Si torna sui banchi entro lunedì due febbraio? «Sicuramente prima di quella data – ha risposto l’assessore per l’Edilizia Scolastica Giuseppe Barbuto – , io spero entro lunedì 26». L’assessore, arrivato alla conferenza di sabato in puntuale ritardo, ha esordito giustificandosi di fronte al nutrito numero di genitori degli alunni che lo attendevano da quasi un’ora spiegando che purtroppo ha molto da fare poiché i «trentadue edifici scolastici della provincia rappresentano altrettante polveriere». La dirigente scolastica Beatrice Lento, prima di lasciare la parola agli intervenuti, ha voluto ringraziare e salutare i ragazzi ed i loro genitori, «veri protagonisti di questa situazione». Ad affiancare Barbuto nel tavolo dei lavori c’erano l’ingegnere Ferrazzo, suo stretto collaboratore e, giusto per una rapida apparizione, l’assessore provinciale alla Cultura ed alla Formazione Michelangelo Mirabello.
Nel suo intervento Barbuto ha voluto puntualizzare che l’allaccio della rete elettrica della nuova sede di viale Campo, alla base della polemica degli ultimi giorni, è stato ostacolato da una serie di avvenimenti rocamboleschi, ultimo dei quali un documento di identità di un suo collaboratore che è scaduto l’11 dicembre, il giorno prima che arrivasse la richiesta diretta di tale documento da parte dell’Enel per completare l’istanza di allaccio. La querelle con l’Enel pare ora chiusa, secondo quanto riferito dall’assessore, «grazie anche alla disponibilità dimostrata nell’occasione dall’ingeger Gabrielli, uno dei dirigenti dell’Ente». Parlando della vecchia sede, che è stata definita dai vigili del fuoco come «una bomba ad orologeria», come ha riferito la dottoressa Lento, che «per miracolo è rimasta in piedi durante gli ultimi mesi in cui i ragazzi hanno frequentato le lezioni», Barbuto ha dichiarato quanto segue: «Venendo a contatto con la scuola, mi sono posto l’imperativo di aprire il nuovo Istituto anche a costo di dover portare personalmente le suppellettili nel nuovo complesso». Quando poi uno dei genitori, assieme alle pressanti ed accorate domande del professor Domenico Mazzitelli, applauditissimo per quanto ha detto, ha richiesto maggiore precisione e di poter avere ulteriori dettagli sulle procedure che verranno adottate per la risoluzione del problema, il dottor Barbuto ha chiarito che i ritardi sono stati dovuti anche «alle gare di appalto in corso per gli arredi, che sono sottoposte a controlli dell’antimafia, a causa dei quali sono trascorsi altri otto mesi». Ad ogni modo, ha proseguito l’assessore, «entro una settimana avremo l’attacco elettrico ed entro i due giorni successivi tutto sarà risolto». L’ingegner Ferrazzo, in seguito, ha risposto alle perplessità di alcuni genitori sulla carenza nella nuova struttura, delle aule per i laboratori. Il nuovo edificio, infatti, progettato qualche decennio addietro, era stato pensato per ospitare un liceo, e non un istituto professionale di questo tipo. Riprendendo le parole di Barbuto, che ha detto a chiare lettere di aver «intenzione di incentivare questa tipologia di scuole», Ferrazzo ha dichiarato che «ci sono oltre 200mila euro a disposizione dell’assessorato che potremo usare, dopo l’insediamento, per l’adeguamento degli strumenti alla nuova struttura, che mi pare abbiano già le dimensioni giuste». Subito dopo l’allaccio della corrente elettrica, quindi, la prima cosa da fare sarà l’installazione dei laboratori e la loro messa in sicurezza secondo le normative vigenti, che richiederanno ulteriori collaudi. Questo rende ancor più ardua l’impresa di consegnare in tempo la scuola, che l’assessore Barbuto ha voluto sottoscrivere simbolicamente stringendo un patto coi genitori e «mettendoci personalmente la faccia».
Sul tema scottante del collaudo, che ad oggi non è stato ancora effettuato, Ferrazzo ha voluto precisare che «le pratiche per l’agibilità sono al genio e saranno pronte a breve».
La dirigente scolastica Lento, infine, «considerato quanto emerso durante l’incontro» ha chiesto «quanto tempo ci vorrà per avere l’agibilità» e ha voluto sentire dalla bocca dell’assessore se «si avranno le massime garanzie prima di mettere piede nel nuovo Istituto». A tal proposito Ferrazzo ha rassicurato la preside e le molte mamme presenti dicendo che «l’Asl ha dato il suo parere preventivo, quindi quando il collaudo sarà comunicato dal genio, l’Asl non potrà fare altro che confernare il suo parere. Il certificato di agibilità, infine, sarà dato successivamente dal Comune di Tropea, ma per questo non ci sono problemi oggettivi».
«Nel frattempo – afferma il rappresentante degli studenti Andrea Soriano – prosegue lo sciopero ad oltranza degli studenti», che comunque non avrebbero la possibilità di frequentare, vista la chiusura della vecchia sede, e le assenze continuano a crescere.