, senza guardare a condizione o parte politica. Un angelo, appunto, che per questo fu ucciso».
Genocidio armeno, una storia da conoscere
Il genocidio degli armeni non è più un’opinione. È un fatto storico. Un incontestabile, atroce accadimento storico. Anche Papa Francesco ha parlato considerandolo a tutti gli effetti il primo genocidio del Novecento. Molta documentazione dotografica mostra il massacro di bambini e donne cristiane armene.