Il giorno dedicato all’umile falegname di nome Giuseppe, che prese in sposa la madre di Gesù e che viene considerato tra i cattolici il patrono della Chiesa universale, è anche il giorno in cui si festeggiano tutti i papà. A Tropea, in cui la tradizione cristiana è attestata da quasi quindici secoli, la figura di San Giuseppe ebbe in passato un’importanza particolare ed un culto tutto suo. L’ultima festa in onore del barbuto protagonista della sacra famiglia veniva celebrata a Tropea trent’anni fa. Ma grazie alla buona volontà ed alla passione di un gruppo di devoti, dopo ben sei lustri, è stata ripristinata la tradizionale festa di San Giuseppe. I più nostalgici, sentendone la mancanza, non aspettavano altro in questo avvio di primavera. “Conoscendo i cittadini di Tropea si può affermare che la festa è tra le più sentite” – ha detto il dr. Sandro Cortese, assessore alle Politiche sociali nonché presidente del comitato organizzatore –. Anche il sindaco di Tropea, il dr. Antonio Euticchio, ha affermato di esser nato nel quartiere di San Giuseppe e quindi di essere molto legato all’avvenimento. Secondo Cortese “non soltanto gli abitanti del quartiere San Giuseppe sono particolarmente affezionati a questo evento, ma tutta la comunità ed anche la gente dei paesi del vibonese limitrofi a Tropea”. Il cielo nuvoloso ed il forte vento della mattinata avevano fatto preoccupare gli organizzatori tanto che, a mezzogiorno in punto, il tradizionale pranzo a base di pasta e ceci, frittelle di pesce e sciù è stato offerto ai presenti nell’atrio coperto del palazzo Di Tocco di fronte alla chiesa di San Giuseppe. I trasferimenti pomeridiani della statua del Santo tra la chiesa madre e la Cattedrale sono stati seguiti in solenne processione da oltre un migliaio di devoti, rappresentando il momento più sentito e ricco di fascino. Dal palco allestito tra bancarelle cariche di dolciumi e l’ingresso della chiesa, il gruppo musicale “Anni ‘60” ha saputo restituire al centro storico un’atmosfera che sembrava destinata a rimanere soltanto nei ricordi della gente. I festeggiamenti si sono poi conclusi con uno spettacolo pirotecnico che ha colorato il cielo stellato, ormai sgombro da nubi, riflettendosi sulle acque tranquille del porto. Tra i molti festanti originari del quartiere di San Giuseppe il ritorno di questa festa ha avuto un sapore davvero particolare, ma ancora più significativa e degna di nota è stata l’opportunità offerta alle nuove generazioni di raccogliere, come simbolico testimone, un pezzo della cultura locale che sembrava ormai perduto.
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